18 dicembre 2010

Tra Alba e Tramonto – 35° puntata


Caro lettore, la settimana appena trascorsa è già un ricordo, ma non so ancora dire se uno di quelli che conserverò in un cassetto o che cercherò di dimenticare velocemente.
È iniziata con un corso tenuto da una collega a Milano. Peccato che dei tre partecipanti, per un motivo o per un altro fossimo tutti sfasati. Chi doveva rincorrere richieste del cliente, chi doveva finire un lavoro urgente e chi come me doveva combattere contro un altra notte ad occhi spalancati.
Mettici poi l'insegnate dolorante, le continue interruzioni, ne è scaturita una giornata senza poi tanta gloria. Per fortuna che il dentista, che mi ha dato appuntamento per la sera è magnanimo ed allegro, così che il suo buon umore un po' mi resta appiccicato addosso.
La sera, tornato a casa, preparo armi e bagagli perchè martedì è prevista riunione alle 9:00.
Martedì parto presto, la collega ha dato buca. È a casa malata. Da fine ottobre ad oggi non è mai capitato che entrambi stessimo bene. Il che diventa un po' preoccupante.
Il viaggio comunque è tranquillo ed il paesaggio regala scorci da cartolina.
Arrivo in perfetto orario, anzi anche un po' in anticipo e così scopro che è stato deciso che io non debba partecipare alla riunione, che tra le altre cose ho richiesto io, ma che mi devo preparare per la riunione del pomeriggio, visto che la collega è assente.
Ne approfitto per recuperare un po' di lavoro arretrato.
La riunione del pomeriggio è una video conferenza con la Turchia. L'inizio già mi doveva far capire che era meglio marcare visita. C'è un sacco di gente, ma i turchi salutano solo me, e per tutto il tempo si rivolgeranno prevalentemente al sottoscritto, anche se alla riunione ci sono una ventina di persone che si occupano di cose differenti. I punti da smarcare sono molti, tanto che durante la discussione si buttano già le basi per un altra riunione. Io avevo preso anche un mezzo appuntamento per fare una visita ad una cantina del luogo, ma salta. Quando la riunione finisce in ufficio ci sono solo io e la mia referente.
Arrivato in residence mangio un pasto frugale e vado a nanna, ed incredibile, dormo tutto di un fiato.
Mercoledì mille progetti, per la serata che si infrangono quando scopro di una riunione che è figlia di quella a cui non ho partecipato martedì. Durante questa scopriamo che è un mese che discutiamo su dei dati che vengono modificati di volta in volta dall'utente senza darne avviso. E poi qualcuno si chiede perchè non funziona nulla...
Giovedì ennesima riunione, dove il responsabile di un altro gruppo cerca di scaricare la colpa di alcuni errori su di me, ma poi riesco a dimostrargli che l'errore è loro, peccato che appena se ne sono accorti si siano alzati con una scusa e se ne siano andati. Da allora si sono sempre fatti negare.
Questa è la settimana in cui molte aziende organizzano le cene natalizie, ed anche la mia società lo ha fatto. Peccato che io finisca tardi, che la voglia di mettermi in macchina, andare alla cena per poi rifare la strada di ritorno il giorno successivo. Alcuni colleghi, che come me stanno facendo tardi mi chiedono quali piani ho per la serata. Io gli dico nulla. Cena e letto. Allora vengo invitato ad andare a cena con loro.
Accetto.
Peccato che quando si arrivi al locale scopra di aver dimenticato il portafoglio. La cena poi non è nulla di memorabile, anzi solo il conto e la compagnia sono degni di essere riportati. La compagnia allegra, che festeggia una specie di addio al nubilato di una collega, che settimana prossima ripeterà l'esperienza di dire sì, ma ad un altro uomo. Ed il conto, salato più della carne marinata sotto sala servita da antipasto. Ma che fare. Per fortuna al momento di pagare qualcuno di magnanimo lo trovo e così intasco un debito, che mi riprometto di pagare l'indomani.
Tornati al parcheggio dove ho lasciato la macchina, la ritrovo coperta di ghiaccio, come se fosse stata attaccata da Mr. Freeze. Fa troppo freddo per aspettare che sbrini del tutto, quindi provo a partire lo stesso, ma fatti 4 metri desisto e mi metto in attesa.
Venerdì scorre in attesa che qualcuno risponda alle mie mille richieste, prima dell'ennesima riunione, in cui più volte mi viene chiesto cosa ne penso di tornare in Turchia per un'altra sessione di chiusure. Al che io nicchio, cercando di scaricare la decisione su chi non c'è e che quindi no posso sbilanciarmi.
Finito con la Turchia ecco la telefonata dal Lussemburgo.
Lì scopro che tutti gli utenti, ovunque essi siano, qualsiasi lingua essi parlino o religione professino alla fine si assomigliano tutti.
Alla fine esco nuovamente tardi, e di corsa perchè ho degli amici che mi aspettano per andare ad un concerto.
Il viaggio di ritorno è tranquillo sino a pochi chilometri da casa in cui è fiorito un traffico da neve impressionante. Ci metto più di mezz'ora per coprire gli ultimi chilometri, ma finalmente sono a casa. La settimana è alle spalle e l'unica cosa che voglio è pensare al fine settimana.
...all'inseguimento del sole...

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