01 maggio 2010

Tra Alba e Tramonto – 6° puntata


Buona festa dei lavoratori caro Lettore.
Questa festa come non mai la sento “dovuta” questa settimana. Eh già, questa è stata una settimana molto complicata, iniziata con un SMS domenica ricevuto intorno alle 22:00 in cui la collega mi informava che non stava bene e che mi sarei dovuto arrangiare per la trasferta di quella settimana. Peccato che io avevo appena finito un fine settimana un po' pieno, avevo chiesto a mio padre di portare la macchina dal meccanico per fare un paio di controlli, la macchina quindi era in riserva strategica, ed altre piccole cose, ed invece ribalta tutto e per uno come me che tende a programmare con un minimo anticipo perchè è sicuro che altrimenti invece di una se ne dimentica dieci di cose, la situazione non è bella, ma ormai ho imparato ad affrontare questi “”piccoli” ostacoli.
Lunedì mattina sono in auto, riesco a fare benzina al pelo prima di entrare in autostrada facendo anche un paio di manovre non del tutto lecite, cerco di tenermi sveglio ascoltando musica e cercando di ricapitolare tutte le riunioni e le cose che devo fare questa settimana. Arrivo in ufficio che sono già stressato. Ho un sacco di cose da fare prima della riunione di avanzamento, e non ho notizie della collega, quindi non so molto dei suoi avanzamenti e mi aspetto domande in proposito.
Al SAL scopro anche che c'è il capo al cubo, cioè il capo del capo del capo, bene, e si siede al mio fianco, meglio. Riesco a barcamenarmi alla meglio, superando la prova con una dignitosa sufficienza, almeno spero.
Finita la riunione ho giusto il tempo di mangiare, cercare di perdermi, cercare di parcheggiare sul sagrato di una chiesa durante un funerale, cercare di trovare parcheggio con un caldo assurdo, cercare di perdermi a piedi per trovare la sede della riunione prima per strada e poi nel labirinto dei cunicoli visto che neanche la segretaria all'ingresso sa dove sia l'ufficio dove mi aspettano. Arrivo e dopo cinque minuti di riunione sono già convinto che la riunione sia inutile, c'è metà degli invitati, e tutti cercano di scaricare responsabilità sugli altri, presenti o no. Io scopro che il collega che doveva seguire una parte del lavoro non ha fatto nulla, e siccome si era proposto per darmi una mano, mi è toccato fare tutto da solo. La prima sera ad Alba arriva ma a me sembra di aver già lavorato per tre. Ed ecco che martedì la conferenza telefonica salta, a causa di nessuna risposta dall'altro capo del telefono. Non perdo la speranza, anche se il mal di testa consiglierebbe di andare a casa e farla finita così. Incomincio ad attivare un po' di conoscenze, così che ricevo la telefonata dal mare Egeo che aspettavo, dove ad ogni mia domanda ricevo almeno tre risposte diverse ed ovviamente una l'opposta dell'altra. Ma ricevo garanzia che il lavoro sarà fatto come richiesto.
Ed ecco che il lavoro si accumula come il mal di testa. Arrivata sera, mi sembra che vada sempre peggio. Mia madre è dovuta partire all'improvviso per il paesello dov'è venuta a mancare una sua zia. Sono uno straccio.
Mercoledì mattina duro risveglio. Non c'è acqua calda. Mi tocca fare la doccia con acqua fredda e questo non aiuta il mio stato fisico. Passo l'intera giornata ad organizzarmi per la riunione di domani, cercando di recuperare un po' di lavoro. E quando penso di essere a buon punto ecco un altra mail. Faccio la mia analisi e poi scapo a casa. Questa sera c'è anche “la partita”. Ma sono stanchissimo. Vedo la partita a tratti, solo quando gli occhi restano aperti ed in tanto i piatti si accumulano nel lavello.
Giovedì mattina ed ho una serie di sveglie per essere sicuro di non fare tardi alla riunione. Riunione che si rivela fiume. Io cerco di rimanere concentrato, ma alcuni passi lo ammetto li perdo. La sala è afosissima, l'audio fa come al solito i capricci, ed io non sono ancora in forma. Metteteci che non tutti sono allineati, il che significa inutili perdite di tempo.
Passo il primo pomeriggio a preparare i documenti post riunione, e la seconda parte a spiegare al capo che io il lavoro richiesto l'ho fatto che probabilmente non si è accorta che il sistema visualizza solo i primi 15 file e non tutti, ed essendo il mio il 16° file era nella pagina seguente. Ovviamente a questo punto ho dovuto dettarle tutte le modifiche fatte perchè lei aveva già iniziato a lavorare sul 15° file. Mi ha ovviamente chiesto chiarimenti su un punto che gestisce la collega malata, quindi mi sono dovuto allineare al volo e scrivere mail sullo stato dell'arte a tale proposito. Insomma avevo progettato di uscire presto e sono uscito ancora più tardi del solito.
Venerdì è arrivato come il sabato del villaggio. Tutti i capi erano impegnati, e quindi io avevo un po' meno fiato sul collo. Sono riuscito a concludere il mio lavoro, più o meno, ed anche la mail delle 17:50 non mi ha dato tanto fastidio. Ho iniziato a dare un occhiata, segnalando le cose principali e rimandando l'analisi di dettaglio a lunedì. Alle 18:07 sono uscito finalmente dall'ufficio e sono partito in direzione casa. Per non pensare all'ufficio ed al lavoro ho infilato nell'autoradio una vecchia cassetta di musica spagnola e via, ed anche se la macchina ha sposato la politica dei cowboy, lasciandomi senza frecce, arrivo a casa sano e salvo avendo collezionato una quantità ragionevole di insulti.
… all'inseguimento del sole ...

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