18 marzo 2011

Tra Alba e Tramonto – 47° puntata

Caro Lettore eccomi qua, imperterrito a scrivere delle mie avventure in terre più o meno esotiche.
Anche questa settimana è stata spezzata in due dalla giornata CAST AWAY a Milano.
Come ormai succede da tempo parto in direzione ovest in un umido lunedì mattina. La strada ormai si fa percorrere docilmente, ed il paesaggio non offre grandi spunti, tranne qualche scorcio da cartolina che ancora riesce ad emozionarmi.
Arrivo in ufficio e il grigio che colora il cielo sembra voler colorare anche l'atmosfera. Io ho gli utenti che non vedono l'ora di tediarmi con le loro richieste. La giornata non ha grandi spunti e viene archiviata insieme alle altre. Martedì iniziamo presto a testare il concetto di globalizzazione. Mi arrivano richieste da parti opposte del globo eppure hanno tutte una cosa in comune, l'incapacità dell'utente. In alcuni casi la risposta è di una banalità deprimente.
Domanda: “perchè nella fattura c'è scritto 11 MLN?”
Risposta: “perchè l'utente ha scritto 11 MLN”
Domanda: “ è perchè l'ha fatto?”
intermezzo – la domanda viene fatta da un utente che lavora ad almeno 2000 km dall'ufficio in cui lavoro io, mentre la persona che ha fatto la registrazione si trova a 2 scrivanie da lui.
Risposta: “ dovresti chiederlo a lui!”
Oppure
Domanda: “aiuto il sistema non funziona”
Risposta: Qual'è il problema”
Domanda: “Non lo so”
Intermezzo – guardo il print screen che mi ha inviato. C'è scritta che no nha le abilitazione a fare l'attività.
Risposta: “come da messaggio occorre richiedere le autorizzazioni”
Ma il genio del male deve ancora arrivare:
Domanda: “ non capisco perchè il report non funzioni”
Risposta: “Mi dici con quali parametri lo lanci?”
Domanda: “Sto cercando di estrarre solo 20.000 fatture dal sistema, tutte insieme con tutte le informazioni possibili per un periodo di analisi di un anno”
Intermezzo - lui è solo uno dei 10.000 personaggi che lavorano sul DB sparsi nel mondo.
Risposta: “ forse è il caso che tu riduca l'ampiezza della tua estrazioni e che magari ne facessi più d'una ma più piccole”
Ovviamente nessuno di loro si degna di ringraziare o cosa.
Martedì sera, mentre sembra che debba rovesciarsi tutta l'acqua del cielo riparto verso casa.
Arrivo senza dover indossare il salvagente, ma non so quanto durerà questa mia fortuna.
Mercoledì per l'appunto resto bloccato in metropolitana a causa della pioggia. Su questo stenderei un velo pietoso. La giornata trascorre a nel vano inseguimento di informazioni. Alla sera faccio visita anche al dentista. Alla fine sono così cotto che sbaglio fermata della metro e mi tocca tornare indietro.
Giovedì mattina, mentre c'è chi si riprende dalle notti bianche per i festeggiamenti dei 150 anni del Bel Paese, o si prepara per rendergli omaggio io guido per andare in ufficio. Il trittico di geni non si riposa. Per fortuna che non essendoci i capoccia l'atmosfera in ufficio è più rilassata. A pranzo facciamo anche gita di gruppo in centro. Ovviamente i progetti di uscire presto vanno ad incastonare un'altra lastra d'oro sul sentiero sbagliato.
Arrivato in residence, ho giusto il tempo di mettermi in libertà.... dimenticavo di dirti, caro Lettore, che anch'io ho voluto render omaggio al dì di festa e mi sono agghindato con i colori del tricolore. Cravatta Verde, camicia Bianca e Pantaloni Rossi. Ecco mi ero appena sistemato per cenare quando scopro che la mia collega è rimasta chiusa fuori o meglio, cercava di entrare in casa con la chiave elettronica che apre il mio appartamento. Intanto che i lettori più maliziosi pensano male a te caro Lettore spiegherò che la chiave gliela avevo data perchè a Capodanno aveva tutta la famiglia ad Alba ed aveva bisogno di un paio di letti.
Lei mi chiede se ho io la sua chiave, ed io le ripeto di no.
Sistemata la faccenda, dopo una cena veloce vado ad addormentarmi sul divano, ma vengo svegliato dal rumore dei fuochi d'artificio. Esco sul balcone con la speranza di avere una buona visuale, ma questa è vana. Il palazzo di fronte nasconde tutto lo spettacolo.
Torno a dormire.
Venerdì mi alzo prestissimo, ed ancora prima mi presento in ufficio. Ho voglia di andar via presto.
Il trittico di geni si è sfaldato, ma qualche sasso lo lanciano ancora.
Io ormai mi vedo sulla via del ritorno quando vengo chiamato per supportare l'analisi di un collega di un altro gruppo. Il lavoro impiegherebbe in tutto due minuti:” Il report non funziona perchè il programmatore ha fatto uno sviluppo errato.”
lui: ”ma no guarda, questi dati sono giusti”. In realtà quelli sono dati errati secondo le logiche del report, ed è solo un puro caso che vadano bene all'utente. Quelli che il report estrae in maniera corretta sono quelli che lui pensa siano errati
Gli ripeto che basta fare una tabella e segnarsi le casistiche per capire come funziona, ma lui si incastra con estrazioni, ctrl tab, ed altri voli pindarici nella speranza di dare la colpa a qualcuno.
Io non ce la faccio più. Sono andati via tutti. Lo saluto e rimandiamo tutto a lunedì, ma l'ultimo dei geni mi fa la battutina che siamo arrivati a fare l'analisi ora perchè io mercoledì non c'ero. Sono lì lì per gridargli che l'analisi la dovevamo fare venerdì scorso ma lui è arrivato tardi, poi lunedì era impegnato, martedì pure, giovedì in ferie ed oggi potrebbe pure essere a quel paese perchè sono ad un passo dal mandarcelo.
Basta me ne vado a casa. Lungo la strada mi lascio il tramonto alle spalle con i suoi caldi colori, mentre la notte mi accoglie con una Luna spelndente.



… all'inseguimento del sole ...

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