Caro Lettore,
oggi, dopo l’ennesima
telefonata surreale, mi sono reso conto non si può più usare la parola
positivo/a.
Nella maggior parte dei casi si viene fraintesi ottenendo
effetti contrari a quelli desiderati. Prova a pensare al significato che le
seguenti frasi avevano solo un anno fa e cosa vogliono dire oggi: pensa
positivo, siamo positivi, spero in un risultato positivo, cerca di essere
positivo, cerca il lato positivo, è una persona positiva, risposta positiva, etc.
Ecco caro Lettore sembra si sia realizzato il sogno del
Grande Signore dei Pessimisti: eliminare dall’uso comune parole o cambiare il
significato ai termini che sono sempre stati la bandiera del Grande Signore
degli Ottimisti.
Per chi ha un po’ di anni saprà che di casi del genere ce ne
sono tantissimi: parole con un eccezione che di colpo assumono un altro significato
e quindi non vengono usate e ci sentiamo derubati. Lo so caro Lettore, ho usato
questo concetto anche in un altro post, quindi per quanto riguarda l’originalità
ho perso qualche punto, ma a differenza di quanto scritto allora questa volta
vorrei prendere l’occasione per fare un esercizio linguistico.
Come sostituire la parola positivo? Vediamo cosa suggerisce
il vocabolario:
buono, favorevole, utile, vantaggioso, propizio, sicuro, accertato,
assodato, concreto, effettivo, fondato, reale, tangibile, vero, [di scienza]
esatto, affermativo, certamente, indubbiamente, senza dubbio, sicuramente, con
ottimismo.
Ora la parte difficile: sostituire la parola positivo con
una dei suoi tanti sinonimi.
pensa positivo à
pensa in maniera vantaggiosa/utile
siamo positivi à
siamo favorevoli a noi
spero in un risultato positivo à spero in un risultato
favorevole
cerca di essere positivo à
cerca di essere ottimista
cerca il lato positivo à
cerca l’aspetto propizio
è una persona positiva à
è una persona buona
risposta positiva à
risposta affermativa
etc.
Lo so: non suonano uguali… anche se secondo me alcune sono
meno vaghe, più chiare e precise.
Magari Lorenzo Cherubini potrebbe dissentire visto che lui
ci ha fatto una delle sue canzoni più famose, e chi sa cosa direbbero i guru
del marketing e della filosofia new age.
Che dire caro Lettore a questo punto: attendiamoci un nuovo
movimento Think it’s useful
Ps. Nel caso vorrei almeno una parte dei diritti d’autore.