08 febbraio 2008
Avrei potuto parlar di notti stellate
Se fossi più bravo a scrivere, dedicherei un post a queste ultime due mattinate. Lo spettacolo del sole che sorge all’orizzonte colorando il cielo di sfumature arancioni, le montagne che si stagliano in lontananza, facendomi sognare di fughe dalla città verso un mondo più naturale.
Campanili che sovrastano le case basse dei paesini di periferia, segno di una storia passata che molti hanno dimenticato. Alcuni campi non ancora ceduti alla smania di edilizia che vede crescere gru in ogni dove.
Sono in macchina, a percorrer la statale, mi son svegliato con quella sensazione di star bene o più esattamente meglio, tanto che canto le canzoni che trasmette la radio, come in una specie di karaoke su quattro ruote, senza pensar a chi, in un'altra auto, possa non apprezzar le mie stonature.
Il traffico è scarso in questo giorno in cui gli studenti della mia città sono esentati dal recarsi a scuola per poter godere del carnevale. Ed anche questo aiuta il mio buon umore.
E che importa se gli autisti della domenica ormai non fanno più distinzione sui giorni della settimana e vanno in giro anche il venerdì, se c’è sempre qualcuno che ha molta fretta e poca educazione, che importa.
Vivo oggi come i personaggi del SABATO DEL VILLAGGIO dipinti in strofa da Giacomo Leopardi. E allora mi godo questi momenti come se Chi vuol esser lieto, sia: - di doman non v'è certezza. Ma al contrario io conservo la speranza che domani sia più “magnifico” di oggi mio caro Lorenzo de’ Medici, e se così non fosse mi rimarrà il ricordo di questi momenti lieti a consolarmi.
Ed anche se in ufficio c’è qualcuno che attenta al mio stato d’animo, io gli dono un sorriso, perché oggi sono impermeabile anche alla stupidità di chi mi circonda.
Ed allora oggi sorrido spensierato; domani verrà, ma non prima che le stelle tornino a far compagnia al cielo in attesa di una nuova alba.
Lettore per favore sii indulgente
Con i pensier della mia mente
Oggi volevo scriver di questi momenti
Così da prolungarne i godimenti
E se queste parole ti sembrerai banali
Non augurarmi del ciel gli strali
Ma insieme a me cammina
Alla ricerca di una nuova mattina
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