17 settembre 2007

La rana e lo scorpione

Una rana e uno scorpione si incontrarono davanti a un fiume. Entrambi volevano passare dall’altra parte, e se la rana non aveva difficoltà, lo scorpione era preoccupato, perché non sapeva nuotare.
“Per piacere, mia cara rana, mi porteresti dall’altra parte del ruscello?" chiese lo scorpione, con la voce più dolce che gli riuscì di fare.

"Fossi matta!" gli rispose la rana "Non provare nemmeno ad avvicinarti, non ho nessuna voglia di farmi pungere da te".
"Ma ragiona, ranocchietta: se tu mi aiuti a passare il fiume prendendomi sulla groppa, io mai e poi mai ti pungerei: se lo facessi, annegherei, perché non so nuotare".
La rana rifletté, e decise di aiutare lo scorpione, un po´ perché aveva paura che altrimenti la avrebbe punta, un po’ perché era un animale generoso, e dopo tutto lo scorpione non le aveva fatto niente di male.E così lo scorpione saltò in groppa alla rana, e tutti e due si buttarono in acqua. Erano già a metà del percorso, proprio in mezzo al fiume, quando la rana sentì un dolore acutissimo sulla schiena.
"Ma come?" esclamò "mi hai punta! E ora moriremo tutti e due, io per il veleno, e tu perché annegherai! Ma perché lo hai fatto?"

E lo scorpione rispose: "Già, perché l’ho fatto? Perché pungere è la mia natura, e io non posso farci niente".

Questo racconto mi è tornato in mente per caso. Ripensando ad alcuni comportamenti delle persone che mi stanno a canto ed ai miei. A volte mi sembra che l'unica giustificazione possibile sia "non sono cattivo, è che mi disegnano così!", e forse anche chi mi scrive i testi dovrebbe passarsi una mano sul cuore, se ce l'ha.
Per il resto a voi usufruire di questa perla di saggenza, se vi va.


8 commenti:

Anonimo ha detto...

com'è che ti vengono in mente queste cose????
secondo me come metafora è molto triste...

io credo che non dipenda tutto dalla natura di un essere, dipende molto dalla sua pigrizia!
marta

Carmine ha detto...

ci sono cose che ci caratterizzano, perchè fanno parte di noi, della nostra natura.
la pigrizia può giustificare alcuni aspetti, e magari il fatto di non voler cambiare, ma come diceva il mio saggio nonnino:
"SE NASCI TONDO NON PUOI MORIRE QUADRATO"

alpaox ha detto...

ma tu ti senti più rana o più scorpione ...in questo periodo???

Carmine ha detto...

direi più scorpione. anche se il mio animale di riferimento come ben sai è l'ippopotamo.

Anonimo ha detto...

Il discorso di Marta è facilemnte condivisibile, ma... anche la pigrizia può far parte della natura di una persona!
Concordo anche sulla triztezza (anche se veritiera) del post.
Subito dei torti ultimamente?
Ciao, Pelaz!

Carmine ha detto...

i torti centran poco, e non penso che il racconto sia poi così triste. è solo la natura. ci sono cose che facciamo o non facciamo perchè è nella nostra natura, sono riflessi istintivi. ci sono gesti che facciamo senza pensare, che vengoo così "naturali".
ribadisco:
SE NASCI TRIANGOLO NON PUOI MORIRE ICOSAEDRO TRONCO.

Anonimo ha detto...

Sì vero l'istinto naturale e genetico di una persona è difficile da cambiare e sarà sempre presente uin tutti i suoi comportamenti anche se io credo che pur nascendo triangolo... crescendo a quegli angoli una smussatina li si riesce a dare! ... volendolo!!!

Carmine ha detto...

ok, una smussatina, volendolo, la si può anche dare, ma come insegnano i bambini, per far passare la stellina nel posto del cilindro la devi rompere e snaturare.