30 ottobre 2010

Tra Alba e Tramonto – 31° puntata

Ciao caro Lettore.
Devo essere sincero. Ieri sino alle 17:59 avevo una voglia di fare mille cose, tra cui scrivere della settimana trascorse, dei vari alti bassi, delle domande inutili che ricevo e delle risposte lapalissiane da dare, del fatto che la globalizzazione mi sta rubando i giorni di festa, delle telefonate ricevute, del cambio di residenza, dell'evento sportivo, del doppio evento mondano, del sole e della pioggia... ma poi ricevi una notizia, una di quelle che già sai, che ti aspetti, che non dovrebbe sorprenderti ed invece... ti stupisci dall'essere stupito; del ritrovarti a provare un po' di sconforto, anche se quando ti fermi a riflettere in maniera distaccata riesci a capire che è una cavolata, che ci sei già passato. Ed anche se te lo ripeti il tarlo ormai ha trovato la sua casa ed il castello di carte viene giù.
E cosa si può fare?
O si resta lì a contemplare i reali a terra che condividono il giaciglio, in una moderna visione della Livella del Principe De Curtis, con picche e fiori cercando di recuperare i danari tra le coppe rovesciate; o ti rimbocchi le maniche, cerchi di recuperare quello che si è salvato e ricominci a costruire un nuovo castello.
Ci penso.
Ok.
Le scatole ce le ho, magari alcune rotte dalla vita, ma comunque recuperabili. La buona volontà è scarsa, ma spero che aumenterà con il passare del tempo.
Quindi iniziamo a vedere cosa si può salvare.
Di questa settimana salverei alcuni buoni consigli, dati da qualcuno che credo lo abbia veramente fatto per il mio bene.
Salverei il film che sono andato a vedere al cinema. Figli delle Stelle. Una bella commedia italiana , piena di attoroni e personaggi. Ed affianco alle risate, magari ti viene anche da pensare e riflettere su ciò che ti capita intorno.
Salverei le sensazioni di essere più parte di un gruppo, che piano piano si sta formando.
Salverei Rocky IV ed il sogno che:” SE IO POSSO CAMBIARE, VOI POTETE CAMBIARE, ANCHE IL MONDO PUO' CAMBIARE”.
Salverei i piccoli cinema che proiettano film, senza pensare al quattrino ma al bene del mondo.
Salverei la sensazione di armonia che provo quando, dopo aver arrancato sulla salita, la strada scende dolcemente e l'unico pensiero è la strada che scorre sotto la suola delle scarpe.
Salverei le pause caffè e le risate che spezzano i momenti grigi delle giornate lavorative.
Salverei la compagnia davanti al buon cibo, dove chi parte viene salutato degnamente.
Salverei il genio di Elio e le Storie Tese e la loro velocità di fare Satira.
Salverei il sole che è passato a trovare le Langhe regalandomi un po' di calore.
Salverei il tentativo di andare a mangiare piatti di un'altra cultura per poi finire al solito locale a mangiare i soliti piatti che vanno contro ogni idea di salutismo.
Salverei gli amici che con pazienza hanno aspettato il mio arrivo, ahimè con incolpevole ritardo, raccomandandosi di non correre.
Salverei il letto di casa, dove posata la testa sul cuscino tutto finisce per ricominciare al momento del risorgere dalle coperte.
Le cose che butterei per ora le metto da parte, che non si sa mai che ritornino utili in futuro.
Caro Lettore ti auguro buone cose in questo fine settimana dove i riti pagani si mischiano con i Santi per portare gioia e ricordo.



… all'inseguimento del sole …

23 ottobre 2010

Tra Alba e Tramonto – 30° puntata

Ed anche questa settimana si va ad incasellare con le altre, come settimana trascorsa, anche se ha avuto qualche piccola differenza. Al contrario delle altre è iniziata con un lunedì a Milano, speso nella nuova sede a sistemare aspetti burocratici, rivedere alcuni colleghi, scambiare quattro chiacchiere e presenziare ad una riunione. Sarebbe andato tutto bene se alla riunione non ci fosse stato anche l'Orco, oppure se io fossi riuscito a non discutere con lui, ma il suo gessato da Al Capone mi ha distratto ed i miei buoni propositi sono saltati. Per fortuna che un attimo di lucidità mi ha permesso di zittirmi davanti all'ennesima cavolata sentita, mentre il resto delle persone sbadigliavano.
Questo “scontro” mi ha rovinato la bella sensazione che ero riuscito a costruirmi durante la giornata, ma per fortuna il tempo scarso non mi ha permesso di rimuginarci troppo su. C'era una valigia da fare una partenza all'alba da impostare.
Martedì mi sveglio presto è parto per l'ufficio. Traffico accettabile, ed anche la nebbia passa via. La vita in ufficio è da subito frenetica. C'è da preparare l'ennesima riunione, da sistemare le solite beghe dell'utente e via così. Quando finalmente riesco a tornare in residence, sistemo un paio di cose, cucino, mangio ed a nanna. Mi perdo così l'esibizione di Nevruz o l'uscita cinema. Ma sono davvero stanco.
Mercoledì, rinfrancato dalla dormita mi rimetto sotto e produrre. Le cose ovviamente aumentano, ma nella mia testa si forma l'idea di andare a fare una sgambata, e questo pensiero mi accompagna e mi sostiene. Mi viene finalmente assegnato un pc fisso, per cui sono costretto a lasciare la mia postazione ed occuparne un'altra, più piccola ma se possibile ancora più imboscata.
Si fa tardi anche a questo giro, ma ormai il tarlo ha fatto il suo lavoro, ed anche se scopro di aver preso i pantaloncini corti, concludo la sera con una bella sgambata.
Giovedì mattina ed una delle mie fantasie è lì lì per compiersi. Nella hall del residence una bionda cerca un passaggio e mentre io mi informo per il luogo e faccio finta di cercare le chiavi della macchina, la responsabile del residence si alza da dietro il banco è dice:
” IL SIGNORE VA NELLA DIREZIONE OPPOSTA E CI VA A PIEDI!!! ”
Stroncato.
La bionda tristemente si incammina verso nord mentre io, con le mani in tasca, vado a sud.
Arrivato in ufficio scopro che il destino lavorativo ha voluto mettermi anche il carico da 11. mi tacca perciò rimboccarmi le maniche e produrre produrre produrre.
Quando ormai sono nell'ora degli straordinari, per gli altri, a scrivere mail a destra ed a manca decido che Rocky 3 merita più attenzione del lavoro e me ne torno alla mia fetta di formaggio.
Ed anche se il film è datato, e forse il meno famoso della serie, me lo godo come se fosse la prima volta.
Venerdì il mio unico pensiero è tornare a casa. Si fissa nella mia testa. Lavoro di gran lena, ed anche quando l'utente si dimostra per l'ennesima volta stolto, alcuni colleghi mi rinfilano le loro beghe, sembro anch'io un po' Rocky: testa bassa e sempre avanti.
Riesco a mancare i miei buoni propositi solo di 15 minuti e via verso casa. Il traffico è un po' più sostenuto ma scorrevole. Va tutto bene sino a quando non arrivo alla barriera. Siamo in 3 nella corsia che ho scelto. Con la viacard ci dovrebbe volere un attimo, ma ecco che scende l'autista della prima macchina. Ha dei problemi ma non capisco se con il biglietto dell'autostrada o con la tessera. Passano 30 secondi e scende il passeggero. Vedo che dopo un paio di tentativi questo schiaccia il tasto per chiamare aiuto, ma nulla. Dalla seconda macchina scende una signora, dopo aver cercato di parcheggiare... lei si trovava tra me ed il primo ed ha fatto una manovra che sembrava indicare: questo parcheggio è mio e guai a chi lo tocca. Io intuisco la situazione e faccio retromarcia con molta cautela. Riesco a passare nel casello accanto giusto mentre il passeggero del primo decide di provare l'ebrezza di attraversare tutti i caselli per andare a cercare aiuto.
Supero la barriera, schivo due con il telepass che hanno deciso di riprodurre lo storico sorpasso tra Hakkinen e Schumacher con me nella parte di Zonta a Spa nel 2000, e come lui, mentre i due correvano verso non so quale traguardo io riprendevo a vivere.
Prendo lo svincolo per casa mia è praticamente parcheggio. Un tamponamento in terza corsia ha creato un intasamento degno dei bronchi di un influenzato.
Sono a pochi passi da perdere le speranze di arrivare a casa, quando supero l'evento e riparto. Casa, nella mia testa c'è solo casa.



… all'inseguimento del sole ...

18 ottobre 2010

Tra Alba e Tramonto – 29° puntata


Caro lettore, sono ancora qui. Qui davanti al monitor a pigiare tasti ed a mettere insieme le parole per raccontare le mie avventure, eppure questa settimana appena trascorsa forse meriterebbe più un racconto di ciò che è successo tutto intorno che quello che ha vissuto il tuo consulente con fascino e valigia. Quindi potrei raccontare dei soldati Italiani che hanno perso la vita in una terra lontana al posto delle sensazioni di tristezza che mi prendono ogni tanto; degli scontri durante la partita della Nazionale Italiana con quella Serba, al posto dell'evento sportivo; della liberazione dei minatori cileni al posto dell'evento mondano; delle critiche di Santoro al posto delle telefonate del mio capo; del riconteggio delle schede in Piemonte o dell'ennesimo lavoro noioso affidatomi; potrei anche farlo, ma andrei a snaturare il significato recondito di questa rubrica. Perciò, caro lettore, preparati a leggere dell'ennesima settimana trascorsa tra le colline delle Langhe.

Lunedì mi trovo dopo tanto tempo a fare di nuovo il passeggero nel viaggio da Milano ad Alba, mi trovo di nuovo a chiacchierare di lavoro e di tutto il resto con la mia collega. Il traffico ci fa leggermente tardare in ufficio, ma roba davvero irrisoria, ma quanto basta per sentirmi dire al mio ingresso: “NON TOGLIERTI IL CAPPOTTO CHE DOBBIAMO ANDARE AD UNA RIUNIONE” dalla nuova responsabile dell'ufficio. Va da se che io non ho mai ricevuto alcuna comunicazione di sorte e non so neanche di cosa si andrà a parlare. Vengo pertanto aggiornato nel breve tragitto tra l'ufficio che ci ospita e quello dove si terrà la riunione. Mi trovo così gettato in mezzo a discussioni tecniche di flussi e dati, di sviluppi ed eccezioni. Ala fine mi toccherà anche redigere il rapportino sull'incontro. Tornato in ufficio mi tocca recuperare un lavoro lasciato pendente venerdì sera. Sembra che abbia anche una certa urgenza.

Tornato a sera inoltrata in residence crollo quasi subito e mi risveglio che è già martedì.

Martedì scorre tra fare una cosa e l'altra. E nella totale immobilità non mi rendo neanche conto che si è fatto tardi e che l'evento sportivo lo guarderò in tv anziché viverlo. Corro in residence giusto per il fischio d'inizio, ma questo non c'è. Tra un guazzabuglio e l'altra l'evento va in fumo ed a me non resta che andare a dormire.

Mercoledì lo vivo tutto in attesa dell'evento mondano. Eh sì. Si va a cena a Rivoli e si incontrano i vecchi colleghi con cui ho iniziato le mie avventure. Nella paura di far tardi arriviamo largamente in anticipo, mentre i ritardatari storici non si smentiscono. Si chiacchiera e si nota come alcune cose sono cambiate mentre altre sono sempre le stesse. Ahimè come un novello Cenerentolo devo scappare e tornare ad Alba prima che sia troppo tardi e che ci si trasformi tutti in zucca, ma rivedere i vecchi colleghi mi ha fatto davvero piacere.

Ed eccoci a giovedì. Finalmente concludo il lavoro noioso che mi era stato affidato. Faccio i miei controlli preliminari, un paio di test, e poi vado in produzione. La nuova responsabile resta sbalordita nell'apprendere, ad un orario non più da ufficio, che ho finalmente finito questa impresa bibblica. Sono talmente annoiato dall'attività che non riesco neanche a prendere l'invito di un collega per una uscita serale. Mi scuso e gli dico che non posso perdere Rocky2.

Venerdì. Nulla tranne l'ennesima dimostrazione della stupidità dell'orco, che dovendosi presentare ad una riunione indetta giorni fa, da lui, chiama per un aiuto quando ormai è al casello dell'Asti-Cuneo. Per fortuna che lui è molto gerarchico e quindi, essendo io di livello inferiore a quello della collega, non vengo considerato. La collega dopo 2 minuti di telefonata è già nera. La telefonata durerà dieci minuti circa e lascerà uno strato di nervosismo che si protrarrà per tutto il pomeriggio, sino a quando, a sera, veniamo convocati per un allineamento su quanto è stato detto. Questo viene fatto durante un aperitivo offerto dall'amministratore, perchè se fosse stato per l'orco ci saremmo dovuti forse accontentare di una telefonata.

Ripartiamo insieme dal parcheggio dell'ufficio. Noi avanti e l'amministratore, con l'orco, dietro. Tempo tre rotonde e li perdiamo; e dire che la collega si è contenuta con la velocità. Chiamiamo per sentire cosa è successo e scopriamo che si sono fermati al pit-stop. Senza più remore la collega spinge per arrivare a casa ed intanto intavoliamo l'ennesima analisi su quanto è successo, arrivando nuovamente alle stesse conclusioni, ma questo è lavoro e non più storia.

...all'inseguimento del sole...

11 ottobre 2010

Tra Alba e Tramonto – 28° puntata

Caro lettore, scusa il ritardo nel “postare” l’ennesimo resoconto di un’altra settimana, ma questo fine settimana il tempo l’ho dedicato un po’ a me, un po’ alla mia famiglia, un po’ agli amici ed un po’ a dormire.
La settimana ha visto alti e bassi, c’è stata la serata cinema, l’evento sportivo e quello mondano, la riunione a sorpresa, l’accusa ingiusta e l’ennesimo Rocky. Un sacco di cose, ma vediamo di metterle in ordine.
Arrivo ad Alba come è ormai consuetudine domenica sera. Cena frugale ed a nanna.
Lunedì si inizia di gran carriera. Aggiusta qui, sistema lì, metti questo qui, ed ecco che il tempo si mette al brutto. Per fortuna che sono preparato, o almeno è quello che penso prima che dio Pluvio decide di dimostrare la sua generosità con succhiellate di pioggia. Una collega, mossa a pietà, mi presta il suo ombrello che almeno attenua il risultato doccia del temporale.
Martedì il tempo inizia a riprendersi ed anch’io vedo un po’ di sole nel mio futuro. Nel frattempo si prepara la festa per la partenza di una collega, o meglio della capa, per il Lussemburgo.
Riesco ad uscire ad un orario quasi decente, a cenare velocemente ed a raggiungere il cinema in tempo. Vado a vedere NIENTE PAURA, il film che racconta la storia del nostro bel paese prendendo spunto dalle canzone del cantante di Correggio. Il film sembra un libro le cui pagine non sono totalmente scritte ma che lasciano a chi guarda la possibilità di riempire i vuoti con il proprio vissuto.
Mercoledì mi ritrovo in una riunione a sorpresa che aggiunge ancora un po’ di sole alla mia avventura. Alla fine di questa dovrò usarne un po’ per evitare che esploda un caso diplomatico tra alcuni gruppi di colleghi che si scaricano le responsabilità a vicenda. Per fortuna riesco a fare il paciere ed a vincere l’ennesimo padulo. Riesco comunque ad inserirci un po’ di attività fisica che serve per lo meno a togliermi quella sensazione di aver perso un po’ di vita vera per stare dietro a delle cavolate.
Giovedì vengo additato di non aver effettuato correttamente un’attività. Verifico e dimostro semplicemente che l’attività in essere è stata fatta quando io non lavoravo qui o successivamente al mio intervento, quindi la colpa era di altri, ma comunque sistemo tutto. La sera la sensazione di solitudine si fa un po’ sentire, e la voglia di vedere gli amici bussa alla porta. Riesco a sentirne un paio con cui organizzo le mie ore milanesi del fine settimana. E poi arriva Rocky con la sua carica ed il buon’umore sale.
Ed arriva il venerdì. Giorno atteso da tutti perché è il giorno della festa e della gita in pulmino. Eh sì, in pulmino. Una collega ha la patente e le conoscenze per avere e guidare un pulmino. Prima però di raccontare la storia del pulmino c’è da scrivere del ritorno a casa della collega dalla Turchia.
Era tutto calcolato, tranne il ritardo del volo. La collega mi aggiorna via SMS di ogni novità, e quando non può mandare messaggio io verifico il volo su internet.
Un paio di telefonate durante il tragitto aeroporto ufficio che meriteranno almeno una segnalazione almeno quando ricevo questa telefonata:

Ciao
Ciao, dove sei? Come va?
Non posso parlare
“penso" Ma allora che chiami a fare
sono ad Asti. Click.


Alla fine della giornata ci troviamo tutti davanti all’ufficio per andare al ristorante. Per comodità abbiamo deciso di prendere un pulmino e non so perché la cosa mi fa divertire un sacco. Mi riporta al tempo delle gite scolastiche e dell’allegria che serpeggiava quando non si andava a lezione tra i muri della scuola ma in giro per quello che all’epoca era il mondo.
Durante il viaggio, perché si tratta di un viaggio vero e proprio a contare le curve ed i sali e scendi.
La cena e gioviale e divertente. Ci raggiunge anche il fidanzato dalla capa, direttamente dal Lussemburgo. Alla fine a qualcuno scappa qualche una lacrimuccia.
La serata si conclude poi con il ritorno al residence, dove ospito un paio di colleghi.
Da qui in poi la storia è solo di chi c’era.



… all’inseguimento del sole …

02 ottobre 2010

Tra Alba e Tramonto – 27° puntata

Caro Lettore, ormai iniziano a scarseggiare gli incipit. Ho scritto più di cento resoconti riguardanti le mie trasferte in giro, e questa appena trascorsa doveva essere una settimana decisiva per il mio futuro nella città tanto famosa per il suo tartufo, ed invece nulla di fatto. E dire che io ero pronto. Lunedì mattina mi presento un po' in anticipo, ben rasato, pettinato... va beh si fa per dire, profumato e con il vestito nuovo, e scopro che l'incontro è stato rinviato. E mentre scopro tutto questo, la collega è in viaggio per Istanbul. La giornata passerebbe così lieve se non arivasse l'annuncio che il precedente gestore è stato sostituito dall'Orco.
Eh sì. È tornato l'Orco, anche se ha detti di molto è più debole di prima. La notizia non fa certo piacere, ma a pensarci bene è un'ottima occasione per avere una rivincita. E con questo nuovo mantra affronto la settimana.
Iniziano i movimenti in ufficio in quanto ci sarà a breve un cambio al comando. Ormai le ipotesi si riducono e ci sono sempre più certezze. Chi sostituirà la capa, l'arrivo di un nuovo collega, o almeno la sua ricerca si fa sempre più insistente, feste di saluto e mezzi di trasporto.
Tornato a casa crollo. Tutta la stanchezza del fine settimana mi arriva addosso come un treno merci. Non è finito ancora
Martedì solito tran tran, ma non so come faccio tardi. Ormai uscire in orario non fa quasi più parte del mio DNA. Scopro solo a metà giornata che una collega è assente per malattia... chi sa dove ho la testa. Forse dietro ad una nuova attività che non ha nulla di stimolante, ma che deve essere fatta. Per fortuna che ho ancora in piedi una parte del progetto Lussemburgo, che viene finalmente varato in ambiente di test.
Per festeggiare serata da personaggio di Culicchia. Cena davanti la televisione a vedere X-Factor. Questo perchè non ho frittata di cipolle, birra, rutto libero e partita da vedere, altrimenti sembrerei più il ragionier Ugo Fantozzi, a cui a dire il vero assomiglio nelle forme.
Mercoledì giornata di attesa. Attendo la risposta degli esiti dei test degli utenti, attendo di poter parlare con la responsabile per aver chiarimenti su alcuni passaggi di un programma, attendo la cavolata dell'Orco. L'utente latita, la responsabile è impegnata ma l'Orco non tradisce.
Ecco la sua telefonata con le domande più stupide. Premessa, l'Orco è ben noto per avere il braccino e fare le pulci a tutti. Mi chiama per sentire a voce la descrizione della mia nota spese. Si chiede anche se sono io a pagare l'alloggio dove risiedo ad Alba. Rispondo con pacatezza e calma, e glisso quando le domande puntano verso la nota spesa della collega. Per chi non fosse avvezzo alla compilazione della nota spese, si sappia che uno viene rimborsato solo delle spese che sostiene e giustifica con le pezze (cioè scontrini, fatture e ricevute), quindi le domande fatte non avevano senso, tranne che volesse capire se mettevo in nota spese cose strane o che cercassi di approfittare dell'azienda. Questo per farti capire, caro Lettore, quanta fiducia abbia questo personaggio nei confronti degli altri.
Ammetto che la telefonata un po' mi mette di malumore, e mette in agitazione la collega, che con una splendida mail asettica lo mette in riga.
Per togliermi il senso di frustrazione della telefonata decido per l'evento sportivo. Esco abbastanza presto per andare al supermercato ed a correre.
Il fatto che sia già buio mi fa preferire un percorso che costeggia una delle vie principali della città, che a quell'ora è scarsamente trafficata. Peccato che in un passaggio rischio di essere investito da un autista che si dimentica di tutte le regole del codice stradale. Affronta la rotonda senza dare la precedenza alle auto che già sono in essa accelerando per anticiparle e rischiando di investire il malcapitato, cioè io, che attraversa sulle strisce.
Lo spavento è tanto ma arriva solo dieci minuti dopo l'accaduto, quando metto a fuoco che ci sono andato proprio vicino dall'essere investito.
Tornato in appartamento doccia ristoratrice e cena leggera. E poi a nanna.
Giovedì sembra trascorrere sonnechioso. Rientra il collega da alcuni giorni lampo in cui è andato a ritirare la macchina nuova. A pranzo ci incastriamo tutti dentro, avendo preso lui un coupè, e ci facciamo scarozzare per le vie di Alba con la scusa di andare a pranzo in un locale dall'altra parte della città.
Ormai sono rassegnato a fare tardi oggi e domani, in quanto non è arrivato ancora l'ok per portare in produzione il progetto Lussemburgo, ma ecco che all'ultimo momento...
Mi metto di lena e facendo comunque serata in ufficio riesco a finire tutto, così da salvarmi il venerdì.
Venerdì e mi sento quasi in ferie. La giornata passa tra alti e bassi in ufficio. È il mio turno di prendere la macchina per andare a pranzo, e do spettacolo con la mia non proverbiale capacità nel parcheggio a esse sul lato destro della strada, tanto che un automobilista mosso a pietà mi segnala che sta uscendo e lì il parcheggio è un po' più spazioso.
Va da se che a sinistra, al contrario di quasi la totalità del genere umano, il parcheggio mi viene alla perfezione, ma ormai non c'è più nessuno a guardarmi, neanche la signora con il super SUV che cerca di speronarmi.
Nel pomeriggio poi sembra un fuggi fuggi, ed alle 18 mi trasformo nell'incubo di brunetta. Faccio cadere la penna e scappo a casa.
Dimenticavo, dopo tante mail inutili, questa settimana è arrivata anche la mail del super capo del cliente per ringraziare del lavoro fatto.
A volte basta poco per sentirsi bene.



… all'inseguimento del sole ...
p.s. Questa è stata anche una settimana si partenze ed arrivi. Quindi a tutti voi va un immenso abbraccio e la speranza che troviate sempre una ragione per sorridere.