19 aprile 2008

Torino - 9° puntata

Ed eccomi di nuovo seduto a pigiare bottoni sulla tastiera per raccontare di un'altra settimana in trasferta.
Questa è stata la settimana più bagnata passata sino ad ora a Torino. E' iniziata con un lunedì sotto la pioggia sin dalla partenza, che è avvenuta in treno. Sì in treno. Il mio collega autista aveva degli impegni ed io, da bravo ex pendolare ho preso il treno per recarmi in ufficio. Il vagone su cui sono salito raccoglieva uno spaccato delle persone che prendono il treno la mattina. Lavoratori che vanno a lavorare e altri che tornano a casa per il meritato riposo, turisti in fuga dalla propria città in un'altra città, studenti, e semplici viaggiatori.
Sono fortunato è riesco a trovare un posto a sedere. Lungo il viaggio a farmi compagnia un buon libro ed il paesaggio che scorre al di là del finestrino. Il treno è molto più “silenzioso” della metrò. la gente si fa mediamente i fatti propri in silenzio per non disturbare troppo i viaggiatori che riescono a dormire sulle “poltroncine” che riempiono il vagone.

Arrivato con un lieve ritardo a Torino, il treno aveva mangiato troppo in una delle stazioni probabilmente perchè la voce che usciva dagli interfoni ha detto che per problemi di linea si era costretti a viaggiare a rilento. Comunque arrivato in stazione ho utilizzato il mio super orientamento per sbagliare ben quattro volte la fermata del bus. Alla fine una serie di brave persone mi ha indicato dove avrei dovuto attendere il mezzo pubblico. Per inteso era a due passi dall'uscita principale della stazione.
Arrivo in ufficio e scopro che hanno anticipato alcune scadenze, quindi subito a lavorare di brutto mentre dio pluvio, dopo avermi permesso di arrivare asciutto in ufficio, regala litri e litri di pioggia a tutta la città. Qualcuno deve essersi dimenticato che è primavera ed ha lasciato la regolazione del tempo su autunno. Freddo e pioggia per tutta la giornata.
Non facciamo troppo gli inglesi e vediamo se riusciamo a parlar anche di altro oltre il tempo.

L'anticipo delle scadenze ha aumentato di molto la pressione in ufficio, oltre a portare i nervi dei capi a fior di pelle. Per fortuna che invece di prendersela con noi poveri operai in colletto bianco hanno iniziato a farsi la guerra tra loro...aspetta, aspetta. Fortuna un bel corno. Loro litigano e noi siamo le vittime innocenti, costretti a subire le loro ripicche, vedi dati arrivati in ritardo e risposte a semplici domande che viaggiano a velocità ridotta. Tutto questo a fatto si che venerdì si accumulasse tutto, ed il sogno di andar via in tempo per arrivare a Milano e godersi la serata con gli amici sfuma.
Va bhè basta parlare di lavoro.

Ho già parlato del mio super orientamento, vero? Ok. A questo giro, grazie al suo uso, ho scoperto che il parco dove avevo corso settimana scorsa è molto, ma molto, più grande di quanto immaginassi. Fate conto che ci sono anche due laghetti, settimana scorsa ne avevo visto solo uno. un paio di ponti che non avevo notato ed anche un sacco di gente che la scorsa settimana non c'era.
Comunque riesco, in una finestra di bel tempo, a fare la mia solita corsettina, che mai come questa settimana è servita a cancellare un po' di stress.
Altro evento è stato l'anatema di UDP, scherzo, che ha fatto collezionare al mio collega: una multa, problemi alla pompa di iniezione che ha rallentato ulteriormente il nostro viaggio di ritorno, traffico che non gli ha permesso di attaccare il record tragitto Torino-Milano, oltre a farlo giungere in ritardo ad un appuntamento milanese.
L'evento mondano è saltato a causa dello scazzo di fondo che il temo ha trasmesso un po' a tutti ed è stato rimandato a settimana prossima. Per fortuna perchè non so se avrei sopportato anche una serata al solito locale ballerino.


Nella prossima puntata si parlerà di...

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