31 luglio 2011

Tra Alba e Tramonto - 64° puntata

Caro Lettore,
questo post mi costa fatica perché settimana appena trascorsa non salverei molto. Per caso qualcuno conosce una buona ricicleria dove buttare le cose brutte? Magari con la speranza che qualcuno sia capace di tirarne fuori qualcosa di buono?
Anche il mondo al di fuori di questa bolla, dove mi sento sempre più imprigionato, non mi sembra messo molto meglio. Forse bisognerebbe proprio fermarlo questo mondo e scendere. Magari lui avrebbe una possibilità di sopravvivere.
Cerco di scrivere e mi distraggo, controllo la posta, guardo la televisione, navigo un po’ in internet e via così…
Ora ti lascio e vado a cercare i pezzi della mia vita che il vento delle situazioni ha sparso in giro.



…all’inseguimento del sole…

24 luglio 2011

Tra Alba e Tramonto - 63° puntata

Caro Lettore,
perdona il ritardo nel postare il racconto legato alla settimana appena trascorsa, ma ho avuto ospiti e non ho avuto tempo. Uno di questi ospiti è anche un assiduo lettore di questo blog e forse anche il responsabile della sua nascita… diciamola tutta, sotto suo suggerimento ormai poco più di 5 anni fa ho aperto questo blog. All’epoca il fine di questo spazio era quello di dare sfogo alla mia vena creativa, come viene riportato anche nel mio profilo. Ed è stato così per molto tempo, fino a quando il peso di questa vita scandita dal numero di camice in un armadio ha preso il sopravvento. In uno scambio di battute con questo storico lettore, noto anche come il Genio, ha sottolineato come questo spazio sia appiattito su un solo argomento:” LE MIE LAMENTELE LAVORATIVE”.
Per questo mi scuso, ma come ha potuto vedere anche lui, l’ambiente è leggermente alienante, almeno per me. Eppure ci sono colleghi che pensano che questo sia il miglior posto del mondo. E dal parlare con loro ho forse capito uno dei motivi del mio disagio nel vivere qui.
Ecco caro Lettore, vediamo cosa ne pensi:
Quando sono a Milano mi lamento di quanto sia caotica, mentre chi viene da Roma, che che ne dica, si trova bene. Io a Torino non mi trovavo poi così male, era come Milano ma più piccola. Più a misura di uomo. Ora le persone di Torino si trovano bene qui ad Alba perché è più a loro misura. Ed ecco l’illuminazione: l’ordine di grandezza della città. Se si scende di un solo ordine di grandezza alla fine ci si adatta facilmente, mentre se si scende di due o più ordini di grandezza ecco le difficoltà.
Mi spiace non aver provato un’esperienza significativa in una città di un ordine di grandezza maggiore di Milano. Due settimane ad Istanbul, non hanno un peso rilevante
.”
Sicuramente questo non è il solo motivo, ma è una costante che torna spesso parlando con altre persone che hanno esperienze lavorative simili alla mia. Ovviamente con meno FASCINO.
Oltre a queste grandi riflessioni c’è stata anche la vita lavorativa che mi ha impegnato, e la scorsa settimana è stata ricca di annunci.
Il primo è quello di un collega che finirà la sua avventura ad Alba dopo due anni e mezzo. Il primo ad essere dispiaciuto di andarsene. Solitamente le persone che lasciano Alba lo fanno di loro spontanea volontà e ne sono generalmente felici, mentre lui viene spostato per esigenze aziendali e la cosa gli dispiace molto.
Secondo annuncio, arrivato con più di due ore e mezzo di ritardo sull’orario stabilito, che significa che ho addirittura fatto in tempo a fare la spesa ed iniziare i preparativi per la cena: sono stato promosso con sufficiente. Questo mi viene annunciato con una breve telefonata. Le motivazione ed i commenti sono rimandati a Settembre.
Terzo annuncio. Ecco questo più che un annuncio è stata una rilevazione, quasi mistica, che ha colto il capo del team: “Tu stai seguendo già tante cose”. Peccato che questo non abbia impedito che me ne venissero affidate altre che erano incarico ad altri e che aspettano risposta da mesi.
Quarto annuncio. Questo più che un annuncio è stata una domanda fatto dal capo al quadrato, cioè il capo del capo mentre si discuteva della situazione si un ex colonia inglese: “Hai il passaporto?”
Un brivido mi ha percorso la schiena. In questo caso è stata una fortuna che non avessi il passaporto e non potessi fare i vaccini necessari, oltre ad altri piccoli particolari come il visto d’ingresso nel paese.
Queste ormai sono cose passate, come la mia seconda giornata di reperibilità che mi ha visto intervenire su una problematica sollevata da un utente. Al mio chiedere maggiori spiegazioni ricevo una risposta che mi fa capire che il dialogo con questa categoria di utente può avvenire solo ad un livello di comunicazione più vicino a quello macchina. Per fortuna che interviene il responsabile dell’amministrazione locale, che dopo un velato insulto rivolto all’utente, gli dice che il sistema funziona benissimo e sicuramente è lui a sbagliare. Applausi per lui. Intanto il collega che si trova in quelle terre si lamenta che non seguono il piano discusso ad inizia settimana, ma che anzi fanno altro. In questo caso il mio è un supporto morale.
Per fortuna arrivano gli amici e l’ora di fine reperibilità pure. Spengo tutto ed inizio a vivere la vita, ma quella vera.



… all’inseguimento del sole …

16 luglio 2011

Tra Alba e Tramonto – 62° puntata

Caro Lettore, siamo arrivati di settimana in settimana sino a metà Luglio. Qualcuno a quest’ora aveva già trovato l’amore, mentre io ho trovato il primo giorno di reperibilità volontaria.
Volontaria nel senso che è stata la responsabile del progetto a volerlo, non certo io. Mi trovo così di sabato mattina ad aspettare una telefonata che spero non arrivi mai ed a ripensare agli eventi trascorsi.
La partenza di domenica sera, dove mantenendo una velocità media id 100 chilometri all’ora sono riuscito ad evitare la perturbazione proveniente dalle Alpi all’altezza di Alessandria Est.
Questa trascorsa è stata la prima settimana a ranghi ridotti. Le prime persone in ferie, le prime due persone fuori dal team. La bordata è stata abbastanza dura, ed ad essere sincero ho anche vacillato ma non sono caduto. Ad un certo punto mi sono sentito come il Generale Caster a Little Big Horn circondato da bande di utonti provenienti da India, Turchia, Belgio, Australia, Italia, Spagna e Russia. Un giro del mondo in 80 ticket. Alcune richieste sono legittime, altre pure fantasie dell’utente ed io dietro a loro a cercare di farli tornare con i piedi per terra. Per rendere tutto più allegro sono state predisposte delle riunioni il cui orario di inizio è stato anticipato di un ora dandone annuncio 5 minuti primi. Oppure riunioni a cui la mia presenza era del tutto inutile, tanto che un utente ha chiesto come mai fossi lì. Per completezza del racconto bisogna dire che questa riunione è stata indetta per parlare di un problema noto dal Dicembre 2009, per cui la responsabile dell’altro gruppo non ha mai fatto nulla, anzi ha fatto da cono di bottiglia per non dire altro.
In mezzo a tutto questo delirio mi tocca beccare anche una telefonata in cui vengo accusato di non dare la giusta priorità alle cose, peccato che tutto abbia scadenza a ieri e dovesse essere fatto entro la settimana precedente ed a me è stato assegnato solo da lunedì. Sono lì lì per sbottare. Sento che mi sta partendo un: GUARDA APPENA FINISCO DI PETTINARE LA BARBIE PRINCIPESSA LO FACCIO, MAGARI PRIMA PERO’ MI TOLGO LA RAMAZZA CHE HO INSERITO NEL RETTO E CHE USO PER RAMAZZARE IN GIRO.
Mi ci vogliono dieci respiri per non dare di matto, mentre vengo richiamato più volte per partecipare all’ennesima riunione.
Quasi dimenticavo, ovviamente in mezzo a questo delirio non ho potuto partecipare ad una riunione aziendale, mentre per un ‘altra che doveva essere urgentissima altrimenti si bloccava tutta la produzione è stata risolta con: ABBIAMO INIZIATO IL TURNO DI FERIE, QUINDI OGNI ATTIVITA’ E’ RIMANDATA A SETTEMBRE. Alla faccia dell’urgenza ed alle mie ore buttate per fare l’analisi del programma da presentare.
L’evento mondano che è consistito in apericena nel centro di Alba, che ha iniziato i martedì in musica. La serata è stata piacevole peccato che il locale scelto è davvero pessimo. Il servizio è da dimenticare; i piatti, quando ci sono, non sono all’altezza della cifra scritta a fianco nel menù. Se vi capitasse di passare da Alba, e vi trovate in piazza dell’Accademia, e vi dovesse venir fame, non fermatevi e proseguite dritto.
La musica di questi aperitivi è quella fatta da quattro simil dj sparsi nelle vie del centro. Il primo che vedo sembra avere un collare sanitario. E da come tiene la testa inclinata deve proprio servirgli.
Mi ci vogliono 2 minuti ed una riduzione della distanza per capire che non è un collare ma una cuffia.
Il secondo ha un look simil punk che si scontra con l’abbigliamento elegante delle persone sedute ai tavolini accanto a lui. Anche la musica che mette non è proprio adatta al look. Lo guardo in faccio è leggo, va beh l’importante è che mi paghino.
Il terzo deve avere problemi di sudorazione o similari perché gli hanno messo due enormi candele alla citronella accanto che fanno sembrare la postazione un altare pagano, mentre la persona più vicina si trova a 5 metri.
In tutto questa confusione sono venuti in soccorso gli amici che mi hanno distratto facendomi pensare ad altro, a cose più importanti e vere.
Grazie mille.



…all’inseguimento del sole…

09 luglio 2011

Tra Alba e Tramonto – 61° puntata

Caro Lettore,
eccomi qui a raccontarti la mia prima settimana da unico rappresentante della mia società nelle terre delle Langhe. Lo Sweet Team si è dimezzato. È ora di diventare grande e di vedere se sono davvero diventato autonomo.
Per evitare lo shock da separazione, e per fare alcuni test lunedì si lavora dalla sede di Milano.
Mi fa un po' effetto tornare, anzi iniziare a lavorare nella nuova sede. È passato ormai un anno da quando la mia società si è trasferita nella nuova sede, ma per vari motivi io sono stato qui sempre e solo di passaggio. Mi fa un po' specie vedere tante facce nuove, nuove dinamiche e vecchi modi. Siamo anche nel periodo delle valutazioni e quindi si affilano coltelli e si sfornano dolci.
Io cerco di rimanere concentrato su quello che ho da fare e non farmi distrarre dal viavai e dalle parole. L'altra metà dello Sweet team arriva con calma e viene rapita dall'Orco.
A pranzo mi tocca sentire la storia dell'Orco e dei suoi problemi, ma devo imparare a superare anche questo se voglio avere una possibilità di tornare a lavorare nella città che fu degli Sforza.
Il pomeriggio scorre ed io penso di averla svangata quando arriva la solita bomba. Dovrei imparare a non rispondere ai messaggi che arrivano dopo le 18. portano sempre brutte notizie. In questo caso si parla di 2 settimane di reperibilità continuata, dalle 6:30 del mattino a fine lavoro.
Ovviamente nessuno tiene conto del fatto che io avrei anche una vita al di fuori dell'ufficio.
Possibilità di contrattazione: ZERO.
Faccio presente che ci sono alcune difficoltà di tipo tecnico ed organizzativo, ma tutti minimizzano.
Ammetto che la mia collega mi irrita quando dopo che le faccio notare che dovrei dare il mio numero personale di cellulare agli utenti indiani e non solo lei minimizza. Peccato che lei non abbia dato mai il suo numero privato a nessuno, neanche a me e quando glielo faccio notare cambia discorso.
È proprio vero che siam tutti gay con il culo degli altri!!!
Caro lettore scusa lo sfogo.
Martedì rassegnato me ne torno ad Alba cercando di non pensare alle mille questioni che farà l'Orco con le sue tasche a chiocciola, al fatto che mi toccherà spostarmi con il pc al seguito, che mi rovinerò il sonno pensando di non riuscire a sentire il telefono suonare.
La capa non si fa trovare, così cerco di concentrarmi sul lavoro da fare, al nuovo passaggio di consegna, alle mille banane che già avevo, tanto che pensavo di aprire un negozio monomarca:LA BANANA SHOP!!
La capa passa da una riunione all'altra e quando ormai e sera mi chiama dicendomi che è riuscita a scambiare le domeniche di reperibilità con un sabato in più e nessuna telefonata prima del normale orario d'ufficio. Sarà che avevo detto che avremmo dovuto fatturare 7 giorni di lavoro in più.
Ora mi tocca solo convincere un altro mostro mitologico, un Gallo cedrone con le tasche cucite ad aprirmi la commessa su cui caricare le ore di lavoro.
Arriviamo così di nuovo a sera con tutti che pressano per l'evento mondano. Prima che arrivassi io sembra che non avessero mai fatto nulla che non fosse lavorare.
L'evento è legato all'uscita di un'altra risorsa dal gruppo. Quindi prendi il regalo, pensa al biglietto, manda gl inviti, suggerisci il regalo anche agli altri gruppi, che non sanno cosa regalare.
Mi trovo così a lavorare di notte per fare tutto questo.
Mercoledì sera dopo cena, crollo.
Giovedì ormai sono rassegnato. Pressione da tutte le parti. L'orco mi fa assegnare un cellulare aziendale con la promessa di non telefonare mai e di riportarlo appena finita la reperibilità tediandomi con il fatto che sono costi no preventivati e via dicendo.
L'utente poi mi fa sbottare. C'è un attività da fare, e conoscendolo gli dico di fare prima dei test per verificare la procedura altrimenti io non sbloccherò nulla in produzione.
L'utente mi assicura che ha fatto i test e che tutto va bene.
Verifico che ha fatto una sola registrazione, prendo i dati e scrivo nuova procedura.
Ora dobbiamo rifarla in produzione. Solito casino organizzativo e via dicendo, ma sono tranquillo. Hanno fatto i test.
Squilla il telefono. Abbiamo un problema, non riusciamo a registrare il 4° documento.
Come 4° documento, voi dovevate registrarne solo 1, come da test. L'utente eh veramente, noi.. sbotto. Non si lavora così. Se vi dico che ci sono da fare dei test un motivo ci sarà e ve l'ho anche spiegato. Cerco di capire dov'è il problema e mi scontro con una super patata bollente che a confronto Cicciolina era una suora. Avverto l'utente che la cosa non si può fare subito perchè occorrono modifiche al sistema di una certa importanza.
Intanto oltre ai turchi, ho a seguire i voli pindarici dei Russi, con le loro domande di cui conoscono la risposta, oppure che non centrano nulla con il problema che hanno.
Gli indiani, che da neofiti del sistema hanno ancora tutta l'ingenuità dei neoutenti e fanno una marea di cavolate.
Arriviamo all'evento mondano. Una bella cena in un agriturismo sulle colline con una bella vista su vigneti e piccole valli. La serata è gradevole e la vista riconcilia con il mondo.
Venerdì, e qualcuno deve ancora riprendersi dalla serata. Ricevo telefonata dall'IT manager che non capisce il perchè dei problemi avuti, ed io gli ripeto che non hanno seguito le indicazioni fornite.
Mi richiama per un altro problema, la cui soluzione era già stata fornita.
Io gli ripeto tutto da capo, sottolineando che hanno sbagliato a fare una registrazione di logistica, quindi che dovevano chiamare un altro gruppo. Lui tergiversa. Ok,glli dico, verifico, ma se è come dico io.... verifico, ed è come dico io.
Rispondo. Per fortuna che l'IT turco è abbastanza educato ed intelligente da scusarsi. Arrivo a fine giornata con un'altra consegna di banane.
Torno a casa, anzi no, vado a trovare degli amici che devono darmi il famoso cellulare e che mi raccontano varie storie lavorative. Alla fine tutto il lavoro è uguale.



...all'inseguimento del sole...

03 luglio 2011

Tra Alba e Tramonto – 60° puntata


Caro Lettore, anche tu in fuga dalla calura ed in cerca di un po' di fresco? Eh già, è arrivata l'estate, con tutto il suo calore... tranquillo caro Lettore, non voglio scrivere di questo, lascio che siano ben altri a scrivere e parlare di questo per riempire tempo e pagine, io voglio parlare di altro.
Quella appena trascorsa è una settimana dalla doppia valenza.
Come avrai letto dal titolo, è trascorsa anche la 60esima settimana, quindi questo progetto, per ora ha pareggiato il primo progetto che mi ha visto lavorare nella Prima Capitale del bel paese ed in terra Polacca. Lo so che ai più non dirà nulla, ma per me è uno strano traguardo. Una specie di momento storico da immortalare perchè da quel momento tutto cambierà.
Da qui con un piccolo saltino si arriva al secondo “momento” importante relativo alla settimana appena trascorsa, infatti da lunedì prossimo lo SWEET TEAM si ridurrà ad una sola persona, a me!
La mia collega, nonché capa, dopo più di due anni e mezzo lascia la fabbrica di cioccolato con tutti i suoi Oompa-Loompa e torna a Milano.
Da domani perciò si comincia una nuova avventura. Sarò responsabile di me stesso e dovrò riferire al grande Orco, un'altra volta, però ora sono molto più tranquillo, perchè ho le spalle più larghe dell'anno scorso e per un po' avrò anche i chilometri dalla mia parte. Quelli che vanno percorsi per andare dalla capitale economica a quella del tartufo e l'orco ha famiglia e vacanze da organizzare.
Di salto in salto, come nel gioco della Campana, arriviamo alla casella dell'evento mondano. Grande festa per salutare la partenza della collega. Ovviamente l'organizzazione è ricaduta tutta su di me: cerca il regalo, scrivi il biglietto, stampa il biglietto, ristampa il biglietto, correggi il biglietto, ristampa il biglietto tutto questo senza che la mia collega si accorgesse di nulla.
La scelta del posto ha comportato più fatica di quel che pensavo visto che sembra che martedì scorso tutti avevano cose da festeggiare o da fare per cui tutti i posti risultavano chiusi. Ma se c'è una cosa che ho imparato in quest'avventura e di no arrendermi alla prima difficoltà, ed alla fine ho trovato il locale.
La serata è stata divertente ed il regalo fatto molto apprezzato. Quindi obbiettivo raggiunto.
Ecco che l'indomani, l'altra collega che lascia, vuole una cosa simile.
Lettore, forse qui qualcuno si è dimenticato che io ho anche da lavorare, e con la fuga della collega ho anche un po' di più da lavorare. Va beh, mi tocca. Per fortuna che il regalo l'ho trovato facile, ora mi resta solo da fare il biglietto.
Settimana corta tra le altre cose, perchè dopo il gran mazzo che mi sono fatto per la certificazione, oltre alla pressione dalla sede per far ferie, ho deciso di fare la settimana corta.
Quindi sono scappato dal tempo variegato di Alba per tornare alla terra natia, almeno di passaggio, e proseguire verso est a trovare vecchi amici... ma questa è una storia che si tramanderà solo verbalmente, quindi mi fermo qui.
Ora ti lascio caro Lettore, tutto questo caldo non mi rende lucido e creativo.
...all'inseguimento del sole...