26 marzo 2011

Tra Alba e Tramonto – 48° puntata

Caro Lettore, anche questa settimana è trascorsa, come sono trascorse le precedenti. Questa ha lasciato un'amarezza che spero i prossimi giorni asciugheranno.
Un'altra settimana divisa a metà tra Alba e Milano, una settimana divisa tra presente e passato, tra allegria e tristezza, con una voglia repressa di mandare tutti, ed in particolare l'orco, a dar via parti del proprio corpo, soprattutto la parte dove risiede la fortuna.
La settimana inizia già con il conto alla rovescia per la sua fine. Per distrarmi mi impelago con altri mondi e rispondo a richieste di supporto dalla Russia e dalla Polonia, visto che i Turchi sono in ferie. Con i polacchi mi va bene, mentre con i russi sono meno fortunato, ma ho l'occasione di imparare nuove procedure.
Si lavora e si perde tempo. Sulla mia pelle ho dovuto vedere come problemi di infima quantità mi abbiano fatto perdere un sacco di tempo perchè chi ne aveva incarico tergiversava, girava intorno e via dicendo. Questa volta però ho fatto buon viso a cattivo gioco.
Ho iniziato poi il processo “Questa cosa non è di nostra competenza”. Vediamo se gli altri gruppi prendono coscienza che devono lavorare anche loro.
Ed intanto il tempo passo. Aspetto la risposta di un manager per la mia consuntivazione, ma questo latita. Ok, mi sento combattivo, ora ci penso io.
Chiedo al collega di fornirmi il codice della commessa e di mettere in copia un po' di persone, ed ecco che in meno di 10 minuti arrivano risposte e chiarimenti. Con certa gente si deve far sempre così... li devi mettere alle strette perchè facciano il loro lavoro. Di mercoledì sera già ho detto e quindi passo oltre.
Giovedì con l'animo in subbuglio arriva anche la notizia che verrà annunciato al cliente la nostra uscita, e l'annuncio sarà dato dall'Orco. Il fatto di doverlo vedere non mi fa piacere. Durante la giornata poi le notizie tristi e inca... non mancano. Arrivo così alla sera che non sono poi di così buon umore. Metteteci poi l'Orco che non perde l'occasione di uscire con frasi e gesti pochi rispettosi. Si lamenta che si è fatto tardi, mentre per noi ormai è prassi comune fare certi orari. Si lamenta di dover guidare per 2 ore, e noi lo facciamo da tempo, si lamenta di non aver cenato, perchè invece noi ci siamo dati a baccanali e feste. Poi parla alla mia collega considerandomi come un appendice, tanto che mi apostrofa durante i discorsi con un “LUI”, come se io non fossi al tavolo con loro, tra uno sbadiglio ed un altro. Ringrazio solo di non avere con me un badile altrimenti...
va beh passiamo oltre.
Venerdì lavoro alacremente nella speranza di uscire presto, ma mi hanno incastrato con una riunione nel tardo pomeriggio. Cerco di chiudere tutti i punti aperti che ho nel fra tempo.
Il pranzo del venerdì che di solito dovrebbe essere quello più rilassato si trasforma in un'ennesima shampata. Ammetto che la collega ha ragione, ma ha scelto davvero il momento sbagliato. I miei sogni di andar via in orario si infrangono appena scopro che i partecipanti alla riunione sono in ritardo e che qualcuno che si professava amico ha sganciato la bomba.
Mi ritrovo così ad uscire dall'ufficio che il collegamento per la partita della nazionale è iniziato.
La telecronaca mi accompagnerà per un bel tratto del viaggio, mentre non riesco a togliermi dalla testa le ultime beghe del lavoro, speriamo nella notte.
Tra le cosa che ho dimenticato di raccontare anche quella che è un anno che sono qui nelle Langhe, e sembra che l'unico che abbia voglia di festeggiare sia il tempo.



...all'inseguimento del sole...

2 commenti:

Pietro ha detto...

Forza Carmine, forza... la nostra dovrebbe essere battezzata come la generazione della pazienza, perchè siamo sempre costretti ad averne tanta. Ricorda che nelle fiabe l'orco fa sempre una brutta fine, e non mi pare di capire che il tuo orco sia tipo Shrek, quindi...
Dai, arriva la primavera e non vedo perchè non possa arrivare anche per te.

Carmine ha detto...

Grazie Pietro