Buon Voto a tutti.
Eccoci nuovamente a cavalcare le parole per raccontare un'altra settimana in trasferta.
Questa settimana inizia con una grande novità: passo da alloggiare in albergo ad una comoda stanza in un residence.
COMODA?!?
Aspettate che vi racconto.
Il residence è incastrato in un centro fitness, con campetti di calcetto, palestra, campi di squash e piscina. Si trova a Torino nord, e dista circa cinque minuti in auto dall'ufficio, se ha guidare è il mio collega. Con una guida normale e rispettosa del codice stradale ci vogliono circa dieci minuti, a cui vanno aggiunti circa trenta minuti per trovare parcheggio. Quindi è finita la pacchia di passare dalla camera all'ufficio in trenta secondi.
Arrivato al residence perdo quaranta minuti per dare i dati alla receptionista (trentacinque minuti per stampare la scheda presenza, che comunque non è riuscita a stampare rimandando a domani quando ci sarà il marito). Scopro che la mia stanza è al piano terra, proprio di fianco a quello del portiere di notte, con la finestra che dal sul parcheggio regno di gatti randagi con un inebriante profumo di cloro nel corridoio. Quindi finestre chiuse sempre e tende tirate. Ok, non iniziamo subito a lamentarci. la stanza è comunque spaziosa anche se noto che le cose sono tutte posizionate un po' in basso. Questa cosa doveva insospettirmi.
Il bagno molto spazioso è attrezzato per portatori di handicap. Quindi water modello K2 con maniglioni antipanico in caso che qualche stronzo ti attacchi alle spalle; piatto doccia piano, o meglio: c'è un buco nel pavimento in una zona delimitata da una tendina, antibagno con lavandino e specchio con cui potrei radermi perfettamente l'ombelico, ma che diventa molto scomodo al momento di passare il rasoio sul viso.
Va bhè non lamentiamoci sempre. Pensiamo positivo.
Svuoto la valigia e mi preparo a cucinare. si la stanza è fornita di un armadio cucina. Un po' di pasta al pesto ed una mela. sono troppo stanco per lanciarmi a fare di più. Finalmente mi sdraio a guardare un po' di tv quando al piano di sopra inizia la lezione di aerobica/gag/stepper/ o che cavolo fosse, comunque sento questo rumore di carica di passi.
Va bhè non lamentiamoci sempre. Pensa positivo.
Non faranno lezione tutti i giorni, e poi magari mi iscrivo in palestra ed il problema è risolto.
Mi addormento.
La mattina inizia con un po' di freddo in stanza. Va bhè non lamentiamoci. Pensa positivo.
Vado a farmi la doccia. I miei colleghi mi parlavano di docce bellissime con addirittura l'idromassaggio ed il blocco per la temperatura, questa sembra una di quelle docce da campeggio.
Va bhè non lamentiamoci sempre . Pensa positivo.
L'acqua calda risveglia la circolazione e toglie un po' della tensione accumulata. Tiro la tenda della doccia, e sorpresa!!! Il bagno è allagato, e l'acqua, modello BLOB, si sta lanciando verso la stanza. Corro a tirar su tutto quello che avevo appoggiato per terra ed a chiamare la receptoin (nei residence si chiama così, nel resto delle case si dice portineria). Scende l'uomo tutto fare, di origini esotiche che ha un modo di parlare che ricorda molto un comico di Zelig, armato di cacciavite per sistemare lo scarico. Vede la scena e chiede a me cosa sia successo. Io gli dico che mi sono solo fatto la doccia. Corre quindi a prendere secchio e straccio, ma si rende subito conto che ci vuole uno strumento più potente per arginare questo piccolo lago.
Mi vesto e vado alla reception a lamentarmi. Il portiere, eh sì perchè alla fine è solo un portiere, si scusa e mi promette un pronto intervento per sistemare lo scarico della doccia.
Va bhè non lamentiamoci sempre. Pensa positivo.
Vado a fare colazione e poi mi preparo per la giornata di lavoro.
Questa settimana mi ritrovo solo ad affrontare tutti i casini della mia area. Il team è decimato. Il bollettino recita: Un malato ed uno a fare training agli utenti. Così mi tocca fare triplo lavoro, con il pensiero che torna sporadicamente al problema doccia.
Arrivata la sera, e tornato al mio alloggio, mi cambio e vado a fare una corsetta per scaricare lo stress. Vicino al residence c'è un bel parco, ideale per correre sino a quando c'è luce, poi si popola di strani personaggi che parlano lingue a me sconosciute, che mi consigliano di terminare la mia sessione in zone urbane. Più inquinate, ma anche più illuminate, sul sicuro non mi esprimerei.
Pasto frugale e vado verso la doccia. Una vocina mi consiglia di rimandare a domani, tanto le lenzuola del letto le cambiano. Ok. vado a nanna.
Mi sveglio e vado in bagno. La doccia è lì e non sembra sia cambiata da ieri.
Va bhè non lamentiamoci sempre. Pensa positivo.
Mi faccio la doccia, stando attento ad usare poca acqua ed a non tappare lo scarico con la ciabatta.
Risultato, Nuovamente bagno allagato, io che tiro su le cose e chiamo il portiere. Nuovamente l'uomo tutto fare che scende, guarda si scusa e lavora di spazzettone.
Salgo nuovamente dal portiere. Si scusa anche lui e mi assicura che mi verrà cambiata stanza.
Quindi faccio colazione velocemente e ri-invaligio in maniera che l'omino tutto fare faccia il trasloco.
Solita giornata incasinata, ma sono fiducioso e non vedo l'ora di vedere la nuova stanza.
Arrivo e scopro che la mia azienda non ha dato l'ok per il mio trasferimento a causa di un piccolo sovrapprezzo. Ok, non lamentiamoci sempre. Pensa positivo.
Pensa positivo un corno ed iniziamo a lamentarci.
Chiamo il mio capo ed inizia a gridargli che se non mi fa cambiare stanza al più presto, me ne torno in albergo. Lui scende giù dal pere, dicendo che non sapeva nulla del problema della camera, e che la segretaria gli aveva detto che la cosa non era urgente. Io mi sfogo per altri 5 minuti, di cui quattro e mezzo al telefono muto perchè è caduta la comunicazione. Comunque il capo mi assicura che risolverà tutto in mattinata. Mangio ed esco. Non riesco a sopportare il TUM TUM sul soffitto. Vado a vedere di calmarmi un po' girando per Torino e cercando di pensare ad altro.
Nuovo giorno e nuovo allagamento. Ormai me la prendo con comodo, la roba è tutta al sicuro, e lascio che l'acqua purifichi nuovamente la stanza. Ecco il lato positivo è che mi puliscono la camera ogni giorno. Chiamo, l'omino scende, salgo dal portiere che mi rassicura che appena arriva l'ok dalla società per cui lavoro mi sposteranno.
Arrivato in ufficio chiamo subito la segretaria, facendole una scenata e raccomandandole di risolvere il problema delle autorizzazioni al più presto e di darmene notizia.
Dopo dieci minuti mi richiama dicendomi che tutto è risolto così mi posso scusare per il tono che ho usato prima, e spiegandole che per me il problema dell'allagamento della camera era urgente.
Meno fiducioso degli altri giorni inizio a pensare a possibili rappresaglie. Ad esempio potrei creare un nuovo affluente del Po'. Un bel canale con la sorgente situata nel bagno della camera- Vuoi vedere risolvo anche il problema dei gatti randagi e fornisco anche un servizio di lavaggio delle auto nel parcheggio? Non è poi una cattiva idea.
Tornato al residence, il portiere mi accoglie con un sorriso e mi da le chiavi della mia nuova camera.
La camera è al secondo piano, con una bella vista, nessuno sopra a bruciare calorie, il bagno, un po' più piccolo ma con una signora doccia. Mobili ad altezza normale ed addirittura una piccola stufetta in bagno ed una in camera. Passo la serata a mangiar fragole ed a customizzare il televisore.
Per inciso ho chiamato due volte il portiere per farmi cambiare le pile del telecomando e farmi spiegare il funzionamento delle luci (in questa stanza c'è un lettore di schede che abilita l'impianto di illuminazione e che non c'era nell'altra stanza).
Giusto per rompere i c...
Ecco un bel post di lamentele. Sembra la settimana di Bertoldo, a cui capitava sempre qualcosa.
Comunque è bene tutto quello che finisce bene.
Nella prossima puntata si parlerà di ....
5 commenti:
povero carmine!
ma cosa hai contro i gatti randagi?marta
Ciao Marta mi fa piacere che tu sia passata.Cercherò di riassumere in poche righe quello che forse richiederebbe un intero post, se non un blog.
Non capisco l'animale domestico, ed il randagismo non è sempre poetico.
Il randagismo mi ricorda che la città non accoglie tutti, alcuni li lascia ai margini, e non sempre si ha il coraggio di accoglierli.
Sono cresciuto, poi, vedendo gli animali più o meno liberi di muoversi in campagna quando andavo a trovare i miei nonni.
Le caprette di Heidi che scorazzavano sui monti con Annette ed il suo fratellino. Mentre gli orsi giravano per il parco controllati dal ranger, che non aveva ancora super poteri.
Se avessi visto gli "Aristogatti" e "La
carica dei 101" da bambino forse ora la penserei diversamente.
Carmine, sei troppo buono. Da esperto di trasferte posso dirti che il trucco è fare la voce grossa da subito: capiscono al volo che sei uno a cui non far girar le palle. Te ne vai in giro con la fama del rompicoglioni ma Monsieur de la Rochefoucault ci fornisce l'alibi: "Chi ha carattere ha un brutto carattere!", che io traduco in "Chi ha un brutto carattere, ha carattere!". Io ho carattere. D'altronde la gente deve capire che la trasferta ha un prezzo, e quindi quando uno stacca deve sentirsi ancora meglio di quando va a casa. Se no il gioco non vale la candela.
Sul professionale e sul personale io non tollero gli italianismi, non tollero i malcostumi, non tollero le disfunzioni ma soprattutto "non tollero"! Punto.
Ho pochi amici coraggiosi perchè sono difficile da sopportare, i miei fornitori mi hanno soprannominato Jena Plinsky, però le mie cose funzionano, mi servono al meglio e nessuno mi rompe i coglioni. Impara da Gattuso, non da Gilardino...
Ciao, Dane.
p.s.: getta l'auto, prendi la bici! Tu e quel criminale ambientale del tuo collega... ;-)
A sto giro si torna ad usare i mezzi pubblici.
La bici l'azienda ce l'ha regalata a Natale, ed io l'ho regalata a S. Stefano, ne avevo già una.
Per poter andare al lavoro in bici devo arrivare almeno a livello Senior Programmer, altrimenti l'alone di sudore va ad incidere sulla mia valutazione per lo standing (tra noi: questo è già basso a causa delle mie cravatte).
Quindi vedrò di spingere per il mezzo pubblico
Ciao C
p.s. solitamente fuori dall'ufficio preferisco muovermi a piedi, ho già visto mezza Torino così
Non è un imposizione aziendale quella di allacciarsi la cravatta prima ancora di far colazione!...
DD
Posta un commento