12 febbraio 2011

Tra Alba e Tramonto – 42° puntata


Caro Lettore, eccomi ancora qua, ancora con la voglia di scrivere e raccontare i giorni passati lontano da casa.
La settimana appena trascorsa era carica di aspettative, di cambiamenti e rivoluzioni, ma alla fine è stata tutta una bolla di sapone.
Lunedì di buon ora parto per l'ennesima volta in direzione ovest. Non è passata neanche mezz'ora ed ecco il primo dispiacere. Un sassolino mi scheggia il parabrezza. Cerco di non farci caso, ma il segno è proprio in mezzo al parabrezza. Più cerco di non farci caso e più mi focalizzo su quel punto. Penso a cosa dovrò fare ora per ripararlo, a quanto mi costerà e via dicendo.
In ufficio la vita è la solita. Tutti presi da mille cose, ed anch'io non scherzo. Nei quattro giorni che passerò nella terre delle Langhe il mio orario sarà a dir poco continuato. Ma ormai sono abituato a questi periodi, anche se devo essere sincero, giovedì non ero proprio la persona più amabile del mondo.
Scontrarsi ogni giorno con utenti che remano contro, capi che vorrebbero che tu fossi un novello Pastamatic con la forza di 20 braccia (immagine che hai più giovani dirà poco, ma chi come me ha vissuto gli anni '80 sa di cosa sto parlando), e facessi almeno 5 cose contemporaneamente. Siccome poi il tempo ce l'hai, perchè se il capo mi avverte con cinque minuti di anticipo che devo partecipare ad una riunione fiume, sul cui argomento non sono proprio ferrato, me la dovrei prendere, tenendo conto che intanto sono in call conference con gli utenti turchi.
Giusto per finire l'elenco delle cose da fare, perchè non metterci che la sera tornato a casa mi tocca fare almeno un paio di ore di studio per prepararmi all'esame di certificazione?
È proprio vero che gli “esami non finiscono mai” e che “o siamo uomini o caporali” ed a me è toccato essere uomo, circondato da caporali.
Ed intanto il mondo va avanti... dimenticavo, la mia responsabile ha preso un impegno a cui io devo far fronte, perchè lei no può.
Per no farmi mancare nessuna esperienza, mi becco anche lite tra gruppi durante una sessione di webex, ed a me tocca fare da pacere.
Arrivano poi gli utenti turchi con le loro richieste assurde, a cui credo di aver risposto almeno 1000 volte, ma loro ci provano ancora. Sono tentato di dirgli: “ Sai che c'è... tutto il giro te lo fai da solo ed a mano, e poi vediamo se torni a più miti consigli”. Ma posso solo pensarlo, ahimè.
Caro Lettore, viene facile capire come mai arrivato a giovedì non sono proprio amabile, ma ho speranze nei cambiamenti che mi hanno prospettato ed invece... la risposta che ricevo, dopo aver sottolineato più volte che sono in attesa di informazioni per fare andare avanti le pratiche è:” scusa ma non siamo riusciti a trovarle, rimandiamo tutto a Settembre.” Ma come non eravate voi che pressavate per fare la cosa subito, che non dovevo preoccuparmi che avrebbero sistemato tutto loro... ed eccomi come un novello Pinocchio ad aspettare che nel giardino degli zecchini d'oro cresca la pianta che mi farà ricco.
Venerdì mi aspettano a Milano, per una sessione di training propedeutica alla certificazione dove dovrei essere interrogato. Motivo per cui ho rinunciato a molte ore di sonno per studiare.
Mi sento anche un po' in colpa perchè dovrò saltare una parte del corso per un appuntamento preso, ed un imprevisto dell'ultimo secondo. Arrivo a pensare che la mia agenda della settimana sia stata scritta e pensata dall'inventore del Monopoli.
Arrivo in ufficio di corsa, perchè sono in ritardo di 5 minuti sull'ora di inizio, e scopro di essere il primo arrivato. Arrivato finalmente il docente scopro che: più della metà degli iscritti al corso sono malati, che il docente è stato avvertito all'ultimo momento che avrebbe tenuto tale sessione, che quindi non potrà dedicargli molto tempo, quindi invece di 8 ore si condenserà tutto in 30 minuti.
In quei 30 minuti riuscirà a metterci anche una serie di commenti alle sue frustrazioni... andiamo bene.
Ci sarebbe da essere felici se non mi toccasse rispondere per l'ennesima volta le stesse cose hai turchi, che ora hanno fretta di concludere l'attività che mi stano facendo trascinare da 3 mesi, che ho un collega messo male da rincuorare, un altro che ha scoperta un baco a poche ore dal rilasco e non sa che pesci pigliare, un altro che visto l'andazzo sta pensando di trasferirsi all'estero, un altro che mi chiede il mio parere, e via così. Dimenticavo, giusto perchè era di passaggio di lì, uno dei capi da cui aspettavo le famose info decide di farmi un colloqui a sorpresa in inglese.
Caro lettore no so se te l'ho già raccontato, ma il mio inglese condivide un appartamento con il mio francese e con il mio spagnolo, in un piccolo paese che si chiama “Tanto tempo fa”.
Ma alla fine anche questa giornata finisce e come la pioggia, mi ha bagnato ma è corsa via ed io sono sempre
… all'inseguimento del sole ...

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