25 maggio 2008

Torino – 14° puntata bis


Partiamo subito con lo spiegare il perchè del bis.
La prima stesura di questo post era ricca di fiele e delle solite battute acide nei confronti di colleghi ed utenti, una pagina di frustrazioni e rivalse, dove l'unica cosa che emergeva era che i colleghi possono diventare anche amici, ma principalmente sono colleghi, quindi non devo rimanere sorpreso se si comportano in modo poco amichevole a volte, e che gli utenti sono e saranno sempre utenti.
Per cui ho deciso di riscrivere il post, parlando di altro.
Vi racconterò dell'evento sportivo della settimana.
Il vostro blogger preferito, o almeno uno dei primi 10 blogger preferit speroi, è stato chiamato per sostituire un collega nella partita settimanale che si tiene tra i due diversi gruppi di consulenza che ci sono sul progetto che sto seguendo. Convocazione arrivata all'ultimo minuto. La telefonata del mister, il mio collega dalla guida veloce, è stata pressappoco così: “tra 20 minuti fatti trovare giù che si gioca”.
Cavoli erano anni che non giocavo. Comunque mi presento come al solito un po' in anticipo, mentre il mister, come suo solito un po' in ritardo. Anche le nuvole, smettono di rovesciare pioggia con i catini, e si mettono a guardare il ritorno in campo dell'eroe di mille partite giovanili, quando le uniche curve erano quelle dello stadio ed appena c'era un attimo s'improvvisava un match importantissimo, nei corridoi della scuola con palloni fatti di carta e scotch o per la strada con lattine o qualsiasi altra cosa fosse lecito calciare.
La partita inizia con un paio di minuti di ritardo perchè il quinto ritarda, tanto che decidiamo di partire a giocare in quattro. Dall'altra parte sono schierati, la versione robusta di Tarzan Annoni accompagnato dal fratello più grosso, direttamente da scuola di polizia Eugene Tackleberry, Mr Mare&Monti proveniente dall'ultima sfilata in Val d'Aosta, e Casper che appare e scompare dal campo.
La formazione di cui faccio parte vede in campo il sottoscritto, i gemelli del del Cuba Libre e loro cugino Mojto, con l'aggiunta dello straniero PaloAlto. Evitiamo le foto di rito per non impressionare i posteri. E poi non vorrei che si scoprisse che questa marmaglia di giocatori della domenica gioca anche durante la settimana.
Si parte blandi e siamo sull'1 a 1.
Di colpo la partita si accende ed i vostri eroi iniziano a fare sul serio, in breve tempo siamo sul 5 a 1. Io, dopo un rinvio da calcio saponato mi rifugio in porta, dove lo spirito partigiano mi aiuta a difendere la porta dall'avanzata straniera (devo ammettere che i legni della porta mi hanno dato una mano. Probabilmente gli avversari non conoscono bene le regole del gioco e continuano a tirare il pallone contro i sostegni della rete anziché dentro). Ripreso il contatto con il gioco e riconquistata la fiducia dei compagni inizio a giocare ai livelli di una volta. Le poche escursioni in attacco consigliano la squadra a non passarmi la palla oltre la linea di centrocampo perchè tanto non la prendo. Comunque corro e cerco di fare del mio meglio; e quando la squadra cala fisicamente mi carico tutta la retroguardia sulle spalle e difendo il risultato. 14 a 3. Non so come, ma gli altri hanno tutti paura di una cocente rimonta. Io non voglio assistere ad un'altra Istanbul e raddoppio gli sforzi. Rincuorati nel fisico e nell'animo, dopo una serie di grandi salvataggi da parte del sottoscritto, il team ricomincia a girare, tanto che riesco a segnare anch'io dopo una serie di passaggi stretti con uno dei gemelli del Cuba. La partita si conclude con uno schiacciante 18 a 5 quando si spengono le luci in campo. Eh sì qui niente fischi.
Alla fine del match ricevo i complimenti del Mr che mi dice che se voglio il posto del quinto giocatore è mio. Orgoglioso me ne torno in camera a farmi la doccia ed a nascondere i mille dolorino che mi assaliranno appena i muscoli si saranno raffreddati.
Evito di raccontarvi la difficoltà nel non mostrare la faccia sofferente il giorno dopo.
E pensare che lo sport è salutare...Ciao Ciao.
Nella prossima puntata si parlerà di...

2 commenti:

Anonimo ha detto...

I colleghi sono colleghi, gli amici sono amici...
...ma tra i colleghi qualche amico ogni tanto si nasconde ;-)

Carmine ha detto...

di solito è più facile il contrario... tra gli amici potresti trovare un futuro collega.
sarà il tempo a farmi straparlare così?