01 gennaio 2015

Questionario 2014


Caro Lettore,
anche il 2014 è trascorso tra mezze stagioni che non esistono più e stagioni che non si sono proprio fatte vedere. I giorni sono passati e dove non è arrivato il sole a scaldare il cuore ci ha pensato una bella maestrina.

1.ANNO APPENA TRASCORSO: 2014.
2.BEL RICORDO: Una mostra fotografica che mi ha regalato un sogno.
3.BRUTTO RICORDO: Una notte di incubi e tormenti che mi ha portato lontano, troppo lontano lasciandomi un po' di paura.
4.POSTI VISTI: Molti, da Est a Ovest, da Sud a Nord, in un viaggio lungo tutta l'Italia.
5.PROFUMO: Di bucato tornando a casa.
6.GUSTO: Trinacriese.
7.TATTO: Morbido da scavare.
8.VISTA: Piena di cose nuove.
9.UDITO: Risate allegre e voci dialettali.
10.INCONTRO: Finalmente quello giusto.
11.CAMBIAMENTO: Uno epocale. Aggiornamento del mio stato sentimentale.
12.RAMMARICO: Aver lasciato qualcosa e forse anche qualcuno indietro.
13.DISPIACERE: Non essere stato in grado di realizzare quello che ora sembra un capriccio.
14.LETTO: Condiviso.
15.SPAVENTO: Di non arrivare in tempo all'aeroporto con l'auto ad uovo.
16.GIOIA: Avere qualcuno a cui augurare il buon giorno.
17.AUTOMOBILE: Sempre la stessa, fedele come un Carabiniere.
18.LAVORO: Pesante, molto pesante con un salto realizzato a metà per la poca rincorsa.
19.PENSIERO RICORRENTE: Quello di aggiungere un'altra lastra dorata sul percorso delle buone intenzioni.
20.EVENTO: Un incontro allargato ed una poesia che mi ha fatto sobbalzare il cuore.
21.CONTINUITÀ: Culinaria a scrocco.
22.SPACCATURA: Incredibile ma vero, la lavatrice funziona.
23.VIAGGIO: Un volo per conoscere meglio chi mi sta accanto.
24.LIBRO: A volteritornano di Niven John, la miglior definizione di Paradiso.
25.FILM: Un insolito naufrago nell'inquieto mare d'Oriente, perché alla fine non siamo così diversi.
26.CANZONE: Pierangelo Bertoli – La prima pioggia
27.SPORT: Divano ad ostacoli.
28.RADIO: Ovunque io vada compagna di viaggio.
29.MOTTO: Tornate sani, tornate amici, arrivate in cima (donato da SteAlto).
30.PROPOSITO: Quello di non farsi prendere troppo dalla malinconia.