30 giugno 2010

Parole e caldo


L’ora è tarda ed io sono davanti al pc, perché la tv non trasmette nulla che mi interessi ed ho una voglia da giorni di scrivere.
Volevo scrivere un post sull’inasprimento delle pene, delle multe e su come queste cose servano a poco se non si lavora sulla “cultura”, se non si insegna a rispettare le regole giuste ed a protestare contro le ingiustizie con la forza delle idee e delle parole e non del braccio… insomma volevo scrivere un pezzo di fondo, ed invece questo pezzo non sta neanche a galla e quindi… vediamo se nella vena creativa scorre ancora un po’ di arte o il colesterolo lavorativo ha intasato tutto.
Neanche la musica mi è di aiuto. Non trovo l’ispirazione per mettere di seguito parole e punteggiatura ma solo sabbia spinta da un vento caldo ed afoso che soffoca tutto anche il pesciolino rosso che di solito si diverte a nuotare nella mia scatola cranica.
La canicola di questi giorni, appena alleviata dal solito temporale estivo, non è di aiuto e questo pezzo si trascina sempre più come un ubriaco dopo una sagra di paese e quindi è meglio terminarlo qui, come i lavori della Salerno Reggio Calabria.

1 commento:

Pietro ha detto...

Forza Carmine, coraggio. Si vede che quest'anno l'arrivo dell'estate ci ha portato un bel po' di brutte notizie e tristezza. Ti capisco, e spero che il sole, oltre che il calore, (ci) porti anche un po' di sorriso.