04 aprile 2009

Torino/Bielsko-Biała - 55° puntata


Caro lettore un altra incisione è stata fatta sul la scrivania, il che significa che un'altra settimana di trasferta è andata. Una settimana ricca di novità.
La prima, forse la più importante, è che con l'inizio di aprile è arrivato anche il sole. Non riuscivo a crederci. Ormai avevo perso le speranze, ed invece ecco che il sole ha fatto prima capolino tra le nuvole e poi eccolo lì, con tutta la sua capacità di cambiare l'umore delle persone e l'aspetto delle cose. Il posto ora sembra un po' più ameno. Il grigiore ha aumentato le sue sfumature, e sembra un po' più colorato.
La seconda novità è che il team ha iniziato la sua lenta riduzione. Siamo partiti in 6 tre mesi fa, e questa è la prima settimana in cui siamo staffati solo il 5. Abbiamo perso la quota rosa del team. Eravamo così abituati a muoverci in 6 che una sera abbiamo chiesto che il conto della cena venisse diviso appunto per 6. Il cameriere, stupito e con il dubbio di non aver capito bene il nostro esperanto, ci ha chiesto conferma del numero. Noi ci siamo guardati intorno per fare un breve controllo e poi ci siamo resi conto che ormai eravamo solo 5. La prossima settimana “perderemo” un altro componente, il “ministro” ed inizieremo a viaggiare solo in 3. Il sottoscritto, il collega fashion e lo stacanovista che si alternerà con il l'ex dreadlock man alla guida della spedizione nelle terre polacche.
La terza novità è stata sostituire la gita del venerdì mattina in un centro commerciale per fare gli acquisti di beni di prima necessità (vodka, sigarette, caramelle, dolciumi vari, piccoli doni), se si vuol tornare a casa ed avere una degna accoglienza, con 2 ore di lavoro aggiuntivo. Quindi niente serata godereccia, niente sveglia rilassata, niente colazione con calma, niente passeggiatina tra gli scaffali del supermercato, niente chiacchierata con gli amici mattinieri via internet. Nulla di tutto ciò, ma ennesima mattina di corsa per arrivare presto in ufficio. Per fortuna il sole fa pesare un po' meno questa novità. Il “ministro” , poi, è stato rapito da un utente che in tre mesi solo ora si è svegliato dal torpore invernale, e i neuroni usciti dal letargo hanno generato mille domande che hanno messo a rischio la nostra tabella di viaggio, ma per fortuna la squadra di soccorso lo ha liberato e la guida dell' ex dreadlock man ci hanno fatto recuperare il tempo perso. Per inciso abbiamo fatto nuovo record sul tragitto fabbrica aeroporto.
La quarta novità è che per la prima volta, mentre sto spiegando una procedura ad un'utente, questa scappa in lacrime. Calma lettore, non sono un bruto. Io non c'entro con questa reazione. Lasciami spiegare. Allora le cose sono andate così. Finisco di spiegare la procedura ad un'utente ed inizio a spiegare la stessa procedura alla seconda utente. Avendo riscontrato alcuni problemi nel flusso di dati a causa di un errore fatto dall'altro team, ero già pronto a trovare delle difficoltà. Iniziamo e sembra andare tutto bene. Tra tutte le utenti quella che affianco ora è quella che parla il miglior inglese, quindi anche le difficoltà di comunicazione dovrebbero essere minime. Facciamo tutta la procedura ed alla fine c'è una squadratura di 4 centesimi di PLN su una cifra a 5 zeri. Lei prima di registrare la transazione chiede alla sua capa. Non so cosa si dicano perchè il mio polacco si ferma a poche parole, so solo che lei ad un certo punto si alza in lacrime, polacche, e scappa via. Io resto come una delle teste dell'isola di Pasqua. Pietrificato. Non so cosa dire, mi mancano le parole polacche, e non oso chiedere cosa sia successo. Dopo dieci minuti la ragazza rientra, con gli occhi ancora un po' lucidi, e si scusa dello scatto. Ricominciamo a lavorare ma ora l'area non è più tranquilla e rilassata, ma molto professionale e distaccata. Finisco la mia spiegazione e la lascio lavorare. Per fortuna che il giorno successivo sembra che tutto sia passato e si ricrea l'atmosfera che con tanta fatica avevo costruito con gli utenti.
La quinta novità è lo scrocco di un passaggio in auto al capo per tornare a casa. Peccato che abbia dovuto pagare pegno. Mi sono dovuto sorbire un'ora di discorsi sul lavoro, la situazione contingente, la necessità di fare sacrifici, i piani futuri non ben dettagliati, e via dicendo. Per fortuna che una telefonato l'ha tenuto impegnato per un po' ed io ho potuto pensare ad altro.
Lo so lettore, non sono queste grosse novità. Tu ti saresti aspettato di leggere di liaison con le indigene, o guerre a base di testate o di super pettegolezzi, ma per ora nulla di tutto ciò è accaduto e quindi dovrai accontentarti di questi piccoli picchi sulla linea monotona di questa avventura polacca.
Nella prossima puntata si parlerà di...

1 commento:

Pietro ha detto...

Dài, il sole un po' aiuta. O forse farà eliminare un po' di strati dagli abiti delle indigene, così magari gli ormoni potranno annusarsi a vicenda e chissà...