09 luglio 2010

Tra Alba e Tramonto – 16° puntata

Caro lettore, un po' sudato mi ritrovo nuovamente seduto nella mia postazione cybernautica a cercare di fermare con le parole questa settimana sghemba. Sghemba perchè è iniziata domenica sera con il viaggio verso la piccola città piemontese che da mesi mi ospita, sghemba perchè ho lavorato lì solo 2 giorni e poi 2 giorni di ferie per sistemare la burocrazia arretrata ed un giorno in sede per un corso di aggiornamento.
Di lunedì posso dire di essermi accorto di essere salito sulle montagne russe sbagliate, ma anche che il venditore di dolciumi ha cercato di rifilarmi, o meglio di rifilare alla mia azienda, al posto del motterello solo il bastoncino, facendoci davvero la figura da cioccolataio.
Io incasso il colpo ed anche qualche complimento che fa bene all'animo. La mia collega mi dici di non preoccuparmi, sul contratto le date sono diverse da quello che ci vogliono far credere.
Martedì vien fuori che il cioccolataio a firmato senza leggere bene e si ritrova ora l'intera enciclopedia sull'allevamento delle “capre svizzere” (scusa caro lettore ma questa figura retorica sarà pienamente comprensibile solo ai pochi che hanno avuto il piacere di sentire almeno una volta l'ODE AL BESTIARIO UMANO SECONDO ME).
Questa precarietà, in cui la mia presenza deve essere imposta per contratto non è che mi piaccia molto, ma almeno questa volta non sono l'unico che dovrà far buon viso a cattivo gioco.
Per fortuna che a cena ho un po' delle patate cotte sotto il carbone, ricordo della grigliata di domenica, e di pomodori dell'orto, che sembra poco ma per il morale è più di quanto possa sembrare. Mi godo anche un bel film che però mi mette in una strana posizione (e chi pensa male fa peccato) tanto che poi ho tutta la schiena a pezzi e dormo male.
Martedì scorre all'inseguimento dell'ora di tornare a casa. Le notizie che arrivano dalla mia sede sono tra le più sconfortanti. Per fortuna che vengo preparato al prossimo incontro con quelli che dovrebbero essere i rappresentanti più alti della mia società per la mia area. La cosa più strana è che anche la mia collega è stranita, addirittura più di me.
Faccio come al solito tardi, ma ormai è una malsana abitudine. Mi sfiora anche l'idea di dormire ad Alba e partire l'indomani, ma vedo il mio letto, la mia casa, i famigliari e tutto il resto come un eldorado da raggiungere al più presto e quindi con la partita di sottofondo faccio rotta verso casa.
La stanchezza si fa sentire, soprattutto quando all'ingresso della tangenziale di Milano mi ritrovo troppo vicino ad un bisonte della strada e cerco di farmi piccolo piccolo prima che lui mi faccia stritolato stritolato.
Arrivato a casa mi sembra di aver viaggiato per giorni.
Vi evito la descrizione del mondo della burocrazia lasciandoti il piacere di scoprirlo di persona caro lettore.
Venerdì corso aziendale, che è la cosa migliore che mi è capitata per quanto riguarda il lavoro da tempo. Il corso permette di fare anche divagazioni su diversi argomenti, permettendo una crescita non solo tecnico teorica, ma anche umana.
E poi l sciopero dei mezzi mi strappa da quest'isola che non c'è e mi catapulta in un mezzo pubblico affollato, dove la gente cerca un posto a sedere come se fosse il Graal.
Ed ora vorrei fare un saluto ad una collega che fuggita dall'orco si è rifugiata in un altro regno. Probabilmente non leggerà mai queste parole, ma chi sa, forse con i suoi poteri di “Strega”, magari...
Partita come collega arrivata alla fine del sentiero come amica.
Che la vita sia con te giusta e generosa e ricorda che il mondo non sarà mai così grande, ed il CAPO sarà sempre il CAPO.
Ciao



… all'inseguimento del sole ...

Nessun commento: