20 febbraio 2011

Tra Alba e Tramonto – 43° puntata

Caro lettore,
la settimana appena trascorsa è stata breve ma piena di cose. Breve in quanto è durata solo tre giorni, i primi tre giorni della settimana. Piena di cose perchè in tre giorni c'è stato tutto.
Viaggio di andata e ritorno, serate passate in ufficio a sistemare le ultime cose, pranzi a rischio, riunioni, call conference, video conference, San Valentino, San Faustino, annunci di matrimoni e di lieti eventi.
Una settimana talmente incasinata che per poter partecipare all'evento Enogastronomico, indetto dal sottoscritto, ho dovuto inviare a tutti un invito bloccando almeno un ora sul calendario aziendale. Ciò nonostante la mia partecipazione è stata messa a rischio da una serie di eventi che servivano a ricordarmi che l'ingegner Murphy e la sua famosissima legge non sono solo uno slogan che si legge su una maglietta o il titolo di qualche collana di libri.
Ma andiamo con ordine. Lunedì solita partenza accompagnata dal brutto tempo. Mi sa che per rivedere un po' di paesaggio dovrò affidarmi per ora ad internet ed a qualche ricordo.
Arrivo in ufficio e subito giù a produrre. Devo sistemare tutto prima che inizi la video conference. Ho da archiviare tutte le mail di venerdì scorso e le prime della settimana. C'è gente che il lunedì mattina non riesce proprio a dormire.
La video conference con il Lussemburgo va, ma come al solito l'altro team non ci prova neanche a proporsi per scrivere il meeting report, anche se lo pretende. Quindi finito questo mi tocca anche scrivere il resoconto della riunione.
Appena torno alla mia postazione ecco il telefono che squilla. La Turchia ha bisogno di me e sembra non solo loro. Anche gli spagnoli si fanno sentire.
Ad un certo punto scappo a pranzo. La mia è una vera e propria fuga. Cerco un po' di respiro ma la collega mi è addosso con le beghe dell'ufficio di Milano.
Il pomeriggio lo passo a sistemare i vari voli pindarici degli utenti.
Per fortuna che ho una cena da scroccare, che mi aiuta a sopportare questa giornata di festeggiamento degli innamorati in modo meno astioso.
A cena la collega un po' si vergogna, pensando che chi ci guarda potrebbe prenderci per una coppietta, magari neanche di quelle regolari. Le ribadisco che è fortunata a cenare con il collega più affascinante di tutto l'ufficio.
Arriviamo così a martedì.
C'è da finire i test con gli utenti turchi, che tirano fuori dal cappello un paio di domande sconcertanti. Gli utenti del Lussemburgo e della Spagna, che non voglio essere da meno, si lanciano anche loro. Il tenore delle domande è “perchè il totale è errato?”. Risposta. “perchè gli addendi sono sbagliati!!”. Mi chiedo da quale sfera di cristallo siano stati tirati fuori certi numeri.
Il pomeriggio è rallegrato poi dall'ennesima web-ex (in parole comprensibili a tutti è una presentazione che avviene via internet di una nuova funzionalità. Una specie di lezione virtuale), dove l'unico che doveva seguire la lezione ha il pc fuori uso.
Finito questo evento ecco che il telefono squilla. Il responsabile di un altro team mi chiama per segnalarmi che dalla Turchia arrivano richieste stranissime. Mi viene chiesto cosa gli abbiamo detto per fare tale attività in così malo modo.
Ecco, l'utente si è inventata una procedura, sbagliata, e poi chiede come mai non funziona.
Eppure sono sicuro che io gli avevo indicato i passaggi giusti.
Rispondo alla richiesta e poi vado a verificare. Ecco, avevo ragione. La procedura inviata è quella corretta!!! ma allora cosa scrivo a fare mille manuali se poi fanno come gli pare?!?
pazienza, ci vuole pazienza.
Scatta l'allarme anti-incendio, solo che non ci sono incendi. Il suono è cosi fastidioso che quel poco di pazienza che mi era rimasto se ne va in fumo. Ormai è tardi. Me ne torno in residence.
Mercoledì mattina sveglia presto perchè devo supportare gli utenti per un'attività. Anche se abbiamo fatto tutte le prove in ambiente di test, in produzione saltano fuori mille intoppi. Cerco di affrontarli in maniera positiva, senza farmi prendere dall'ansia, quando scopro che una parte di un programma non è stato portato in produzione. Vado dalla persona che lo doveva fare a chiedere spiegazioni e lei mi dice che la sua capa non gli ha dato l'ok per il trasporto.
Ok, chiediamo alla capa allora, ma questa è impegnata in una telefonata, che scoprirò a mie spese, è una telefonata fiume. Nel frattempo una delle persone dell'altro gruppo inizia a stuzzicarmi con la frase: “Tanto non ce la fai”. Il personaggio è lo stesso che mi ha fatto ritardare il carico dei dati ad agosto. Lo guardo all'inizio storto, ma lui nulla e continua. Alla fine mi tocca minacciarlo :”se non dovessi farcela, mi beccherò tutte le mie colpe, ma stai sicuro che poi scendo ti rigo prima la macchina e poi ti rompo il parabrezza, così col cavolo che te ne torni a casa”. La cosa gliel'ho dovuta ripetere un paio di volte e poi per fortuna sono intervenuti i suoi colleghi a portarlo via.
Comunque alla fine ho portato in porto il risultato, sono arrivato all'evento Enogastronomico, che era un pranzo al ristorante Giapponese, leggermente in ritardo. Durante l'evento un collega ci consegna le partecipazioni di nozze.
Pomeriggio come al solito allucinante, ma anche se con un ora e passa di ritardo prendo la strada per casa e tutto il resto è...
Caro Lettore ora ti lascio e smetto di tediarti.



… all'inseguimento del sole...

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