Caro lettore eccomi seduto davanti alla tastiera a scrivere di un'altra settimana trascorsa in mezza trasferta.
Questa volta vorrei soffermarmi sul contorno di questi giorni trascorsi, giusto per dar il giusto riconoscimento anche a quello che non è il piatto principale.
Innanzitutto diciamo che vista la vicinanza, e la moria di mezzi pubblici per raggiungere il posto di lavoro,ho deciso di utilizzare l'automobile. Questo mi ha riportato alla mente un vecchio adagio molto di moda nel periodo da neo patentato: “ Imparerai davvero a bestemmiare solo dopo aver preso la patente”.
Siccome sono passati un po' di anni da quando il foglio rosa si e trasformato in documento per la guida, e so che hanno cambiato qualche regola sui limiti di velocità e sulla cartellonistica, ma qualche autista che non è consapevole che
E devo dire che molti degli autisti che incontro durante il mio breve tragitto sino all'ufficio sembra che non abbiano presente che non è domenica oppure sono a conoscenza di una modifica del codice, oppure posseggono un super lasciapassare che gli permette di non rispettare le precedenze.
Sempre legata al traffico, ho sentito anche una delle più belle giustificazioni per il ritardo di un collega: scusami ma c'erano delle mucche sulla tangenziale ovest.
Arrivato fortunatamente incolume sino al sito della fabbrica devo affrontare il personaggio mitologico dell'usciere. Ne ho incrociati ben tre diversi questa settimana e con tutti e tre ho avuto problemi. Tutti e tre non sanno leggere una rubrica e mi hanno fatto aspettare mezz'ore in sala di attesa perchè chiamavano la persona sbagliata. Ad uno ho dovuto fare anche da traduttore quando si è trovato a gestire un team multietnico.
Ed ecco caro lettore che arriviamo ad un altro punto interessante. Se mi vantavo di lavorare con un team multiregionale, ho dovuto abbassare la cresta davanti a questo team multietnico.
Il capo è un tedesco che nell'aspetto ricorda un incrocio tra lo zio Fester e Lerch il maggiordomo della famiglia Adams, poi abbiamo un indiano, una russa, una cinese ed una turca. Per non farsi mancare nulla poi è stata aggiunta una brasiliana, che di brasiliano aveva solo l'accento. Il mio collega ha messo come messaggio su Skype: “Sentite questa: C'era un indiano, un tedesco, una russa, una cinese, una turca, un'albanese ed un gianduiotto!!!!”
Scambiando poi quattro chiacchiere con il ragazzo indiano, a proposito della quantità delle ragazze con cui lavorava, cosa rara nel nostro mestiere, lui ci ha lasciato la seguente massima:
you are unlucky if your father is poor
you are idiot if your father in law is poor
Saggezza indiana
you are idiot if your father in law is poor
Saggezza indiana
A conclusione della settimana, poi, inizio il venerdì assistendo ad una scena da sitcom. Per arrivare all'open space dove ogni mattina gioco al gioco della sedia devo percorrere un lungo corridoio che ricorda un po' quello che attraversa Get Smart. Comunque mi trovo a seguire una bionda dalla lunga chioma, provvista anche di un bel corpicino, che si intuisce dall'abito leggermente aderente. Passo dopo passo ci avviciniamo alla porta dell'open space ed io inizio a sperare che sia una nuova collega, quando apre una porta alla sua destra ed entra. Non ci sarebbe nulla di strano, ed infatti io non ci ho fatto subito caso, anche se qualcosa non mi tornava. Al che mi sono fermato ed ho guardato bene l'insegna sulla porta dietro la quale si era celata la biondina... era quella del bagno degli uomini!
No comment sulle idee che mi sono nate in testa per giustificare tale comportamento.
Lettore avrei ancore molte righe da scrivere su questo ricco “contorno”, ma non vorrei che poi coprissero il gusto del piatto principale.
...e la storia continua...
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