09 maggio 2010

Tra Alba e Tramonto – 7° puntata


Buona FESTA DELLA MAMMA caro lettore.
Eh già, oggi è il giorno in cui si dovrebbe ringraziare tutte le mamme, ed io ne approfitto per ringraziare la mia.
GRAZIE MAMMA.
Ed ora torniamo al nostro settimanale resoconto delle avventure del consulente con fascino e valigia in giro per l'Europa (verrà forse il giorno in cui anche queste avventure supereranno le frontiere Europee???).
La prima cosa è il ritorno della collega, capa ed autista, dalla sua settimana di malattia. Quindi il viaggio di andata è stato nuovamente caratterizzato di chiacchiere e parole, mentre il tempo faceva un po' di bizze.
Lunedì si svolge come al solito, riunione, cose da fare, cose da programmare, punti da smarcare e via dicendo. Intanto si inizia a parlare di un paio di paduli probabilmente in arrivo, ma non ho avuto voglia o testa per mettermi a preoccuparmi. Quando il latte sarà versato vederemmo il da farsi.
Martedì inizia con una sveglia anticipata, senza colazione in “camera” perchè c'è da portare la macchina dal gommista. Faccio perciò colazione con la collega in un bar di Alba. La brioches non è proprio un gran che, il tè segue la falsa riga della brioches, e poi senza miele..., sul servizio stendiamo un velo pietoso. Almeno la spremuta era decente.
Ritiriamo la macchina giusto per arrivare con un ritardo accettabile in ufficio.
Martedì la pioggia, i minuti da recuperare, ed un po' di pigrizia ci consigliano di mangiare a pranzo un paio di panini alle macchinette. Così non siamo neanche costretti a combattere contro gli strali di dio Pluvio. Martedì altra giornata a fare ore piccole in ufficio, e per fortuna il periodo brutto doveva essere passato.
Mercoledì la dispensa inizia a reclamare a gran voce di essere rimpinguata e costringo la collega a portarmi a fare la spesa all'ora di pranzo, perchè la sera vorrei andare a fare una sgambata. Inizio così a farle pressione per andar via già dalle 19:00, così che tra un attimo, ho quasi fatto, aspetta leggo l'ultima mail e poi andiamo e via così... riesco ad essere alle 20:00 vestito di tutto punto per fare un giretto di corsa per le vie di Alba. Le nuvole sconsigliano giri sulle colline e quindi mi lancio per le vie del centro e della periferia. Peccato che all'inizio una zaffata di cioccolata mi trasmette la sensazione di annaspare in una tazza gigante colma della su detta bevanda, il che mi fa accelerare il passo e studiare un ritorno che mettesse case, vie, giardini tra me e e la fabbrica.
Ritorno a “casa” dopo meno di un oretta di corsa con una maggiore serenità. Giovedì inizia con una serie di parolacce ripetute. Nell'open space risuonano le seguenti parole: FUORI DAI C.....ONI ripetute come un mantra. La prima volta ci siamo guardati tutti in faccia, pensando di non aver capito, e quindi ci siamo azzittiti, ed il ripetersi più volte ci ha incuriositi. Finita la cantilena abbiamo mandato una spia a cercare di capire cosa fosse successo. Uno dei precari per antonomasia, con un contratto super precario, con l'incubo di essere lasciato a casa da un giorno all'altro, ha presentato le dimissioni al suo capo, e siccome il contratto aveva la clausola di “nessun preavviso è dovuto” da entrambe le parti, e sino a giovedì era stata l'arma per tenere il povero consulente per i gioielli di famiglia. Ed ecco la grande rivalsa. Consegnata la lettera di dimissioni, il suo capo la presa davvero male, ma questo novello eroe ha mantenuto una calma serafica e senza fare neanche una piega, ha raccolto le sue cose e se n'è andato.
Tutto questo è stato reso più burlesco dal fatto che per la sera del giorno dedicato a Giove era previsto l'evento mondano. Il festeggiamento dei compleanni di alcune persone dell'open space, tra cui anche il mal capitato capo stritolatore.
Va da sé, caro lettore, che se hai già letto gli altri post, avrai già immaginato che all'evento siamo arrivati in ritardo a causa del padulo serale, per cui la mia capa è entrata in trip, come dicono i giovani, e non si poteva staccare dal PC sino a quando non avesse capito dove era l'inghippo. Caro lettore se sei uno di quelli assidui nella lettura di questo improbabile diario, saprai anche del mio super potere di perdermi anche con la mappa in mano. Il che mi permette di vedere sempre posti nuovi, cosa non apprezzata dalla capa, ma comunque in un modo o nell'altro arriviamo all'osteria, dove il buon cibo, il vino, le parole, le risate, sono quelle cose che ti fanno apprezzare di più i posti lontani da casa.
Venerdì speso tra l'ennesima riunione, in cui la capa progetto ha dimostrato nuovamente la sua “incapacità” ad affrontare alcuni eventi. Durante la presentazione della video conference ha tranquillamente “schifato” me ed un'altra ragazza, non essendo noi considerati “esperti”. E fin qui potrei anche sorvolare, ma quando chiedendo alla mia capa, davanti a me ma come se non ci fossi, cosa ci facevo lì... beh la respirazione ZEN aiuta in certi casi.
Nel pomeriggio incontriamo dal vivo alcuni utenti turchi che sono venuti in Italia per dei corsi. Con loro passiamo un pomeriggio di spiegazioni e domande, che ci trasmettono anche un po' di fiducia sulla nostra avventura ottomana.
Il ritorno a casa è fatto di parole dette a caso nel vero senso del termine. Una specie di dibattito sull'aria fritta.
Poi solo casa, famiglia, notizie, cena e letto.
Dedica speciale all'Eroe della settimana

… all'inseguimento del sole ...

1 commento:

Pietro ha detto...

Benvenuto tra noi che meditiamo.
già da un pezzo io e un collega, in diversi momenti della giornata, intoniamo: "Oooom...Oooom....Ooom".
La settimana scorsa ho portato anche della musica da meditazione, e ogni tanto parte, così. Ovviamente solo noi due capiamo cosa stiamo facendo, e vedere il capo perplesso aiuta, eccome se aiuta!