05 marzo 2011

Tra Alba e Tramonto – 45° puntata

Caro Lettore la settimana appena trascorsa è stata una settimana stranissima. Dopo tanto tempo tornare a viaggiare con la collega, con tutte le difficoltà ed a volte scocciature del caso, visto poi cosa è successo la settimana prima. Portarsi poi la valigia in giro la mattina presto, quando fuori magari piove non è piacevole. Viaggiare poi parlando sempre e solo di lavoro.... non so. Aggiungici che no sono stato proprio di buon umore questa settimana, forse per il tempo, forse perchè molti amici si sono presi l'influenza, oppure perchè i loro figli sono stati male... diciamo che la settimana appena trascorsa è stata molto opprimente ad avara di buone notizie.
Per completezza devo dire anche che questa è stata la settimana della consegna della pagella di metà anno.
In questo post, caro lettore non troverai il solito elenco di avventure ed aneddoti, più o meno surreali, e non perchè non ce ne sono stati ma più perchè voglio concentrarmi su alcuni stati d'animo che mi hanno lasciato un bel po' di amaro in bocca.
Il primo stato d'animo è la meschinità. Ho saputo di alcune tristi vicissitudini di persone che non mi sono simpatiche. E mi sarebbe piaciuto rinfacciare loro frasi dette quando erano altri in quella situazione, solo per un becero gusto di rivalsa. Ecco, mi sono trovato a fare questi pensieri e non mi è piaciuto. Ma non è la sola cosa.
Ho fatto fatica addirittura a sopportare la mia collega. Non so, molte delle cose che faceva mi irritavano, anche se quasi tutte erano per il mio bene. Mi sembrava di essere tornato bambino. Mi sono sentito davvero puerile a volte. Avrei voluto gridare, prendere a calci l'aria, rompere tutto. Ed in tanto fuori nevicava e non era solo la neve ad accumularsi ma anche il lavoro.
L'aria in ufficio poi non era delle migliori. Dopo la scenata di venerdì della vice capo tutti credo abbiamo fatto un esame di coscienza, ma ci sono alcuni gesti difficili da riparare.
Mi sono trovato una mattina a scrivere una mail di risposta al presidente della mia società. Il presidente chiede a tutti un aiuto per migliorare l'azienda con spunti, suggerimenti e partecipazione. Ed io ho messo giù le mie opinioni, ma la mail che un paio di anni fa non avrei esitato ad inviare ora è li nella cartella Documenti del pc aziendale a decantare. Un gesto maturo ad essere oggettivi, solo che mi ha fatto sentire un po' snaturato.
Aggiungici caro Lettore che, un animale sociale come me, lasciato solo tende a riflettere, magari in modo sbagliato su molte cose. Su quanto ha lasciato alle spalle, sugli errori fatti, sul perchè di certe cose, sui sacrifici fatti ed ancora da fare.
Ed alla fine il carnevale ti porta a pensare che tutti indossiamo una maschera, che diciamo bugie o mezze verità solo perchè è questo che ci chiede la società per sopravvivere. Noi a differenza dei leoni e della antilopi la mattina non dobbiamo “correre” ma indossare la nostra parte e recitare. Forse è vero che se si è fortunati si è protagonisti della propria vita e no solo comparse, peccato che la sceneggiatura sia in mani altrui.
Per la curiosità di alcuni di voi la pagella è stata buona, peccato che a me la cosa sia scivolata addosso come le lacrime del cielo sulla tela dell'ombrello.
Ed alla fine cosa resta. Resta il desiderio di vedere la primavere arrivare, di sperare che l'oroscopo ti dica bene, di tenere duro per te e per chi ti è accanto, di togliersi le scarpe e la cravatta e sapere che la vita non è solo lavoro ma che c'è di più e continuare a cercare quel di più.
E forse è proprio vero che non può piovere per sempre!!!



...all'inseguimento del sole...

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