30 agosto 2008

Torino - 26° puntata


Ed ecco che anche la prima settimana, dopo il rientro, è passata. Non sto ed enunciare le solite frasi da rientro, tanto tutti le avete sentite e dette, quindi vediamo di non cadere negli stereotipi.
Per rendere la settimana di rientro più leggere, i primi due giorni ci hanno tagliato l'acqua calda in residence, quindi doccia fredda nel vero e proprio senso della parola. Lo so che molti la fanno così d'abitudine, ma l'anziano che scrive è abituato a fare la doccia a temperatura “pollo” anche con quaranta gradi all'ombra. C'è stato un momento che ho pensato di riscaldare l'acqua sui fornelli, ma mi mancava la Saratoga per riempire la doccia, per cui l'idea malsana successiva è stata quella di lavarsi con le salviette umidificate da viaggio, ma ho desistito ed ho affrontato il mio destino a testa alta, per evitare il primo impatto gelido. Questo è proprio il segno del decadimento umano, ahiahiahi.
La cosa positiva di questa settimana è che sono riuscito ad uscire sempre presto dall'ufficio, e con presto vuol dire solo mezz'ora dopo l'ora in cui dovrei uscire per contratto. Questo mi ha permesso addirittura di andare al parco per correre o solo per leggere un po' all'aria aperta, gustandomi ancora un po' di estate. Vista la quantità di gente al parco penso che questo pensiero deve essere balenato nelle menti di molti. I discorsi che si sentono sono tutti uguali: dove sei stato; com'è andata; fatto qualcosa di bello; quando rientri; ti sei abbronzato; mangiato bene; etc.etc. Il solito repertorio, con l'aggiunta del pettegolezzo da spiaggia, che inizia sempre con “Ma lo sai che...”, come quello da ufficio che accompagna il caffè nell'area relax o le camminate lungo i corridoi del posto di lavoro.
Questa settimana ho fatto anche una scoperta sconvolgente, quattro adulti si possono dimenticare dove hanno parcheggiato l'auto. A discolpa di questi neo moschettieri va detto che era lunedì di rientro, che comunque due brindisi sono stati fatti, oltre al fatto che anche a questo giro si è pagato di più il bere che il cibo, e non conta che ci si era persi anche all'andata, sono cose che possono capitare se ci si affida a due guide scout che senza navigatore non riuscirebbero ad arrivare neanche dal salotto al bagno. A pensarci bene moschettieri è proprio il giusto soprannome. C'è quello nobile amante di cibo e donne, Athos, quello mantenuto che affida le sue fortune al gioco, Porthos, quello tutto ufficio e chiesa (anche se il suo dio è fatto di Rum e Cola), Aramis. C'è anche la giovane serva della Regina, Costanza. Per fortuna che il Cardinale Richelieu ha avuto un attacco di dissenteria e non è dei nostri. Al locale che ha un nome che sarebbe piaciuto a Dumas padre, I TRE GALLI, incontriamo la Regina Anna con il suo servo ed il Duca di Buckingham. La serata piacevole rende più dolce il ritorno nella città dell'ultimo Re d'Italia.
La serata mondana può essere ricordata dal tasso alcolico raggiunto dai colleghi. A questo giro ho dovuto accompagnare per mano la collega all'auto mentre continuava a ripetere che tutto andava bene, che lei era a posto ed intanto persisteva a sbattere contro gli specchietti delle macchine parcheggiate, uno dei colleghi voleva per forza andare a dire ad un trans che sembrava un armadio quattro stagioni con le ante aperte che era brutto (le sue condizioni erano simili al Genio della Gambara ma in versione più kamikaze), mentre il terzo era poco più di un vegetale. Ad un certo punto mi sono sentito come alle colonie estive, solo che io non ero il bambino che giocava sulla spiaggia, ma l'educatore che doveva garantire la riconsegna dei pupi, possibilmente interi o non troppo ammaccati. L'ultima scena della serata è stata spostata alla mattina. Uno dei partecipanti alla serata danzante, possessore di valigia trolley con manico telescopico, ha cercato di stivare la valigia con quest'ultimo allungato e stupito non capiva come mai non entrasse nel bagagliaio, visto che all'andata c'era stato. Dopo due minuti di risate gli ho fatto notare il manico allungato più dell'attrezzo di lavoro del più famoso Rocco, e lui con la faccia stupita di chi ha fatto una grande scoperta ha accorciato di quel poco che bastava l'appiglio e mi ha ringraziato per la rilevazione.
Dal punto di vista lavorativo è stato fatto il passaggio di conoscenze alla manutenzione per quanto riguarda il vecchio progetto e si è iniziato a lavorare, se così si può dire sul nuovo. Questo lo scrivo per giustificare anche a voi, oltre che a me, il motivo per cui sono rientrato dalle ferie.
Nella prossima puntata si parlerà di...

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