09 luglio 2011

Tra Alba e Tramonto – 61° puntata

Caro Lettore,
eccomi qui a raccontarti la mia prima settimana da unico rappresentante della mia società nelle terre delle Langhe. Lo Sweet Team si è dimezzato. È ora di diventare grande e di vedere se sono davvero diventato autonomo.
Per evitare lo shock da separazione, e per fare alcuni test lunedì si lavora dalla sede di Milano.
Mi fa un po' effetto tornare, anzi iniziare a lavorare nella nuova sede. È passato ormai un anno da quando la mia società si è trasferita nella nuova sede, ma per vari motivi io sono stato qui sempre e solo di passaggio. Mi fa un po' specie vedere tante facce nuove, nuove dinamiche e vecchi modi. Siamo anche nel periodo delle valutazioni e quindi si affilano coltelli e si sfornano dolci.
Io cerco di rimanere concentrato su quello che ho da fare e non farmi distrarre dal viavai e dalle parole. L'altra metà dello Sweet team arriva con calma e viene rapita dall'Orco.
A pranzo mi tocca sentire la storia dell'Orco e dei suoi problemi, ma devo imparare a superare anche questo se voglio avere una possibilità di tornare a lavorare nella città che fu degli Sforza.
Il pomeriggio scorre ed io penso di averla svangata quando arriva la solita bomba. Dovrei imparare a non rispondere ai messaggi che arrivano dopo le 18. portano sempre brutte notizie. In questo caso si parla di 2 settimane di reperibilità continuata, dalle 6:30 del mattino a fine lavoro.
Ovviamente nessuno tiene conto del fatto che io avrei anche una vita al di fuori dell'ufficio.
Possibilità di contrattazione: ZERO.
Faccio presente che ci sono alcune difficoltà di tipo tecnico ed organizzativo, ma tutti minimizzano.
Ammetto che la mia collega mi irrita quando dopo che le faccio notare che dovrei dare il mio numero personale di cellulare agli utenti indiani e non solo lei minimizza. Peccato che lei non abbia dato mai il suo numero privato a nessuno, neanche a me e quando glielo faccio notare cambia discorso.
È proprio vero che siam tutti gay con il culo degli altri!!!
Caro lettore scusa lo sfogo.
Martedì rassegnato me ne torno ad Alba cercando di non pensare alle mille questioni che farà l'Orco con le sue tasche a chiocciola, al fatto che mi toccherà spostarmi con il pc al seguito, che mi rovinerò il sonno pensando di non riuscire a sentire il telefono suonare.
La capa non si fa trovare, così cerco di concentrarmi sul lavoro da fare, al nuovo passaggio di consegna, alle mille banane che già avevo, tanto che pensavo di aprire un negozio monomarca:LA BANANA SHOP!!
La capa passa da una riunione all'altra e quando ormai e sera mi chiama dicendomi che è riuscita a scambiare le domeniche di reperibilità con un sabato in più e nessuna telefonata prima del normale orario d'ufficio. Sarà che avevo detto che avremmo dovuto fatturare 7 giorni di lavoro in più.
Ora mi tocca solo convincere un altro mostro mitologico, un Gallo cedrone con le tasche cucite ad aprirmi la commessa su cui caricare le ore di lavoro.
Arriviamo così di nuovo a sera con tutti che pressano per l'evento mondano. Prima che arrivassi io sembra che non avessero mai fatto nulla che non fosse lavorare.
L'evento è legato all'uscita di un'altra risorsa dal gruppo. Quindi prendi il regalo, pensa al biglietto, manda gl inviti, suggerisci il regalo anche agli altri gruppi, che non sanno cosa regalare.
Mi trovo così a lavorare di notte per fare tutto questo.
Mercoledì sera dopo cena, crollo.
Giovedì ormai sono rassegnato. Pressione da tutte le parti. L'orco mi fa assegnare un cellulare aziendale con la promessa di non telefonare mai e di riportarlo appena finita la reperibilità tediandomi con il fatto che sono costi no preventivati e via dicendo.
L'utente poi mi fa sbottare. C'è un attività da fare, e conoscendolo gli dico di fare prima dei test per verificare la procedura altrimenti io non sbloccherò nulla in produzione.
L'utente mi assicura che ha fatto i test e che tutto va bene.
Verifico che ha fatto una sola registrazione, prendo i dati e scrivo nuova procedura.
Ora dobbiamo rifarla in produzione. Solito casino organizzativo e via dicendo, ma sono tranquillo. Hanno fatto i test.
Squilla il telefono. Abbiamo un problema, non riusciamo a registrare il 4° documento.
Come 4° documento, voi dovevate registrarne solo 1, come da test. L'utente eh veramente, noi.. sbotto. Non si lavora così. Se vi dico che ci sono da fare dei test un motivo ci sarà e ve l'ho anche spiegato. Cerco di capire dov'è il problema e mi scontro con una super patata bollente che a confronto Cicciolina era una suora. Avverto l'utente che la cosa non si può fare subito perchè occorrono modifiche al sistema di una certa importanza.
Intanto oltre ai turchi, ho a seguire i voli pindarici dei Russi, con le loro domande di cui conoscono la risposta, oppure che non centrano nulla con il problema che hanno.
Gli indiani, che da neofiti del sistema hanno ancora tutta l'ingenuità dei neoutenti e fanno una marea di cavolate.
Arriviamo all'evento mondano. Una bella cena in un agriturismo sulle colline con una bella vista su vigneti e piccole valli. La serata è gradevole e la vista riconcilia con il mondo.
Venerdì, e qualcuno deve ancora riprendersi dalla serata. Ricevo telefonata dall'IT manager che non capisce il perchè dei problemi avuti, ed io gli ripeto che non hanno seguito le indicazioni fornite.
Mi richiama per un altro problema, la cui soluzione era già stata fornita.
Io gli ripeto tutto da capo, sottolineando che hanno sbagliato a fare una registrazione di logistica, quindi che dovevano chiamare un altro gruppo. Lui tergiversa. Ok,glli dico, verifico, ma se è come dico io.... verifico, ed è come dico io.
Rispondo. Per fortuna che l'IT turco è abbastanza educato ed intelligente da scusarsi. Arrivo a fine giornata con un'altra consegna di banane.
Torno a casa, anzi no, vado a trovare degli amici che devono darmi il famoso cellulare e che mi raccontano varie storie lavorative. Alla fine tutto il lavoro è uguale.



...all'inseguimento del sole...

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