13 febbraio 2014

Roberto Freak Antoni

Caro Lettore,
  ci sono mattine in cui il mondo cerca di darti segnali ma che riesci a capire solo a posteriori.
Oggi mentre venivo in ufficio, ho incrociato un carro funebre vuoto. Istintivamente mi è venuto da fare la serie di scongiuri rituali.
Ammetto che una parte di me se n’è vergognata ma l’inconscio in quel momento ha preso il sopravvento. 
Un minuto dopo l’autoradio da la notizia della dipartita di Roberto “Freak” Antoni.
Venivano citate nella trasmissione alcune sue battute o stralci di canzone.
Quelle parole mi hanno riportato indietro ad un’epoca felice. In cui ero meno disincantato e pensavo davvero che l’intelligenza potesse garantirmi una felice esistenza…
Ok, non voglio scrivere un coccodrillo, ma lasciare solo un saluto, un saluto suo:

“Fai bene ad andartene. Anch’io, se potessi, mi lascerei”.
Buon viaggio.

08 febbraio 2014

Parole, soltanto parole


Caro Lettore come stai?
Ormai mi è sempre più difficile riuscire a scrivere con una certa continuità. La vita ed il lavoro mi rapiscono e mi lasciano poco tempo per mettermi nuovamente davanti ad un pc e scrivere, ma ti assicuro che durante il giorno mi ritrovo a pensare al post che potrei scrivere, spaziando dai personaggi strani che incontro nella città; della mia continua lotta contro gli Utonti; degli sfoghi terapeutici; degli eventi mondani più o meno degni di note; dei pensieri da runner di ritorno, con tanto di pancetta; degli stati d'animo condizionati dal tempo e da ciò che mi circonda; di possibili nuove storie da raccontare in questo spazio, per dare vita a nuovi personaggi... Ecco. Tante cose per la testa e poche parole da incanalare nel flusso creativo. Ma tutto questo non mi ha fatto dimenticare che da qualche parte, ogni tanto possa passare qualcuno da queste pagine e cercare qualcosa, magari uno spunto di riflessione, un conforto (“ è proprio vero, anche a me succedono le stesse cose”) in momenti un po' bui, un idea o solamente per caso o curiosità. Sono forse ora più attento a quello che scrivo, o solo pigro e distratto. In fin dei conti non si dice che la vita è fatta di momenti e periodi... forse questo è un periodo così dove occorre fare delle scelte e ponderare un po' di più le cose, perché il tempo è passato dall'apertura di questo blog, ed io come il mondo che ci circonda sono cambiato e sto ancora cercando di cambiare, perché come canta Jovanotti “se non avessi voluto cambiare oggi sarei allo stato minerale”.
Magari piccoli cambiamenti, che in una versione adattata dei principi Darwiniani di adattamento mi permettano non solo di andare avanti, ma anche di andarci nel miglior modo possibile, senza dimenticare la mia storia. Un anello che cerca di abbracciare ieri e domani con non poche difficoltà, ma anche con qualche bella soddisfazione. Ed in questa mia mania di citare testi di canzoni (vedi titolo del post) in maniera magari “populista e poco originale” ecco che prendo in prestito le parole di un poeta che molti chiamano solo cantautore: “un guerriero senza patria e senza spada con un piede nel passato e lo sguardo dritto e aperto nel futuro” (di P. A. Bertoli).
Come già scritto in questo blog a volte ti scervelli per trovare le parole per esprimere un idea o una sensazione e scopri che qualcuno lo ha già fatto e lo ha fatto in modo perfetto.
Ora ti lascio perché alcuni impegni (pulizia della casa) reclamano la mia presenza (anche gli aspirapolvere a volte si sentono soli ed hanno bisogno di un gesto e di una mano che li guidi).
Buona vita.