14 gennaio 2008

Crisi - Opportunità


Negli ideogrammi cinesi, nella parola “crisi” è rinchiusa anche la parola “opportunità”.
Ho letto questa frase nell’incipit del libro che ha iniziato a farmi compagnia nei miei trasferimenti da casa in ufficio e viceversa.
Ora nel libro si parla di lavoro e precarietà, punti di vista differenti sul futuro del bel paese.
Non so come, ma questo pensiero mi ha ricordato una delle frasi che mi sono ripetuto nel periodo che ricevevo solo porte in faccia nella ricerca del lavoro: “La Bonaccia non fa muovere la barca”. In quel periodo era diventato una specie di tantra. Una frase magica che mi ripetevo ogni volta che qualcosa andava storto, ed in quei giorni, o meglio mesi, mi sembrava che tutto fosse come la giornata di oggi: grigia e triste. Non sono caduto in depressione grazie ai familiari ed agli amici, ed a dire il vero anche un po’ per merito mio che ho alzato la testa invece di scavare quando ho pensato di toccare il fondo, ma come si dice chi si loda s’imbroda.
Cavoli! Ormai parlo solo per frasi fatte. Mi saran finite le idee?
Ed ecco un altro aspetto della dicotomica coppia. C’è chi dopo ogni tragedia trova la forza e lo spirito per ricostruire. Una specie di filosofia della FENICE che risorge dalle proprie ceneri e chi si piange addosso aspettando che qualcosa succeda.
Tutti gli eroi prima del grande exploit devono affrontare immani difficoltà, ed è proprio dai momenti di difficoltà che traggono l’energia per affrontare e battere il proprio nemico. Va distruggi il male. Ormai ci ho preso gusto con le citazioni.

Ci si chiede perché a volte si debba passare da questo percorso di lacrime, ma ribadendo la mia scarsità di fantasia odierna farò uso di un motto della cristianità molto usato nei momenti di crisi, in cui ci si domanda spesso perché proprio a me, solitamente la risposta è Le vie del signore sono infinite.
Se dovessi scrivere il concetto su una maglietta fashion userei: Se non ti ammazza ti rende più forte!
Magari darei una svolta alla mia vita.

Eppure oggi il concetto di CRISI – OPPORTUNITA’ per me ha un’altra valenza, non lo applico solo al lavoro ma anche a tutti gli altri aspetti della vita. Ogni volta che mi succede qualcosa di storto cerco di raddrizzarmi e di cercare i lati positivi, e se non ne vedo provo a guardare un po’ più in là o a guardarmi in giro in cerca di aiuto. E se non c’è soluzione sono diventato abbastanza forte per accettare una sconfitta, ben consapevole che ci saranno altre partite.

Per qualche collegamento sinaptico strano, poi, la mia mente ha fatto un salto nella foresta malese, tra tigri dai denti a sciabola, scimmie,elefanti e serpenti velenosi; tra tagliatori di teste e mangiatori di uomini; e come spettatore assisto al dialogo tra uno dei tigrotti di Mompracem ed un esule greco:

Kamamuri – di notte la giunga mi fa paura. Io ho molta paura e tu, non hai paura?
Teotocris – no, io non ho paura di niente.
Kamamuri – allora non hai coraggio. Io che ho molte paure ho bisogno di molto coraggio per affrontarle, ma tu che non ne hai a cosa ti serve il coraggio?

Chiedo umilmente scusa al maestro Salgari per aver sottratto in malo modo queste poche righe: non credo che il viaggiatore immobile abbia usato queste precise parole, ma il senso di quello che voleva dire spero si sia capito.

Lo so che potrebbe sembrare una pagina scritta da Anthony De Mello; un’americanata sul pensiero positivo, il bicchiere mezzo pieno, e via dicendo. E forse un po’ di verità c’è, ma che male c’è in fondo. Forse in queste pagine c’è faciloneria e buonismo, ma se è vero che la FORZA ha un lato oscuro è anche vero che esiste un lato luminoso, ed è sempre possibile passare da un lato all’altro.
Continuo ancora ad entrare in crisi, a vedere buio, solo che ora i periodi neri durano un po’ meno e so che non può piovere per sempre, ultima citazione.