08 novembre 2020

Think it’s useful

 

Caro Lettore,

   oggi, dopo l’ennesima telefonata surreale, mi sono reso conto non si può più usare la parola positivo/a.

Nella maggior parte dei casi si viene fraintesi ottenendo effetti contrari a quelli desiderati. Prova a pensare al significato che le seguenti frasi avevano solo un anno fa e cosa vogliono dire oggi: pensa positivo, siamo positivi, spero in un risultato positivo, cerca di essere positivo, cerca il lato positivo, è una persona positiva, risposta positiva, etc.

Ecco caro Lettore sembra si sia realizzato il sogno del Grande Signore dei Pessimisti: eliminare dall’uso comune parole o cambiare il significato ai termini che sono sempre stati la bandiera del Grande Signore degli Ottimisti.

Per chi ha un po’ di anni saprà che di casi del genere ce ne sono tantissimi: parole con un eccezione che di colpo assumono un altro significato e quindi non vengono usate e ci sentiamo derubati. Lo so caro Lettore, ho usato questo concetto anche in un altro post, quindi per quanto riguarda l’originalità ho perso qualche punto, ma a differenza di quanto scritto allora questa volta vorrei prendere l’occasione per fare un esercizio linguistico.

Come sostituire la parola positivo? Vediamo cosa suggerisce il vocabolario:

buono, favorevole, utile, vantaggioso, propizio, sicuro, accertato, assodato, concreto, effettivo, fondato, reale, tangibile, vero, [di scienza] esatto, affermativo, certamente, indubbiamente, senza dubbio, sicuramente, con ottimismo.

Ora la parte difficile: sostituire la parola positivo con una dei suoi tanti sinonimi.

pensa positivo à pensa in maniera vantaggiosa/utile

siamo positivi à siamo favorevoli a noi

spero in un risultato positivo à spero in un risultato favorevole

cerca di essere positivo à cerca di essere ottimista

cerca il lato positivo à cerca l’aspetto propizio

è una persona positiva à è una persona buona

risposta positiva à risposta affermativa

etc.

Lo so: non suonano uguali… anche se secondo me alcune sono meno vaghe, più chiare e precise.

Magari Lorenzo Cherubini potrebbe dissentire visto che lui ci ha fatto una delle sue canzoni più famose, e chi sa cosa direbbero i guru del marketing e della filosofia new age.

Che dire caro Lettore a questo punto: attendiamoci un nuovo movimento Think it’s useful

Ps. Nel caso vorrei almeno una parte dei diritti d’autore.

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