Caro Lettore rieccomi qui davanti al foglio a scrivere.
Di tempo ne è passato dall'ultima volta, forse troppo. In
questo ultimo anno ho pensato spesso ha chiudere il blog, a salutarlo… ma non
ce l’ho fatta. Ogni giorno mi ripromettevo di scrivere, anche poche righe, solo
per far battere ancora un po’ il cuore di questo blog.
Ed allora eccomi qui a provare a raccontare qualcosa,
quindi caro lettore porta pazienza.
In questi giorni, in cui le stagioni si racchiudano in
una sola giornata, per la città mi capita di vedere persone che indossano
piumini e sandali, cappelli di lana e pantaloncini, sciarpe e t-shirt.
Tutti con vari tipi di cuffie ad isolarli dal mondo
esterno per essere collegati con mondi lontani, ed allora mi chiedo se la
mattina appena svegli ascoltano le quattro stagioni di Vivaldi (a proposito chi
di voi le ha mai ascoltate tutte e quattro?).
Non so se vi capita ma, a me, negli ultimi giorni capita
di andare a dormire che è autunno, ci si sveglia in pieno inverno, si passa dalla
primavera a pranzo e poi ci si trova in un pomeriggio d’estate. Ed alla sera, mentre
le stelle iniziano a trapuntare il cielo magari nascoste da nuvoloni, tutti
quanti ci si ritrova in farmacia tra colpi di tosse ed anti influenzali.
La tosse, ormai, non è più cronica ma gemella siamese.
I fazzoletti di carta, a breve, saranno accusati del
cambiamento climatico a causa del disboscamento globale.
Nei freezer al supermercato si troveranno, tra i cibi
esotici precotti anche brodi di gallina o tazze di cioccolata calda… no, quelle
no!!! Potrei avere una reazione peggiore di quella di Fracchia la Belva Umana.
Immaginate una gita in un agriturismo per vedere gli
animali e leggendo le targhette che indicano la tipologia faunistica che si sta
osservando potreste leggere: Tosse Asinina, Influenza: Aviaria o Suina, Febbre
da Cavallo… e poi ci si chiede perché esistono i Vegani.
Ed in questo pezzo non poteva mancare una delle frasi più
gettonate in questo periodo: “Non esistono le mezze stagioni”. Solo che ormai
le stagioni non sono più intere, a tre
quarti, a metà, appena iniziate e già finite ma sono quelle dei: Saldi, girone
d’andata e di ritorno, del calcio mercato, di Sanremo, dei concerti negli
stadi, della tua trasmissione preferita, del “non c’è nulla in tv”, “ancora i
film di Bud Spencer e Terence Hill, o di Banfi e la Fenech” che poi guardiamo
con la speranza che ci tengano giovani, del tormentone musicale, del “che si fa
questa sera”, del si ritorna a scuola, di compro i regali ora così risparmio.
Ed ora bisogna trovare un modo per chiudere questo pezzo.
Potrei cercare una frase d’effetto, una serie frase a metà che rimanda ad un
possibile altro post oppure alzarmi ed andare a preparare dei fumenti per
curare questa tosse.
Alla prossima volta caro lettore.