05 luglio 2010

Tra Alba e Tramonto – 15° puntata

Caro lettore, innanzitutto mi scuso per il ritardo nella pubblicazione del post relativo alla settimana trascorsa, ma un po’ di dedizione alla vita reale e qualche problema tecnico, come la scadenza della password per l’accesso ad internet in residence hanno reso molto più complicata la pubblicazione di questo post.
Finito con la spiegazione, che mi sembrava dovuta posso concentrarmi nel tessere una nuova storia.
Questa settimana appena finita ha avuto una gestione alquanto dinamica, ed ora vado a spiegare:
sono partito lunedì dalla mia città natale in compagnia della mia collega. Quattro chiacchiere per sapere com’era andata la settimana trascorsa da lei ad Istanbul e dal sottoscritto ad Alba. Vediamo di fare anche un po’ il punto delle varie situazioni aperte.
Lunedì alla fine ricorda molto uno dei primi lunedì di questa trasferta, se non fosse per qualche piccolo particolare. La mia collega martedì riparte per Istanbul insieme ad una delle persone del cliente per sistemare la mamma di tutti i problemi, cose che ci trasciniamo da maggio, e che potevano, secondo me, essere risolte mesi fa con il semplice anticipo di questo viaggio. Comunque lunedì sera nessuno dei due a voglia di cucinare o cosa, motivo per cui ci rechiamo prima a cercare un ristorante cinese, che per mia fortuna e chiuso, e poi andiamo in una dei posti che segnalai in uno dei primi post di questa avventura. Mangiato bene e bevuto meglio, e forse è vero che in vino veritas, visto lo scambio di battute fatte. Il proprietario poi ci deve aver preso in simpatia, tanto che ci fa lo sconto dopo che ha compilato la ricevuta ed abbiamo pagato, o meglio ho pagato visto il mio debito.
Come anticipato Martedì la collega parte all’alba con il personaggio del cliente ed io resto solo ad Alba, come se fosse una strofa di una canzone di Vasco tagliata in post produzione. Lavoro come al solito, seguendo la scaletta che mi sono preparato. Ovviamente, come è ormai abitudine vado un po’ lungo, ma ormai sembra la regola. Mercoledì vive sulla stessa falsa riga, con la differenza che scappo prima del solito per poter fare almeno un po’ di spesa. Le giornate scorrono senza nulla di particolare, se non fosse che l’aria di recessione è arrivata anche in quest’isola felice e si sente parlare di riduzione di budget, taglio di risorse, giornate uomo cancellate e cose del genere, tanto che anche il sottoscritto è a forte rischio. La cosa l’avevo già odorata e la situazione di incertezza si fa ogni giorno più assurda. Su cosa capiterà del consulente con FASCINO e valigia non è dato sapere, almeno per ora. Nella valigia ormai il posto della precarietà è sempre un pelino più grande.
Giovedì la mia collega mi chiama per annunciarmi che ci sono possibilità che la trasferta venga prolungata sino a sabato mattina e quindi il rientro con il volo serale salti. Questo significa che sono senza mezzo di locomozione per arrivare a casa Venerdì. Dopo i soliti 5 sec. di lieve disappunto mi metto alla ricerca di un piano B e tempo 5 min ne ho già tre diversi.
Nel pomeriggio salta di nuovo tutto e la collega mi annuncia il suo rientro con il volo della sera.
Io rientro in residence, ma tutti questi cambi di direzione mi hanno un po’ scosso e decido che è l’ora di cercare una gelateria in questa città. Sul giornale ho letto che c’è anche un concerto in una delle piazze della città.
Alle 21:30 circa, quando arrivo in questa piazza il concerto è già finito e restano solo le ragazzine ad urlare per avere un autografo, una foto, un contatto con i membri del gruppo. Io ripiego su una delle gelaterie del corso. Pieno per la prima volta di persone, tanto che mi sento un po’ a disagio con il mio look “ va beh forse è il caso di uscire un po’ “, disagio che passa abbastanza in fretta, sicuramente più velocemente che il disappunto sulla qualità del gelato comprato.
Decido di fare un giro per la città, e dopo aver fatto la prima vasca dello struscio decido che è il caso di andare in esplorazione di nuovi lidi. Gira qua e gira la vedo una parte nuove della città, che ahimè non ha nulla di caratteristico se non la stazione ed una “lucciola” bruttina. Un po’ deluso anche da questa gita faccio ritorno a casa.
Venerdì rientra la mia collega e mi racconta un po’ di cose, che però non fa alzare la nebbia sul mio futuro, ma almeno mi permette di gongolare un paio di minuti sui complimenti fattimi dal CFO e riportatimi dalla collega.
Venerdì scorre, tra caldo e lavoro. Prima di partire per il rientro, sia la collega che l’umile amanuense di questo post devono passare a ritirare le valigie in residence, cosa che ci permette di metterci in libertà e viaggiare un po’ più comodi.
In macchina si parla di lavoro e di esperienze fatte e come al solito la strada scorre più velocemente delle parole e il fine settimana arriva così un po’ a sorpresa.
… all’inseguimento del sole …

1 commento:

Unknown ha detto...

Buongiorno Carmine,
Ti contatto tramite commento perché non ho trovato nessun altro modo per farlo.
Vorrei farti conoscere il servizio Paperblog, http://it.paperblog.com che ha la missione di individuare e valorizzare i migliori blog della rete. I tuoi articoli mi sembrano adatti a far parte di certe rubriche del nostro sito e mi piacerebbe che tu entrassi a far parte dei nostri autori.

Sperando di averti incuriosito, ti invito a contattarmi per ulteriori chiarimenti, domande o suggerimenti,

Silvia

Responsabile Comunicazione
Paperblog Italia
silvia@paperblog.com