06 luglio 2006

Ed il settimo giorno si riposò


Non ci credo!
Esiste la domenica mattina, anche in quest’estate Mundial. Il caldo riporta alla mente l’estate in cui la nazionale di calcio si laureò campione del mondo! campione del mondo! campione del mondo! E per un popolo di scaramantici ciò equivale ad un’apparizione di San Franco Baresi, protettore di tutte le porte. La cosa incredibile è che crediamo che andare a votare non serva a nulla, quindi andarci o restare a casa, magari a sbavare dietro le cosce di qualche troione che sgambetta in tv o seguendo discorsi di trichechi con camice giusto collo, sia del tutto equivalente. D’altro canto indossiamo le stesse mutande di quella bollente estate, magari mai lavate, pensando che ciò possa cambiare l’andamento di una partita giocata a mille e più chilometri di distanza. Possiamo cambiare gli eventi, anche di portata Mondiale, neanche fossimo novelli x-men.

La cosa più assurda è, però, che io sia al parco a correre. Il caldo oggi sembra in grado disciogliere i ghiaccioli fin dentro al frigo. Per distogliere la mente dalla fatica e dall’afa mi guardo un po’ in giro.
Ci sono gli amanti della tintarella. I condannati della partitella della domenica, quelli che non rinuncerebbero mai ad una bella litigata post partita. Quelli che corrono per mantenersi in forma e superare, a pieni voti, la prova costume. Quelli che corrono nel tentativo di superare la prova costume, con ben poche possibilità, cercando di porre rimedio a mesi di bagordi e di concessioni alimentari. C’è chi prova ad intavolare un picnic e chi si è organizzato in stile festa dell’unità. Non è che dopo la caduta del muro, la mafia russa ha contrabbandato anche griglie e salamele del dimesso partito di Gorbaciov? Padri con figli dispettosi quale penitenza per antichi piaceri. Cani che portano in giro padroni annoiati. Ciclisti che pensano di essere i protagonisti della crono tappa del Giro del Parco, gara che dovrebbe essere inserita di diritto nelle classiche del Pro-Tour. Mogli, che dopo aver stressato il marito con la scusa che non le portano mai fuori e che un po’ di movimento farebbe ad entrambi bene, stressano il marito nocendogli gravemente alla salute. Single, e non, vogliosi del frutto della passione importunano qualsiasi essere femminile, che a prima vista non li metta a rischio di una denuncia di violenza su minori.
Gruppi di stranieri che invadono i nostri territori per giocare a sport a noi incomprensibili. Sono organizzati neanche fosse il torneo nazionale del dopolavoro ferroviario. Divise, coppe, bibite e tifosi al seguito, che non hanno nulla da invidiare ad un orda di hooligans inglesi in gita a Istanbul.
Anche qui trovi l’intellettuale che fa finta di leggere, per darsi un contegno, ma che in realtà sbircia le ragazze che girano nel suo campo visivo.

Cavoli!!! Ma che coraggio ci vuole per conciarsi così. Un nugolo di anziane, con costumi succinti, sedute in maniera lasciva, ammicca a vecchi single di ritorno.
Ecco una serie di ragazze abbigliate in maniera improponibile. Ma chi darà loro l’idea che: le canottierine prendisole ed i pantaloncini alla pinocchietto siano gli indumenti più adatti da indossare quando si corre. Non sanno che fanno male alla salute di chi le incrocia? Ed ecco un altro gruppo con toppettini che mettono in risalto addomi degni di essere adorati da buddisti alluppati con i chakra in subbuglio. Mentre gli uomini con la pancetta, se non accompagnati da mogliettina, sono belli coperti di tutto punto. Non sia mai che il loro unico sport è fare sì quattro salti, ma in padella.

Ed io a stringere i denti. In fin dei conti non sono tanto diverso da questa masnada di esseri che suda, cammina, si arrabbia, mangia e che quando ha fortuna vive e non sopravvive.
La prossima domenica sarà meglio portarsi un cappellino per proteggersi dal sole

1 commento:

cits74 ha detto...

sei un grande, ugo! questa è la VIA! ti vedo gà famoso come beppe grillo!