22 febbraio 2009
Torino/Bielsko-Biała - 49° puntata
Caro lettore è ormai un anno che questa piccola rubrica è nata. Eh sì, proprio un anno fa iniziava questa avventura tanto desiderata, all'epoca. Di cose ne sono successe in questi 12 mesi ed i post nell'archivio lo possono testimoniare.
Ed ecco che ad un anno dal primo “resoconto” di questa mia avventura, un collega, o meglio la sua fidanzata, scoprono l'esistenza di questo blog.. La notizia all'inizio mi ha un po' preso di sorpresa, ormai pensavo che nessuno dei miei colleghi bazzicasse internet alla ricerca di blog interessanti. Pensavo che occupassero i loro momenti a scrocco su Face Book. Comunque è capitato.
Dopo questo piccolo preambolo, un po' autocelebrativo e un po' no posso proseguire con il racconto delle nuove peripezie affrontate nell'ennesima settimana di trasferta.
L'avventura ha inizio con la notizia che dobbiamo lasciare il residence che ci ha ospitato, questo perchè per i prossimi tre mesi saremo sempre in Polonia, ma continueremo a partire ed atterrare da Torino, per esigenze di progetto.
La seconda notizia è che per le prossime settimane dovremo prendere un auto a nolo in Polonia.
Questa sembra una notizia di insignificante valore, se non fosse che per me è la prima volta, e che la segretaria del mio ufficio non ha reso la cosa più semplice.
Ma andiamo con ordine.
Atterrati in Polonia, dopo un volo in cui il mio vicino di posto ha fatto solo tre cose:
1)Sogni peccaminosi sulla hostess (no comment), dandomi anche alcune info.
2)Dormito, per sognare ad occhi chiuso l'hostess su citata.
3)Lamentatosi perchè i due seduti dietro di noi disturbavano i suoi sogni.
Insomma un viaggio tranquillo.
Arrivato all'aeroporto, inizia l'avventura dell'auto. Prima cosa il vaucher non è compilato bene, la cifra non è corretta, quindi mi bloccano 2500PLN sulla carta di credito come cauzione, non è prevista la seconda guida, l'omino poi mi elenca una quantità di info per cui sono previste delle penali...dopo mezz'ora di scongiuri e grattatine strategiche, riesco ad ottenere le chiavi dell'auto. Una FIAT Bravo grigia.
Passerò due giorni a spiegare alla segretaria come dovrebbe essere compilato il vaucher per le nostre esigenze, ma lei ciccia. Ripete a nastro che ha sempre fatto così e quindi ci attacchiamo.
Metteteci che ho dovuto reinviarle 15 volte ( il numero non è parto della mia fantasia) la stessa mail con le date per cui avremo necessità dell'auto ed ogni volta ho dovuto ribadirle che la restrizione del cliente, per cui possiamo usare solo auto del nostro costruttore nazionale.
Fuori nevica, e questo tempo ci accompagnerà sino al nostro ritorno nella terra natia. Comunque sia si parte in direzione albergo.
Il tempo per questa settimana ci è davvero nemico. Non vediamo mai il sole, ma solo nuvole grigie e neve. La temperatura massima assaporata è -2°, per la minima lasciamo stare, vi basti sapere la piccola stalattite che scendeva dallo specchietto laterale ha resistito per quasi 50 km prima di staccarsi.
Le giornate trascorrono come sempre, albergo, colazione, ufficio, cena, albergo. Con qualche piccola variante. Questa settimana siamo sempre usciti prima delle 21:00, il che è una piacevole novità, oltre ad avere sorpreso un po' tutti, visto che a questo giro c'era solo una persona del cliente, ed ahi noi quella che solitamente ci faceva fare orari lavorativi proibitivi.
La cosa più assurda è stata che: l'unico giorno in cui mi piazzano una riunione alle 18, ricevo mille pressioni per uscire prima, da questo signore. Io faccio presente le mie difficoltà a rispettare un orario tanto desueto per noi, e che quindi li avrei raggiunti dopo. Per fortuna sono automunito. Scopro solo dopo, che alla cena era invitata anche un'utente, una sua utente, motivo scatenante del cambiamento di orari.
Alla ricerca di un nuovo posto dove desinare, poi, abbiamo trovato un nuovo ristorante a pochi passi dall'albergo, peccato che per arrivarci abbiamo fatto il giro di mezza città all'inseguimento di una strada che il nostro “scout” diceva doveva portarci in un posticino davvero carino.
Le sere si concludono tutte con un vodkino al bar dell'hotel, così da togliere un po' di quel freddo che cerca di entrarti nel midollo. Ovviamente il tutto viene accompagnato da quattro chiacchiere che servono a conciliare anche loro il sonno ed a far restare le beghe d'ufficio in un cassetto, che verrà aperto appena superata la sbarra d'ingresso dello stabilimento.
La settimana passa. Dei problemi che segnalo da due mesi sembra non fregargliene niente nessuno, solo a me. Io ricordo a tutti le tempistiche e le date che dobbiamo rispettare, ed ogni volta che sento il responsabile d'area ripetere che a lui di questi problemi non gliene frega niente mi verrebbe voglia di tirargli una testata.
La restituzione dell'auto meriterebbe un post a parte, vi basti sapere che ho dovuto telefonare 2 volte alla su citata segretaria, sono venuti in aiuto 2 colleghi preoccupati del fatto che non tornassi da questa mia spedizione, ho dovuto aspettare 15 min per la stampa della fattura (e per fortuna che era tutto a posto) etc.etc.
Avrei ancora da raccontare a proposito di questa settimana, ma penso che ormai caro lettore tu ti sia già stufato e quindi mi fermo qui.
Nella prossima puntata si parlerà di...
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1 commento:
Arriva sempre un momento in cui qualcuno scopre il tuo blog. E' capitato anche a me diverso tempo fa (e ormai non ricordo neanche come ha fatto) e poi io ho scoperto il suo (e per lui è stato anche più sconcertante...).
Le segretarie si incazzano SEMPRE con te, perchè sei comunque tu, che hai pure la colpa di essere ingegnere, a non capire come fare le cose e a sbagliare!
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