23 ottobre 2011

Un giorno come un altro...forse

Caro Lettore,
i giorni iniziano ad accorciarsi in questo autunno ricco di cambiamenti, ed i colori sembrano accompagnare questi cambiamenti. Il cielo azzurro combatte con le nuvole grigie, i colori caldi vanno a scaldare gli alberi che iniziano a perdere le loro foglie. Ma non è dei colori e della stagione che vorrei parlare in questo post, ma di una sensazione che ieri, durante l'esercitazione di Protezione Civile a cui ho preso parte, mi ha colto ed un po' mi ha sorpreso.
Ero lì insieme ai miei colleghi a cercare di fare del mio meglio ma capivo che la sola buona volontà non può bastare. Che in certe situazioni ci vuole anche la conoscenza e la pratica, quelle che a me mancano forse perchè sono stato troppo lontano in questi ultimi anni.
A pranzo poi scorrevano le foto di tutte le azioni a cui il mio gruppo a preso parte ed io che ero sempre da un'altra parte. Al momento della consegna delle benemerenze ecco che mi torna in mente uno strano ricordo.
Io in un ufficio in un piccolo paesino industrializzato del sud della Polonia. Il telefono che squilla appena avevo finito di tranquillizzare le utenti che il terremoto dell'Aquila non aveva toccato me ed i miei familiari. Mi chiamano dal gruppo e mi chiedono la disponibilità per partire. C'è da portare aiuto alla popolazione terremotata. Io sono a dire che sono in Polonia e che non ho la possibilità di essere di aiuto. In tutto il periodo che i miei compagni a turno andranno giù io cercherò di sostituirli nelle attività di ruotine. Piccola cosa, ma era tutto quello che potevo fare allora.
E ieri mi trovavo al tavolo con loro. Gente normale che ha messo a disposizione il proprio tempo per aiutare altre persone. Ed io che... ecco un bel bagno di umiltà. Una riorganizzazione delle priorità. Di cosa è davvero importante e di cosa alla fine non conta poi così tanto.
Ed ecco che mi si accende un'altra lampadina.
In questo periodo molti amici stanno realizzando sogni che anch'io ho. Ed ammetto che un po' so no invidioso a volte, e per questo un po' me ne vergogno. Ma poi ecco che provo a ricordare il momento dei vari annunci. Ecco quelli sono stati istanti di felicità pura. Felice perchè chi mi era vicino era felice. Nulla di più e nulla di meno. Felicità. Magari durata un attimo, ma sono questi gli attimi che ho capito che non voglio perdere.

1 commento:

Pietro ha detto...

Carmine,
verrà il giorno. Non è questione solo di priorità ma anche di possibilità. Puoi darti tutte le priorità che vuoi, ma se non hai la possibilità di realizzarle, c'è poco da fare. Ma verrà il giorno in cui sarai tu a dare gli annunci e gli altri ad essere felici con te.