04 agosto 2006

Regina Asciugona

Nella continua ricerca dell’altra metà del mio cielo, passando per tempeste e giornate bollenti, mi è capitato d’incontrare una variegata lista di personaggi femminili. Tutti noi, uomini e donne, abbiamo un archivio dove sono schedate le persone incontrate lungo il cammino che ci porterà a scoprire cosa si cela sopra, o sotto, questo mondo. Dal mio estraggo l’incartamento dedicato alla mia Regina degli Asciugoni, capace di desertificare anche il più fertile degli animi. Quest’amica del periodo del bisogno, nel senso che ti cerca solo per sua necessità, l’ho conosciuta per caso, frequentata per curiosità, subita per sbaglio.
Il suo mondo non sfiora neanche lontanamente il mio, tanto da farmi pensare che per lei il sole sorge dall’altra parte della volta celeste. Sentire alcuni sui discorsi mi fa pensare a nobili di titolo, ma non sempre d’animo, che cercano di adattarsi stile Gattopardo. Zola e Flaubert si sarebbero contesi il piacere di ritrarla in un loro libro. Un fulgido esempio della vacuità dell’essere umano.
Per me un cambio di prospettiva incredibile. Con lei non si parla di vedere se il bicchiere è mezzo pieno o mezzo vuoto, ma se il bicchiere è di plastica o di fine cristallo. Ma non è di questo che voglio scrivere. Vorrei raccontare dell’ennesimo capitolo del libro “AMICIZIA TRA UOMO E DONNA – QUALE VERITÁ”.
Il mio interesse per lei, all’inizio, poteva essere di tipo fisico, ma questo è svanito un secondo dopo che l’ho sentita parlare. Un brivido mi è corso lungo la schiena, ahimé non un brivido caldo, ma una gelida scossa. Non potevo credere a certe cose. C’è ancora chi parla di servitù, della Milano da bere, di yuppies e associazioni elitarie, dove la carità si chiama beneficenza e la si fa a distanza, per non doverne sentire l’odore.
Irreale. Mi sentivo come Bruno Sacchi della “Terza C” che incontra Sharon Zampetti nell’atrio della scuola. La curiosità, e la voglia di dimostrarmi che valevo molto più di lei, mi ha fatto intraprendere questo viaggio. Lo so, non è carino dirlo, la mia amicizia era più una sfida con me stesso che un vero moto dell’animo, ma chi semina rape non può coglier fiori.
Così è iniziata la nostra strana amicizia, o meglio la nostra frequentazione. Le ho fatto da consigliere, confessore, servitore. Ascoltavo i suoi racconti di feste ed eventi. Di amori da soap opera e vacanze da fratelli Vanzina. Cercavo di spiegarle che il mondo andava ben oltre la casa in montagna, la villeggiatura al mare, le serate danzanti. Ma nulla.
Non ho fatto nessun commento neanche quando ha provato a difendere il fratello di un “noto nano ballerino” con argomentazioni del tipo: “è stato gentilissimo con noi, ci ha invitato anche a pranzo sulla sua barca. Non può essere vero quello che i giudici dicono su di lui.”
Ed intanto i suoi amori nascevano, bruciavano ardentemente e morivano alla velocità di un cambio di stagione. Principi consorti che duravano il tempo di una hit estiva, e con la stessa velocità con cui si dimentica il ritornello di quest’ultima, venivano dimenticati anche loro.
Ed ogni volta lo stesso discorso: "Tu sei una persona intelligente e m’interessa il tuo parere", anche se ho sempre pensato che a lei interessasse di più il mio timpano, " sei come un fratello", per fortuna tu non sei mia sorella, "tu mi capisci", come un traduttore automatico.
Questo per sottolineare che anche il diavolo ti “liscia” quando vuole l’anima.
Questo per sottolineare che anche il diavolo ti “liscia” quando vuole l’anima.
Le sue telefonate sono estenuanti. Più di una volta sono stato colto da crampi al braccio o mi sono dovuto sedere per la stanchezza. Non solo, le sue chiamate sono sempre dello stesso tenore. Racconti della sua vita e dei suoi problemi, richiesta di consigli, che tanto non vengono ascoltati. Pretese di conferme e rassicurazioni. E non molla. Quando ti prende non ti lascia andare tanto facilmente, neanche fosse un pitbull. Deve prima succhiarti un bel po’ di energia vitale, e va avanti fino a quando non è soddisfatta.
Quando capita che qualcuno la chiami sull’altra linea, penso sempre di averla svangata, ed invece lei utilizza il suo super potere: conversazione in multitask, e mi tiene legato a sentire anche l’altra conversazione.
È incredibile. Ho perso un po’ di peso, cambiato leggermente modo di vestire. Ed ecco che potevo essere introdotto in società. In fin dei conti anche la plastica ha il suo valore, come insegna l’arte moderna. Peccato che ora sia io quello che vuole evitare di essere presentato ai suoi amici.
Ora vi chiedo: “ CONOSCETE UN MODO PER FILTRARLA?”, un bel anti-spam, così che io mi possa concentrare nella ricerca della mia Principessa. Una Nobile d’Animo, che mi aiuti a regnare sulle terre emerse e sommerse del mio CUORE.


P.S. Prego le interessate di lasciare dati e recapiti. Saranno contattate il prima possibile
P.S. 2 Anche mentre cerco di pubblicare questo post la Regina cerca di legarmi con il filo telefonico.

8 commenti:

cits74 ha detto...

ugo, che dire... stai diventando bravo. ma veramente. persino questo polpettone estivo che racconta di zelo invernale non è male, anzi, è interessante, scritto bene, e divertente.
inizio a ricercare i post sul blog con un certo interesse, come i nuovi numeri di dylan dog in edicola, ai tempi d'oro intendo, quelli di "mana cerace" e "i conigli rosa uccidono".
dammi altre emozioni!
cits

Anonimo ha detto...

Questa storia l'avevo sentita ma SCRITTA E' MEGLIO!
1 consiglio per firtrarla?
una e-mail con il link e un commentino
"grazie che mi fai diventare famoso"
Sicuramente non è indolore ma....

Anonimo ha detto...

Carmine,
dalle il mio numero ;-)

Anonimo ha detto...

SOCIETA'???
Introdotto in cosa...
Siii...scusa tutta quella gente, che la domenica sera tutta agghindata parcheggia Mini Cooper S dinnanzi al Puerto Alegre e poi fa a gomitate per prendere l'ultimo stuzzichino?
No Grazie, resto nella mia piccola trecate e se ho voglia di mangiare un tramezzino o una pizza, non devo fare code disumane, ore per parcheggiare solo per mangiare e bere a 8 Euro...
TRISTEZZA...

Anonimo ha detto...

Carminuzzo che dire... mettigli una mano sul culo!
Le conseguenze possono essere due:
1 - Te la da e ti sei fatto la scopata.
2 - Trova lei (con gVande discVezione) il modo di togliersi definitivamente dai colgioni.

Con amicizia, Diego by Gambara crew!

Anonimo ha detto...

ciao darling,
una volta frequentavi ragazze che, benchè "contesse" apparivano alquanto meno pretenziose e spocchiose...definita da te un incrocio tra Sandra Mondaini e Lella Costa, (accontentando così il mio ego), quantomeno criticavo solo la tua guida..a dir poco "lenta"...

che dire...erano bei tempi...

ma non rispondere al telefono no?

baci

p.s. se metto anonimo capisci lo stesso chi sono?proviamo...

Anonimo ha detto...

Sono molto d'accordo con quanto scritto da Diego, ma d'altronde te l'ho detto moolto tempo fa..
ciauz,

Anonimo ha detto...

ahahhaha...bè te la sei cercata la tortura!

l'indirizzo della principessa?www.fluttuante.splinder.com

ihihih...scherzo eeehhh