28 novembre 2009

Mezza Trasferta - 4° Puntata


Caro lettore, come va? Hai già fatto progetti per i prossimi giorni di festa? Io avevo iniziato a farli dopo aver rotto le scatole per giorni al responsabile, lato cliente, del progetto, e ieri il mio castello è stato attaccato da un orco cattivo, ma procediamo con ordine, visto che la settimana è stata caratterizzata da alcuni eventi.

Il primo degno di nota potrebbe essere inserito nella rubrica: QUANDO MI PARLI NON TI CAPISCI.


Conclusione di una telefonata fatta ad un referente:

REF: ci sentiamo domani,

IO: ma non avete i test con i key user

REF: ma no quelli sono dopodomani

IO: ma sei sicuro, a me sembra di aver capito che sono domani

REF: sono sicuro, me lo sono anche appuntato


il giorno dopo telefono


IO: ciao, c'è REF

COLLEGA DEL REF: no è all'integration test

IO: ma non era mercoledì

COLLEGA DEL REF: sembra che lo abbiano anticipato

Ora, io che non sono stato invitato sapevo correttamente che era martedì ed il REF no?!?

Dialogo con il capo progetto, lato cliente. La sera prima mi assegna i compiti perchè deve andare ad una riunione a Brescia. La mattina seguente lo trovo seduto alla sua scrivania:

IO: Ciao, ma non dovevi essere a Brescia?

CAPO CLIENTE: io sono a Brescia

IO: ah bene, allora sono io che ho sbagliato ufficio.

Ed era solo martedì.


Mi viene assegnata una nuova mansione:

CAPO CLIENTE: è un lavoro di merda... ma qualcuno lo deve fare, e quel qualcuno sei tu... mi dispiace.


Devo consegnare dei documenti per il rinnovo dei badge di tutto il team. Chiedo alla persona delle risorse umane se può farmeli avere e sottolineo che servono per tutte le persone del team anche per me ed il mio capo che abbiamo appena fatto la richiesta di rilascio, perchè i permessi scadono tutti alla fine dell'anno.

La team leader passa a ritirare i documenti, me li consegna e noto che mancano quelli riguardanti me ed il mio capo.

IO: ciao, mancano i documenti miei e del capo

RU: ma non ve li avevo dati pochi giorni fa?

IO: quelli servivano per il rilascio e questi per il rinnovo

RU: ma io ve li ho mandati già quei documenti

prima tranche di respirazione zen

IO: quelli servivano per il rilascio, tutti i permessi d'ingresso scadono tutti a dicembre

RU: quindi

IO: quindi gentilmente dovresti inviarmi la parte di documenti che riguardano me ed il capo

RU: ma quelli non ve li avevo già mandati

seconda tranche di respirazione zen

IO: devi fare un paio di fotocopie, le scannerizzi e me le invii via mail

RU: ok, ho capito.

Il giorno dopo:

IO: ciao, per quei documenti che ti avevo chiesto?

RU: li ho inviati ieri

IO: dove?

RU: come dove? Alla casella di posta aziendale

IO: ma quale, quella che sono 2 settimane che ti segnalo che non riesco a vedere e per cui ho indicato di inviarmi le comunicazioni sulla casella di posta del cliente?

RU: te li rinvio.

IO: grazie

Terza tranche di respirazione zen con rischio di iperventilazione. Ma si chiamano risorse umane perchè bisogna far riferimento a tutte le proprie risorse umane per non far scattare una carneficina?


Dopo una breve apparizione del mio capo e del suo capo, per una riunione con le alte sfere del cliente, arriva la seguente telefonata alla team leader:

CAPO: ciao

TL: ciao

CAPO: oggi siamo andati dal cliente per una riunione.

TL: (ma va?!?!) ah!

CAPO: c venuto fuori che la situazione è fluida

TL: bene allora ci sono possibilità di allargare il team

CAPO: no

TL: ma come hai detto che la situazione è fluida, quindi...

CAPO: anche le sabbie mobili e la m... sono fluide

TL: (è vero, ha studiato sull'ITAGLIANO SALLO). Capito


a seguito di questa telefonata veniamo chiamati per una riunione all'alba nei nostri uffici. Il capo inizia con un pippozzo soporifero, ma per fortuna il responsabile dell'altra area, vedendo i nostri volti trasfigurarsi in quelli di 5 calvi dal parrucchiere, lo interrompe ed in un minuto fa il riassunto di tutta la situazione e dello scenario futuro. Il dono della sintesi. Il capo però non può perdere l'occasione di brillare e quando un collega chiede: “ma per il 7 e l'8?”

lui lascia uscire dal recinto delle sue battute: “il 7 e l'8 è un film di Picarra e Ficone”

No comment sulla faccia fatta da tutti


Ed ora la rubrica: MA CHI SI RIVEDE

Giovedì mattina appare in ufficio Ginko. I lettori se lo ricorderanno come uno degli elementi del trio: Ingo, Ginko e Pingo. A questo giro ci sono solo i primi due. Ginko quando mi ha visto è sbiancato. Dopo più di un anno si ricorda di me e della mia faccia ma soprattutto del fatto che l'ultima volta che ci eravamo visti, lui presentava un certo progetto ed io avevo detto che il loro programma non andava bene e dovevano fare delle correzioni. Il che è equivalso ad un mega cazziatone da parte del cliente. E pensare che quella volta non ero neanche nella lista degli invitati a vedere il prototipo.


Caro lettore mi fermo qui, ma sappi che di scene così questa settimana ce ne sono state molte e questa è solo una infinitesima parte del tutto.

...e la storia continua...

21 novembre 2009

Mezza Trasferta - 3° Puntata


Ed eccomi di nuovo qui caro lettore. Di nuovo a cercare di fermare i ricordi della settimana trascorsa nelle righe di un post.
La prima cosa che andrebbe scritta probabilmente è il rientro di due colleghe da una due settimane in Polonia, così che la colonia dei miei colleghi in questa cittadina dell'hinterland è aumentata.
La cosa incredibile, per il mondo della consulenza, è che questa settimana c'erano più donne in ufficio che uomini. Il mondo della consulenza IT/ERP è sempre stato prettamente maschile, ed appena è girata voce di questa anomalia, molti dei colleghi che lavorano in altre sedi hanno trovato una buona scusa per venire in ufficio da “noi”. Ci sono stati momenti in cui trovare una sedia ed un posticino dove sedersi era davvero un impresa. Se nella sede della società per cui lavoro da settembre è in atto il piano “VICINI VICINI” per ovviare al piano di remotizzazione di molte attività, in attesa di una nuova sede, qui la situazione non è migliore. Noi poveri consulenti ci siamo trovati a gruppi di 8/9 persone per isola, quando il signor Beghelli ne avrebbe autorizzate solo 4.
Questa vicinanza a migliorato molto la mia integrazione con lo zoccolo storico dei consulenti presenti su questo progetto, anche se al dire il vero il team con cui lavoro non ha mai avuto due componenti nello stesso stabile per tutta la settimana. Il ragazzo dell'est ormai latita da due settimane. Questo non ha reso semplice pianificare le ferie per il periodo Natalizio a fronte delle mie insistenze frutto delle continue richieste del mio capo. Ora vorrei chiederti, caro lettore, come posso consumare il mio monte ore ferie se ogni volta che ne faccio richiesta mi vengono negate per esigenze del cliente? E come faccio a non tirare una testata la capo che dopo avermele cancellate mi dice che ho troppe ferie arretrate? E cosa rischio penalmente e civilmente se un giorno vado in ufficio e gli rigo il pc? Ti evito la tiritera legate alle sue richieste malsane, del tipo:
IO: capo non mi funziona la posta aziendale, per richieste importanti potresti usare la casella di posta del cliente
CAPO: va bene
IO: Grazie
qualche ora dopo mi arriva una sua richiesta per un aiuto ad un casino da lui mal gestito. Io rispondo e sembra tutto a posto.
Qualche giorno dopo, arriva una mail che richiede una risposta urgente su una richiesta arrivata dall'alto per cui deve essere compilato un documento con alcuni dati personali, e quindi l'omino del cervello del mio capo decide di inviarla sull'indirizzo aziendale.
CAPO: hai risposto alla mail sul questionario:
IO: quale questionario?
CAPO: come quale questionario, quello della mail del gran capo
IO: ma a quale indirizzo ha scritto
CAPO: come a quale al solito quale se no...
IO: ma veramente io non riesco a vedere la posta aziendale
CAPO: questo non è un buon motivo
il mio collega vede che il mio profilo greco si sta trasformano sempre più in quello del Krakatoa e mi viene in soccorso dicendomi che me la gira lui la mail. Io prendo fiato e rispondo:
IO: entro un ora invio la mail di risposta con il questionario compilato
CAPO: bene, ciao
IO: ciao
mi alzo e vado a fare quattro passi alla macchinetta del caffè perchè qui la resistenza umana ha rischiato di brutto di fondersi.
Visto questo precedente, venerdì quando alla portineria dell'azienda mi consegnano il mio badge e quello del mio capo, che ha scritto mail sulla posta aziendale per avvertire che sarebbe prima passato e poi per disdire, ma per fortuna i colleghi ora mi tengono aggiornato, e vedo che hanno storpiato la foto.. beh non ce l'ho fatta e l'ho mostrata a tutti. Ecco il momento comico della settimana. Nella foto sembra uno dei personaggi del seria I MOSTRI, per la precisione Eddie il bambino e dopo una giornata di lavoro avere una scusa per riderci sopra non ha prezzo.
Altra nota positiva è stata che il capo progetto, quindi il cliente, visto il buon lavoro ci ha dato la libera uscita con mezz'ora di anticipo. Tanto che quando ha visto che stavo iniziando un nuovo test è arrivato e mi ha cazziato dicendomi che lo dovevo fare lunedì, di spegnere il pc e di andare a casa.
Cosa che ho fatto.
...e la storia continua...

15 novembre 2009

Mezza Trasferta - 2° Puntata


Caro lettore eccomi seduto davanti alla tastiera a scrivere di un'altra settimana trascorsa in mezza trasferta.
Questa volta vorrei soffermarmi sul contorno di questi giorni trascorsi, giusto per dar il giusto riconoscimento anche a quello che non è il piatto principale.
Innanzitutto diciamo che vista la vicinanza, e la moria di mezzi pubblici per raggiungere il posto di lavoro,ho deciso di utilizzare l'automobile. Questo mi ha riportato alla mente un vecchio adagio molto di moda nel periodo da neo patentato: “ Imparerai davvero a bestemmiare solo dopo aver preso la patente”.
Siccome sono passati un po' di anni da quando il foglio rosa si e trasformato in documento per la guida, e so che hanno cambiato qualche regola sui limiti di velocità e sulla cartellonistica, ma qualche autista che non è consapevole che
E devo dire che molti degli autisti che incontro durante il mio breve tragitto sino all'ufficio sembra che non abbiano presente che non è domenica oppure sono a conoscenza di una modifica del codice, oppure posseggono un super lasciapassare che gli permette di non rispettare le precedenze.
Sempre legata al traffico, ho sentito anche una delle più belle giustificazioni per il ritardo di un collega: scusami ma c'erano delle mucche sulla tangenziale ovest.

Arrivato fortunatamente incolume sino al sito della fabbrica devo affrontare il personaggio mitologico dell'usciere. Ne ho incrociati ben tre diversi questa settimana e con tutti e tre ho avuto problemi. Tutti e tre non sanno leggere una rubrica e mi hanno fatto aspettare mezz'ore in sala di attesa perchè chiamavano la persona sbagliata. Ad uno ho dovuto fare anche da traduttore quando si è trovato a gestire un team multietnico.
Ed ecco caro lettore che arriviamo ad un altro punto interessante. Se mi vantavo di lavorare con un team multiregionale, ho dovuto abbassare la cresta davanti a questo team multietnico.
Il capo è un tedesco che nell'aspetto ricorda un incrocio tra lo zio Fester e Lerch il maggiordomo della famiglia Adams, poi abbiamo un indiano, una russa, una cinese ed una turca. Per non farsi mancare nulla poi è stata aggiunta una brasiliana, che di brasiliano aveva solo l'accento. Il mio collega ha messo come messaggio su Skype: “Sentite questa: C'era un indiano, un tedesco, una russa, una cinese, una turca, un'albanese ed un gianduiotto!!!!
Scambiando poi quattro chiacchiere con il ragazzo indiano, a proposito della quantità delle ragazze con cui lavorava, cosa rara nel nostro mestiere, lui ci ha lasciato la seguente massima:

you are unlucky if your father is poor
you are idiot if your father in law is poor
Saggezza indiana

A conclusione della settimana, poi, inizio il venerdì assistendo ad una scena da sitcom. Per arrivare all'open space dove ogni mattina gioco al gioco della sedia devo percorrere un lungo corridoio che ricorda un po' quello che attraversa Get Smart. Comunque mi trovo a seguire una bionda dalla lunga chioma, provvista anche di un bel corpicino, che si intuisce dall'abito leggermente aderente. Passo dopo passo ci avviciniamo alla porta dell'open space ed io inizio a sperare che sia una nuova collega, quando apre una porta alla sua destra ed entra. Non ci sarebbe nulla di strano, ed infatti io non ci ho fatto subito caso, anche se qualcosa non mi tornava. Al che mi sono fermato ed ho guardato bene l'insegna sulla porta dietro la quale si era celata la biondina... era quella del bagno degli uomini!
No comment sulle idee che mi sono nate in testa per giustificare tale comportamento.
Lettore avrei ancore molte righe da scrivere su questo ricco “contorno”, ma non vorrei che poi coprissero il gusto del piatto principale.
...e la storia continua...

07 novembre 2009

Mezza Trasferta - 1° Puntata


Caro lettore, questa settimana ho iniziato a lavorare a mezza trasferta. Eh sì, si è ricominciato a viaggiare, solo che questa volta il viaggio prevede il ritorno a casa tutte le sere.
Sono finito a lavorare in un paesino a pochi chilometri da casa mia che deve il suo nome al ciuchino di un uomo in fugo dalle responsabilità della città che lo eleggerà a suo simbolo.
La mattina viaggio contro traffico, ed anche uscendo più tardi del solito arrivo in ufficio prestissimo.
Per ora le difficoltà principali sono:
Superare la portineria senza che la persona della sicurezza inizi ad odiarmi per il carico di lavoro che gli do a causa di quel fogliettino che deve stampare. Mi hanno fatto racconti tragicomici su questa specie di “portinai” della sicurezza aziendale. All'uscita invece devo affrontare la prova “Rambo”, questo è il soprannome che hanno dato alla guardia all'uscita. Sembra che sia un tipo un po' nervoso e facile all'ira.
Lavoro con un team formato da altre due persone più il responsabile del progetto. Siamo in quattro di quattro società diverse, provenienti da quattro città diverse, distribuite su tre regioni e per fortuna una sola nazione.
A volte è difficile capire come riuscire a rimanere tutti in contatto.
Nello stesso open space, dove la mattina scatta il gioco della sedia per cui è consigliabile arrivare presto per non dover lavorare in piedi, ho ritrovato un po' dei personaggi che hanno incrociato la mia precedente trasferta, sia a Torino che in Polonia. È cambiata la scenografia e la sceneggiatura, quindi non si può parlare di “seconda serie”, ma più di uno spin off .
L'open space meriterebbe, poi, il suo bel racconto. Si trova al piano terra ed ha un itera parete fatta di vetro. Quando fuori fa freddo e non c'è sole sembra di partecipare ad uno dei viaggi di Capitan Findus visto che c'è solo un radiatore, e per lo più si utilizza un'antica modalità di riscaldamento, vecchia più di 2000 anni, che si chiama “Bue ed Asinello”. L'interruttore delle luci della parte dell'ufficio dove sta diventando solito che io mi sieda, si trova nell'open space a fianco, e siccome le porte sono all'inizio degli uffici, mi tocca fare una gita ogni volta che serve accendere la luce. L'unica cosa valida, forse, è che la mensa è a due passi, letteralmente parlando, dall'open space. Con il passare dei giorni, però, inizio a pensare che non sia una cosa poi così buona, proprio come i piatti che servono.
In mezzo a tutte queste novità poi non ho potuto dire al cliente che seguivo da remoto che sarei uscito dal progetto, proprio a pochi giorni dal suo termine. Quindi i colleghi mi hanno coperto con varie scuse, ed anch'io, quando sono stato chiamato ho dovuto fare il vago, peccato che l'ambito in cui lavoro sia così piccolo che tutti si conoscano. Mi sembra di vivere nel segreto di Pulcinella, l'unico che ci crede è il mio capo, non nel senso di quello che sta sotto al mio cappello, ma nel senso di quella persona che avrebbe dovuto segnalare la mia uscita dal progetto.
Lettore forse sto tralasciando un particolare che ha una certa rilevanza. Ho cambiato per l'ennesima volta modulo, e dire che secondo i diktat aziendali si dovrebbe cercare di consentire una continuità di progetti per favorire la “specializzazione” su un mondo vastissimo che è quello di SAP. Ecco io ho per l'ennesima volta cambiato modulo, e per l'ennesima volta sono stato venduto come espertone, quale non sono, o meglio, non sono ancora.
Ci sarebbero da raccontare ancora mille cose, ma penso che il tempo non mancherà e quindi termino qua.
Ed ora ci vorrebbe un nuovo tormentone per a chiusa di questo post.

...e la storia continua...