21 agosto 2010

Tra Alba e Tramonto – 22° puntata

Arrivo ad Alba domenica sera, cercando di scansare un temporale estivo, che comunque bagna la macchina e spegne i progetti di un Ferragosto salterino.
Lunedì è pesante, come tutti i lunedì, con la ciliegina di dover fare un lavoro per il mio ex capo. Un incubo che mi perseguita.
Martedì è una giornata strana. Innanzitutto perchè, mentre vado in ufficio a piede come capita sempre quando sono da solo in trasferta, penso che sia Mercoledì e che all'ora di pranzo avrò raggiunto la metà delle ore di lavoro di questa settimana. Poi, mentre attraverso la strada vedo il cartello luminoso sopra il negozio del ferramenta. Temperatura, ora (che è sbagliata), la data....
AIUTO!!! oggi è solo Martedì!!!
la dura verità è una dura tranvata. Non sono neanche vicino alla metà di questa settimana. E la giornata non è neppure iniziata.
TRISTEZZA.
Se è vero che ai matti si diceva che gli mancasse un Venerdì, a me che manca un Martedì, anzi ne ho uno di troppo, che dire?
Durante la giornata ricevo anche un invito per una serata mondana, ma ho la spada di Damocle del per l'orco. Meglio toglierselo dai piedi il prima possibile. Rinuncio, dando la mia disponibilità per il giorno successivo.
Lavorare dopo cena, con i piatti da lavare e Morfeo che bussa alle pareti del cervello, non è facile, ma la voglia di finire è troppa.
Mercoledì sono un po' abbacchiato, ma l'idea di uscire e vedere posti nuovi mi sostiene. Arriva così il momento dell'evento mondano. Mi ritrovo davanti all'ufficio con altri consulenti che lavorano nello stesso stabile per andare ad una delle tante feste che di parse che riempiono l'estate italica. Una delle ragazze ci pacca all'ultimo momento, ma mi dicono che è una sua abitudine. Questo sarà anche uno dei vari argomenti di chiacchiere durante la serata, passata in un piccolo borgo, non più di quattro case ed una chiesa, in cima ad una collina che spunta tra le vigne di Barolo. Il paesaggio merita già la serata, se ci aggiungi anche il buon cibo e la compagnia che risulta molto allegra. Ecco servita una bella serata.
Giovedì, rinfrancato dalla serata precedente, parto pieno di entusiasmo verso il mio luogo di detenzione retribuita. Il morale mi aiuterà ad affrontare un'altra giornata al limite dell'allucinante. In un attimo le cose da fare si accumulano. Tutti vogliono qualcosa e che questa cosa sia fatto prima di subito. Alcune richieste sfiorano la richiesta di guerra.

“Così non va bene, deve essere fatto così.”
“Fatto”
“Così non va bene, deve essere fatto così”.
“Ma come, avevi detto che...”
“Non è vero”
“OK”

oppure, sono io a chiedere un lavoro.

“ Scusa, sono presenti ancora gli stessi errori di prima “
“Impossibile, abbiamo fatto tutto ”
“ Ti dico che ci sono gli stessi errori di prima. Ma l'avete letta l'analisi che vi ho inviato” (che mi è costata una notte di lavoro)
“ che tono è questo!!! ”
Tre respiri ZEN e contare sino a dieci o questo lo mando a raccogliere noccioline con le orecchie.
“ Scusami, ma se provi a leggere il punto 3 dell'analisi, e lanci il programma vedrai che è presente ancora lo stesso errore. E voi avete scritto che era stato RISOLTO (ho come un dèjà vu)”
“ Aspetta...(lancia il programma e si rende conto, o almeno è quello che penso io... ora si rende conto...) Sono cose che possono accadere”
Tre respiri ZEN e contare sino a dieci o questo lo mando a raccogliere le banane con quello che chiamano fortuna.
“Va bene, l'importante è che si riesca a sistemare”.
“Siamo qui per questo”
….. CENSURA …
Ovvio mi ritrovo a fare anche il lavoro di altri gruppi, perchè chi dovrebbe fare l'attività è in FERIE.
Se non avevo una grande opinione del capo progetto precedente, più che altro perchè mi aveva tagliato fuori dal progetto, ora ho elementi più oggettivi per dire che ha bucato!!!
L'ora di fine della mia giornata è dettata dal fatto che sono l'ultimo nella palazzina e la sicurezza, dopo una certa ora, quella in cui la maggior parte dei bambini sta dormendo da un po', mi caccia.
Venerdì sono ancora invischiato nel marasma del giorno prima. A pranzo vengo addirittura precettato con tutti i colleghi per un problema di sistema. Viene creata una task force in pochissimo tempo, con tutti i più alti capi presenti in ufficio. Va da se che il problema è di sistema per cui noi possiamo fare ben poco, tranne tranquillizzare gli utenti che chiamano da tutto il mondo.
Mi gioco così la pausa pranzo cercando di calmare un utente che chiama dal Sud Africa.
LA giornata sembra non aver fine. Ad ogni minuto che passa scopro un attività che è stata lasciata indietro, non fatta o fatta male.
Questa volta non mi fregano. Alle18:00 inizio le attività di spegnimento del pc. Il lavoro può attendere si no a lunedì.
Saluto Alba che contraccambia con uno scroscio di pioggia e me ne torno a casa.



… all'inseguimento del sole …

1 commento:

Unknown ha detto...

ciao..bello il blog e belli i tuoi racconti di vita vissuta nella "piccola città piemontese" come la chiami tu..no, no, non mi dire...scommetto che lavori x la Ferrero...azzeccato?..comunque benvenuto ad Alba e anche nel mio blog ALBA E LE LANGHE...ci sentiremo presto! ciao