10 aprile 2010

Tra Alba e Tramonto – 3° puntata


Buon giorno caro Lettore, come va? Ci stiamo avvicinando a quota 10.000 contatti. Un anno fa pensavo che sarebbe stato impossibile giungere ad una cifra così tonda, ed invece a volte le cose cambiano, e la vita ti sorprende. Ma non è il caso di autoglorificarsi, non è proprio il caso.
Dopo questo inizio un po' così vediamo se riesco a raccontare di questa settimana iniziata nella sera del lunedì di Pasquetta, quando la maggior parte faceva ritorno a casa dopo la classica gita fuori porta ed io facevo ritorno ad Alba, dopo una giornata passata in famiglia.
Lunedì sera la maggior parte delle macchine viaggiavano in senso contrario al mio, ed io come un salmone risalivo la corrente. Forse Lettore ti starai chiedendo che fine ha fatto la collega con cui divido questa avventura nelle Langhe. Lei rientrerà a Milano martedì. Comunque riesco a fare sfoggio del mio pessimo senso dell'orientamento, e più di una volta penso di aver sbagliato strada o cosa, distratto dal paesaggio che mi sembra di vedere per la prima volta. Anche la strada mi sembra del tutto nuova, eppure mio padre me l'ha descritta anche con dovizia di particolari. Io controllo i chilometri percorsi per verificare quanto manca all'arrivo. Fino all'ultimo mi immagino perso per valli e colline, ed invece eccomi arrivare sano e salvo. Scarico il bagaglio e mi metto a tavola. Gesto che avrei potuto benissimo evitare viste le libagioni del pranzo famigliare, ma mi sembrerebbe di fare torto al cuore di mamma che mi ha preparato una busta di cibo.
Martedì c'è poca gente in giro, ed anche l'ufficio è semi deserto. Io ho un po' di cose da fare, quindi testa china e giù a pigiare i tasti e a muovere il mouse. A pranzo decido di fare una scappata al supermercato e poi in residence. Il pomeriggio va via come la mattina. Ed ecco che mentre torno alla mia fetta di formaggio decido che è il giorno ideale per fare una sgambata, visto la quantità esagerata di calorie ingerite. Arrivato, mi cambio ed esco.
Ed eccomi vestito di tutto punto cercare il miglior percorso da fare. Sono così di buon'umore che decido di puntare alla cima di una delle collinette che circondano la città, peccato che tutte le stradine che incrocio o sono chiuse o sono private. Mi domando come mai non ci siano indicazioni che tutte queste diramazioni sono in realtà cul de sac. Poi noto che tutte queste viuzze non hanno un nome ma riportano l'indicazione via Tal dei tali dal numero tot al numero tot+n. Ecco perchè manca il cartello blu con la T rossa. Comunque nel mio peregrinare vedo e scopro parti della città, come la sua “zona sportiva”, il suo camping, il suo giardino con il percorso vita, la sua zona di villette basse che sembrano più adatte ad un villaggio vacanza, la zona della chiesa ortodossa.
Rientro stanco e soddisfatto.
Mercoledì è il giorno in cui rientra la mia collega, oltre che il primo della tre giorni di video conference con i turchi per l'approvazione della Business Blue Print (documento di presentazione di ciò che gli andremo ad implementare e di come funziona il tutto). L'organizzazione è molto semplice, la mattina io smanetto a cercare di sistemare bachi di programma ed a cercare informazioni che ci dovrebbero dare gli eredi del sacro romano impero d'oriente, ed il pomeriggio, nella sala riunioni, che non è altro che una mansarda riadattata, a seguire la presentazione e dove possibile supportare la collega. Lo spettro di fare nuovamente nottata al pc per fortuna viene scacciato, e riesco a godermi un po' di sana lettura, ma davvero poca ahimè.
La collega continua a ripetermi che questa volta usciremo presto, torneremo presto a casa e via dicendo, ma queste cose non si avverano mai.
Iniziano anche a correre voci sulla ristrutturazione aziendale, che in alcuni degli scenari supposti presenterebbero come nuovo capo dell'area in cui lavoro del mio vecchio capo. Questa voce incontrollata ha fatto partire la preparazione di lettere di dimissioni, ma per fortuna tutto è rientrato. Ora non ci resta che aspettare la riunione di lunedì e sapere cosa ne sarà del nostro futuro.
Quasi dimenticavo. Venerdì prima di uscire dall'ufficio, con quelle due ore di ritardo sulla tabella di marcia, il gran capo dell'IT scambia qualche parola a proposito del budget dell'anno prossimo (anno fiscale, quindi dal 1° Settembre). Viene fatto il mio nome, come new entry e quindi voce di costo, sulla gestione delle risorse future, sulla possibilità di tagli e di nuovi progetti. Cose che in realtà già si sapevano, ma che ora hanno un aria di maggiore ufficialità.
E finito anche questo venerdì. Si riparte verso est. Decido di cambiare strada, per evitare il traffico della tangenziale di Milano, ma come dice il proverbio: CHI LASCIA LA STRADA VECCHIA PER QUELLA NUOVA... nel mio caso sbaglia uscita dell'autostrada e gli tocca tornare indietro. Alla fine, traffico, incidenti stradali, errori personali restano alle spalle ed arrivo a casa. Ora posso dire che questa settimana è davvero finita.
… all'inseguimento del sole ...

1 commento:

Carmine ha detto...

Quota 10.000 contatti raggiunta.
Grazie a tutti i lettori che hanno reso possibile tutto questo.
Ora l'obbiettivo si alza un po'.
Quota 50.000.
Grazie ancora a tutti.