11 luglio 2009

Personaggi


Mi piacerebbe essere un bravo narratore. Uno di quelli capaci di rendere in parola quello che hanno visto e vissuto, ma ahimè caro lettore questa dote mi manca. Comunque questo non mi fermerà dal tentativo di riportarti la descrizione di alcune persone che ho incontrato in questi giorni sulla mia strada.

Il primo non può che essere il Broccolatore telefonico.
Mi trovo a dover aspettare il bus in una zona vicino alla stadio. Accanto al palo che indica lo “START” della mia corsa si va formando un piccolo gruppetto di persone, che cercano di salvaguardare la propria bolla di libertà restando leggermente discostate l'una dall'altra. Ecco che al gruppo si avvicina un uomo, sulla trentina, alto un metro e settantacinque circa, corporatura tendente al robusto, capello riccio, vestito trasandato con in una mano un sacchetto del supermercato e nell’altro il cellulare. Quando è alla portata dell’udito dei più inizia una conversazione telefonica con una fatidica Amoruccio. Ecco alcuni stralci della conversazione:

Amoruccio la mia donna ideale deve essere alta circa un metro e settantacinque, capelli scure e soprattutto mi deve stimolare sia i genitali che il cervello…
Amoruccio io soffro di pressione alta quindi devo scopare 3 o 4 volte alla settimana se no sto male. I globuli rossi si mangiano quelli bianchi…
Amoruccio come sei vestita ora?

La conversazione dura un’altra mezz’ora tra le facce esterrefatte degli astanti.

L’autista DJ
È da una settimana che l’autista del bus del mattino ci delizia con le suo compilation.
È partito in un giorno di pioggia con BOB MARLEY, è passato per STING e per ricordare a tutti che l’evento della settimana era il doppio concerto di una band britannica a dedicato un viaggio anche agli U2.
La notizia si è sparsa, e visto il gradimento dei più, anche altri autisti si sono datti al doppio lavoro, peccato con alterne fortune. Mi è capitato di dover sorbire metà dell'lp di Toto Cutugno , e neanche le canzoni più belle, sino a quando una signora è andata a lamentarsi tarpando così le ali al DJ autista.
Ora cerco di prendere l'autobus quando c'è l'autista DJ con gusti musicali simili ai miei.

La stiratrice del bus
C’è una passeggera del bus famosa per il suo parlare in continuazione, soprattutto della sua vita personale. Ho sentito i racconti del suo divorzio, della vita delle figlie, dei nipoti, delle angherie dei parenti dell’ex-marito e via dicendo. Ogni volta mi sembra di assistere alla lettura della puntata di Beautiful in salsa italiana. Ma tutto questo non sarebbe nulla di eccezionale se una volta non l’avessi vista scendere dal bus perché non c’era nessuno da ammorbare, con la speranza che nella corsa successiva ci fosse una vittima sacrificale. Ho visto una delle povere passeggere finite nelle sue sgrinfie leggere il bugiardino dei tappi per le orecchie. Un’altra credo abbia cambiato addirittura città. Di recente ho scoperto che la sua vicina di casa è in fuga.

Il paziente senza lettino
Pochi giorni fa mi è capitato di incrociare un passeggero che ha passato tutto il tempo a parlare dei suo problemi di depressioni al telefono, riportando dettagli sulle visite e racconti fatti al dottore. Si è spaziato dai pessimi rapporti con la ex, al rapporto conflittuale con lo zio, e quello non ancora decollato con l’attuale compagna. Alle sue crisi di violenza incontrollata (basta la scoreggia di una mosca perché mi scattino i cinque minuti – non ci ho visto più ed ho iniziato a dare pugni e testate al muro).
Quando sono sceso dal bus ho pensato che da un momento all'altro il tizio si mettesse a picchiare un sempronio sfortunato che avesse l'unica colpa di soffrire di meteorismo moscale.

Il fan disperso
In questa calda estate milanese, allo stadio si susseguono i concerti di vari cantanti e gruppi famosi. Mi è capitato di scambiare quattro chiacchiere con uno dei fan di un noto gruppo. L’accento nordico mostrava il fatto che non fosse un indigeno. Comunque il su detto non sapeva come arrivare allo stadio, gli ho fornito le indicazioni del caso, che mi ha chiesto di ripetergli per tutto il tragitto in comune che avremmo fatto. Alla fine l’ho lasciato alle cure della fiumana di persone che all’uscita della metropolitana si recava allo stadio sperando che il ritornello che gli ho ripetuto gli fosse entrato in testa, e che non si perdesse per le vie buie della città.

La ciclista esibizionista
in questi giorni estivi, a Milano, fa molto caldo. All'uscita dell'ufficio l'asfalto sembra una stufa. Mi sembra quasi di camminare sui famosi “carboni ardenti”. Uscito dal portone mi guardo un po' in giro, per vedere se il mondo è cambiato mentre ero seduto alla mia scrivania. Ed ecco che vedo una scena da film di Tinto Brass: una ragazza in tailleur nero, pedala sulla sua bicicletta olandese, e fino nessuna possibile censura. L'istinto predatorio del maschio latino, leggasi pure SUPERORMONE, mi fa aguzzare la vista è noto il particolare della gonna girata, con lo spacco davanti e tirata abbondantemente su. In breve la ragazza mostrava con gioia i suoi slip a tutti quelli che incontrava sulla strada. Mi sono girato per vedere se era una candid camera o un'esterna di qualche film osè, ma nulla.
Aspetto ansioso il trailer del film.

Sei personaggi in cerca di autore, magari di uno più bravo di me.

1 commento:

Pietro ha detto...

Notevoli i personaggi che incontri...e devo dire ottima scelta per la chiusura! ma visto che il caldo continua, magari puoi assistere a un'altra ripresa del film. Per la gioia degli ormoni.