23 aprile 2021

Scena metropolitana - Cenerentola ninja.

Caro lettore,

   visto il periodo di pandemia mi trovo ad andare in ufficio solo un paio di giorni al mese. Questi sono anche i giorni in cui prendo la metropolitana per raggiungere la sede della società per cui lavoro.

Lo so, fino a qui nulla di strano, lo fanno in molti, ma a me oggi è capitata una cosa strana. Ho assistito ad una scena degna di una candid camera. Provo a raccontare di cosa sono stato testimone:

Da poco è passato l’orario delle scolaresche ed è iniziato quello degli impiegati dalle 9:00 alle 17:00 orario continuato. La banchina della metropolitana accoglie quindi una decina di persone quando arrivo io, che come loro mi metto in attesa. Il display presente segnala 3:30 min di attesa.

Come da bravo “metropolitano” mi posizione all’altezza più comoda per scendere ed attendo guardando il fondo della galleria.

Arriva la mia corriera sotterranea e salgo, insieme agli altri passegeri. Essendo una delle prime fermate solitamente non scende nessuno a quest’ora e quindi tutti sprintano per accaparrarsi i posti a sedere, che in questo periodo si sono dimezzati.

Oltre ai passeggeri, che attendevano in banchina, sembra sia salito anche un insetto simile ad un moscone, nero e ronzante.

Questo essere volante ha messo un po' di agitazione tra i presenti che hanno iniziato ad improvvisare passi di danza per evitarne il contatto. Sembra quasi di essere alle prove di uno spettacolo circense, a metà tra danza e contorsionismo. Non vedevo certe mosse dal film “IL MIO NOME E’ REMO WILLIAM” o “MATRIX”.

Una passeggera si spaventa molto, tanto che decide di lasciare il suo mitico posto a sedere per allontanarsi facendo cenno alla sua amica di seguirla. L’amica fa il classico gesto:” tranquilla ci penso io”, ed in modo del tutto naturale si sfila la scarpa rossa che porta al piede destro, e con un gesto degno di un ninja secca l'essere volante con un sol colpo. TAC. Poi con la stessa naturalezza si reinfila la calzatura, come se niente fosse, tra lo sguardo sbalordito degli astanti, mio compreso, che vedo l’essere immondo giacere a terra inerme.

L’amica si risiede e ricominciano a parlare come se nulla fosse, mentre io cerco nello sguardo degli altri passeggeri un segno che mi confermi che quello che ho visto è davvero successo e non me lo sono sognato, ma le tracce di stupore che ancora si leggono sui volti mi conferma che la scena è davvero successa.

Ancora un paio di secondi e la vita riprende il suo corso, perché la frenesia metropolitana non consente di soffermarsi troppo su queste avventure, anche se vedono esibirsi una moderna Cenerentola Ninja.