15 maggio 2010

Tra Alba e Tramonto – 8° puntata


Buon giorno caro lettore vorrei iniziare con il dire che queste righe, oggi mi sembrano un po' più pesanti del solito.
Ieri è stata una giornata da stazione dei treni. Gente che viene e gente che va ed io su una giostra a vedere questo via vai di persone. Facciamo così, caro Lettore, oggi mi concedo di non seguire nessun filo logico, ma metterò tutto lì, come sul bancone del supermercato, poi decidi tu cosa prendere e cosa lasciare, tanto alla casse non c'è nessuno.
Come ti scrivevo ieri è stata una giornata un po' così. Innanzitutto ero a Milano e non in trasferta e la mia città mi ha accolto con un temporale di quelli estivi, con i suoi fulmini e tuoni ed una spolverata di grandine. Quel temporale che m'inseguiva giovedì sera mentre facevo ritorno alla città meneghina per gentile concessione della macchina che ha deciso di fare la brava e di partire. Già “ha deciso di partire”. Nel viaggio di andata, fatto di domenica pomeriggio, a causa delle pochissime ore di sonno e della ricca libagione, mi fermo all'autogrill per bere un po' di acqua e decidere se è il caso di fare una pennichella prima di ripartire. Il parcheggio è pieno di tifosi dell'Inter e di alpini che tornano a casa. Troppo rumore e via vai per dormire. Anche se davvero stanco decido di ripartire, ma la macchina non ne vuole sapere. Provo e riprovo ma nulla. Telefono al pronto intervento (cioè al mio babbo) per chiedere consiglio. Appena gli dico i sintomi parte il caziatone:
“ dove hai fatto benzina?”
“ in zona Bisceglie”
“ perchè non sei andato dal nostro benzinaio?”
“ ero di fretta”
“bravo, hai fatto benzina sporca”
“ ed ora cosa faccio?”
“ aspetta un po' che lo sporco scenda, compra un additivo per pulire il motore, fai il pieno con la 98 e poi riprova”.
Mi metto di buzzo buono a dormire in macchina. Passa una mezz'ora, mi sveglio e faccio quanti mi è stato detto.
La macchina parte e tra additivo e 98, la sento anche più brillante.
Arrivato a parcheggiare la macchina si ferma a 2 metri dall'arrivo. Provo a farla ripartire, ma lei non ne vuole sapere. La spingo, la scarico dei bagagli, la chiudo e me ne vado in residence a dormire.
Se ti chiedi perchè sono partito di domenica e tornato di giovedì la cosa è presto detta: visite mediche. Venerdì devo prima fare il tagliando dal dentista e poi ho la visita medica aziendale, ne approfitto anche per fare un giro in ufficio e sentire un po' come va.
Lì scopro che l'ufficio si sta trasformando in una stazione, c'è anche il deposito bagagli. Scopro che ci sono nuovi arrivi, che ci saranno nuove partenze, che qualcuno ha già prenotato per l'estate un treno carico di felicità mentre qualcuno ha già dato. E poi ci sono quelli a cui hanno cancellato la partenza o perso il bagaglio o che hanno dovuto rincorrere il capo stazione per segnalare problemi e via dicendo. Ed i pendolari che ormai ci hanno fatto il callo e si rassegnano ad andare avanti ed indietro senza più dire nulla.
Cosa dire del resto della settimana. Non sono stato un gran che bene, sarà l'età.
Mi sono scontrato con un gruppo che si potrebbe benissimo trasferire a fare uno spot sul concetto di statale burocratizzato.
Seguo le loro regole ed i dettami, e noto che per la quarta volta mi inviano lo stesso file con lo stesso errore. Essendo loro i responsabili chiedo chiarimenti.
Il loro capo manda una mail, leggermente incazzata, dicendo che non è compito loro dare spiegazioni ma dovrei chiedere al cliente. Tempo 30 secondi e la responsabile del progetto chiama la mia collega gridando e cosa. Dopo mezz'ora, dove vedo la mia collega applicare tecniche zen di respirazione la capa si calma e capisce che l'errore è loro e non nostro. Che anzi noi non abbiamo fatto altro che seguire le loro indicazioni. In tutto questo io non sono neanche stato nominato. La collega intanto è stravolta. Per la prima volta è lei a pressare per andare a casa. È davvero arrabbiata. Ed io che credevo di essere l'unico a non aver fatto il callo a certi comportamenti, ed invece. Durante la settimana vedo che il giochetto che hanno tentato di fare con noi lo ripropongono con tutti i gruppi, ed intanto noi stiamo andando sempre più lunghi, solo perchè un gruppetto si è intestardito e vuole almeno 8 livelli di approvazione per iniziare a fare il proprio lavoro. Insomma ad un certo punto volevo chiedergli se avevano anche l'appalto per la Salerno Reggio Calabria. Ma lasciamo stare.
Tutto il resto è coreografia e scenografia, e visto il mio basso senso artistico evito di prolungarmi.
… all'inseguimento del sole ...

1 commento:

Pietro ha detto...

Lo zen mi ha aiutato...anche se non l'ho mai studiato. Sono rimasto calmo, ma se avessi potuto avrei fatto peggio di Terminator 1.
Che dire, viviamo in balìa degli eventi e speriamo nel superenalotto.