05 febbraio 2011

Tra Alba e Tramonto – 41° puntata

Caro Lettore, eccomi di nuovo qua. Inizio chiedendoti scusa, perchè questa settimana voglio parlarti di una storia che è stata raccontata durante una riunione. A raccontarla è stata il presidente dell'azienda per cui lavoro. Ha detto che è molto famosa in Spagna, paese da cui proviene.
Se prendete una padella e la mettete sul fuoco, la fate riscaldare bene e poi ci mettete dentro una rana, questa farà un balzo.
Se ora prendete la padella, ci mettete dentro la rana, e poi mettete la padella sul fuoco, la rana non si accorgerà che la temperatura varia e morirà.
Ecco, una storia un po' “cruda”, ma come direbbe un mio caro amico amante della Spagna, dura come la vita, ma non è questo quello che mi interessa della storia.
Pensa caro Lettore che volevo dedicare un post tutto suo a questo breve racconto ed invece per vari motivi ho deciso di inserirla in questa rubrica.
Della storia mi interessa il fatto che la rana si accorge solo dei grandi cambiamenti, mentre di quelli piccoli no, così che piano piano, giorno dopo giorno viene bollita.
Questa settimana mi è stato chiesto di prendere una decisione sul mio futuro e sulla mia carriera.
La decisione non è banale, ho due vie, ed entrambe hanno i loro pro ed i loro contro. Mi è stata data anche l'opportunità di rimandare la decisione a settembre, ma ecco che è arrivata la storia della rana, ed allora...
ho pensato e ripensato, ho chiesto consiglio, e sono tornato a pensarci.
Ho messo sulla bilancia vari aspetti, che poi si riportano tutte alla solita cosa. La pecunia, che ha volte è vile ed altre è nobile. Quanto vale la ricerca di una miglior qualità della vita, quanto i sacrifici fatti, a cosa sono disposto a rinunciare per riavere un po' di tempo?
Mentre facevo tutte queste riflessioni o poi pensato quanto questo era legato al brutto periodo che ho passato l'anno scorso? Forse è vero che non tutto il male vien per nuocere. Forse mi ha permesso di ridare il giusto peso e valore alle cose.
Ora la decisione l'ho quasi presa. Mi resta ancora un piccolo dubbio legato più alla burocrazia aziendale che altro.
Della settimana che dire, passata per metà a Milano e per metà ad Alba, ma con un tocco di follia nell'organizzazione. Lunedì a Milano, poi martedì, mercoledì e metà giornata di giovedì ad alba e poi di nuovo a Milano. È stato un po' strano percorrere la strada che mi riporta a casa in un orario così strano, l'ora di pranzo.
Di cose strane ce ne sono state altre. Sono andato sempre a pranzo con la collega e la nuova responsabile del gruppo quando ho pranzato ad Alba. Loro a parlare a nastro di lavoro e del progetto che stanno seguendo, ed io lì seduto che mi sentivo come quando da bambino mia mamma mi portava con lei a trovare qualche amica o parente. Loro a parlare di cose da grandi ed io ad annoiarmi a morte. In questo caso non mi annoiavo ma mi sentivo comunque fuori posto.
Al contrario durante i pranzi a Milano si è parlato sempre di lavoro, ma mi sono sentito più parte del discorso, non so. Ho conosciuto un paio di nuovi colleghi, ho rivisto un paio di quelli vecchi. Ho anche incontrato l'orco, che mi è sembrato un po' abbacchiato. Vuoi vedere che la nuova regina lo ha rimesso in riga?
Ho riassaporato un po' la vecchia vita dell'ufficio e non so, ho sentito per un attimo la mancanza dei colleghi che hanno cambiato strada. È stato insomma un salto nel passato con una finestra sul futuro, non so. Mi sono sentito come avere un piede dentro ieri ed uno dentro domani.
Va bene caro lettore, questa settimana è andata così e come sarà la prossima non so.
Quasi dimenticavo, sembra che dovrò fare la valigia ancora per un po', ma per ora la notizia è ufficiosa, quindi acqua in bocca.



… all'inseguimento del sole...

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