18 giugno 2011

Tra Alba e Tramonto – 58° puntata

Caro Lettore, come una cambiale ecco un altro post sulle mie avventure lontano da casa.
Ogni tanto mi soffermo a pensare che chi sa se a qualcuno interessa leggere di questo consulente che da ormai più di tre anni vive con la valigia in mano e si sperde in varie direzioni a fare il suo onesto lavoro. Chi sa se quando finirà quest'ennesima avventura ce ne sarà un'altra da raccontare e se a qualcuno mancherà questa strana rubrica.
Questa settimana è la settimana di arrivi e partenze. È arrivato nel gruppo una faccia conosciuta. Un personaggio che è già passato in questa rubrica molto tempo fa, dove la scenografia era la città della FIAT. Sono arrivati anche due utenti turchi, a cui ho dovuto fare un po' da babysitter. Ci sono state anche partenze, chi per le ferie e chi per non tornare più, o almeno così si racconta.
Settimana piena, con mille cose da fare, riunioni a cui partecipare in cui il mio ruolo era verificare che non venissero proposte cavolate. Giusto per raccontarne una. Grande gruppone con vari responsabili. Io li a fare da spettatore a diatribe varie. Una delle responsabili, dopo 20 minuti di discussioni, esce con la frase: ma si può fare così... io guardo la soluzione applaudita dal resto della corte. Ok, bella soluzione, peccato che ci sia un piccolo errore. Manca una riga nei calcoli. La riga di partenza. Quella per cui siamo tutti qui.
Altro giorno altra riunione. Siccome gli utenti turchi sono in ritardo inizio un altra attività che alla fine mi fa arrivare con un paio di minuti di ritardo. Vengo accolto con la frase: questo delta è dovuta all'attività che ha fatto lui e vengo indicato. Ok, vogliamo scaricare le colpe a me. Bene. Sono tre giorni che dormo poco perchè oltre al mio lavoro presso il cliente devo fare anche quello che mi richiede la mia società. Quindi non è che sono proprio di buon umore, metteteci che di solito quando vengo attaccato rispondo come il Milano di Sacchi, con un bel contropiede. Eccomi lì che chiedo che mi venga spiegato dove avrei sbagliato, visto che l'attività l'ho fatta dopo aver avuto certificazione da parte di tutti gli astanti ed aver verificato tutto ben quattro volte.
Ecco che iniziano con una serie di estrazioni e confronti, che so già dove porteranno, visto che ho capito dov'è l'anomalia, ma perchè perdermi il piacere di vederli lavorare. Dopo quasi un'ora mi alzo e faccio notare una cosa. Stano cercando l'errore sull'esercizio fiscale sbagliato. L'errore è stato fatto dall'altro gruppo nell'agosto scorso, periodo in cui io non ero staffato su progetto, e dove i responsabili erano i quattro caballeros seduti di fronte a me.
Il gruppo si zittisce e poi mi guarda incredulo. Ed ora? Ora qualcuno dovrebbe prendersi le sue responsabilità.
Alla fine della settimana, facendo la somma i problemi sono tutti relativi ad attività che dovevano fare altri. Io dovevo fare da supervisor giusto per rassicurare gli utenti che hanno una certa fiducia sul mio operato. Noto che non solo i turchi ma anche altre persone degli altri team vengono ormai a rivolgersi direttamente a me.
In mezzo a questo un serrato scambio epistolare con la società che ha creato il programma ERP che usiamo per dimostrare che hanno rilasciato un programma che fa schifo e che le note correttive sono ancora più schifose. Alla fine installo 6 note di aggiornamento, due workaround, ed una serie non meglio definita di parolacce.
E già così sarebbe più che sufficiente, ma c'è un russo che si deve fare odiare, aprendo ticket di cui conosce la soluzione solo per il piacere di verificare che noi gli si risponda nella stessa maniera.
Ma non pensate che sia finita così. Il giro del mondo di richieste non è finito. Gran Bretagna, India, Polonia, Italia, Spagna, Lussemburgo, Francia... fermate il mondo che voglio scendere.
Per fortuna che tra pranzi e compleanni vari sono riuscito a ritagliarmi un paio di momenti di tranquillità.
Ho mancato l'evento mondano, anzi due eventi mondani. I turchi mi hanno invitato da uscire con loro per fare il giro dei locali, mentre la sera dopo sono andati in gita a Portofino ed io invece nella mia stanzetta del residence a lavorare.
Caro lettore scusa lo sfogo. Non volevo che questo post fosse così. Lo immaginavo più come un trattato sulle storie che iniziano e che poi proseguono, e piano piano un po' si trascinano e che si rialzano o perchè arrivano alla conclusione o perchè scendono nel buoi di qualche tunnel o perchè trovano nuove energie e stimoli in qualche cambiamento... ma l'elefante ha partorito un topolino ed io ho scritto malino.



...all'inseguimento del sole ...

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