26 febbraio 2010

Mezza Trasferta - 15° Puntata


Ed ecco che la settimana di mezza trasferta perde un venerdì. Eh si venerdì non si lavora per recuperare dalle 2 settimane consecutive in Slovakia. E devo dire come non mai si può far riferimento alla settimana appena trascorsa come ad una di quelle a cui manca davvero un venerdì, come si diceva una volta delle persone non del tutto a posto.
Per prima cosa questa è stata una settimana di tutti uomini in ufficio. Neanche una donna presente nell'open space ha abbassato di molto la sua vivibilità, tanto che metà dell'ufficio non si è presentato: tra malattie, visite mediche, ricoveri ospedalieri, corsi aziendali, training e trasferte dell'ultimo minuto.
Questo a reso un po' più pesante l'atmosfera e la vivibilità dell'ufficio. Lunedì pomeriggio ero talmente triste che per riprendermi avevo deciso di partecipare ad un aperitivo aziendale così da vedere qualche faccia nota e scambiare quattro chiacchiere. Avverto che arrivo e che parto da lontano, e va da se che mi inchiodano in un meeting che doveva iniziare alle 9:15, ma che causa di piccoli imprevisti, inizia alle 17:45. Mi brucio così un ora, e per fortuna che avevo avvertito che sarei dovuto uscire prima, ma il lavoro è così. Spengo il pc e mi precipito a Milano, in quanto l'aperitivo è vicino alla sede della società per cui lavoro. Mentre salgo in metrò, avverto che sto arrivando ed ecco la novità.
L'aperitivo è saltato!
Ma come, chiedo. Eh sì, c'è stato un imprevisto settimana scorsa, quindì un gruppo è dovuto andare a Torino, perciò è iniziata la fila di beh se non viene lui/lei non vengo neanch'io, ma se non ci siamo tutti allora salto, mi sono dimenticato che dovevo andare dal parrucchiere..di lunedì?!? comunque non ti preoccupare qualcuno c'è. Ed ecco che mi ritrovo con 5 persone di una, se non due generazioni, che lavorano tutte insieme ed io come intruso. La serata non decolla, visto che più della metà di loro è giù alticcia quando arriva, uno smessaggia con la fidanzata e l'unica ragazza fa la faccia schifata, ma si vede che ha qualche interesse.
Io resisto il tempo di una birra, bevuta con calma, mentre i compagni di tavolo ne hanno già fatte fuori due molto più grandi della mia.
Me ne torno a casa, con l'umore ancora più nero.
Martedì le cose non migliorano. Io passo tutto il giorno a sistemare documentazione ed ad aspettare novità per la prossima settimana sia dal capo scout che dal responsabile dell'area. La giornata anella uno scambio di mail tra il capo scout ed il francesino che mette in serio dubbio la nostra partenza, oltre a rovinare del tutto l'ambiente che potremmo trovare lì ora; una mega riunione da cui esce il responsabile dell'area e mi annuncia che non verrà in Slovakia; il cantante di matrimoni che inizia con le sue richieste. Dimenticavo, uno dei clienti più grandi che la società per cui lavoro ha rischia il commissariamento per un piccolo problema di riciclaggio. L'umore si mantiene su un livello costante di tristezza. Sarà il tempo.
Mercoledì apoteosi. Dopo che ho preparato un manuale di 80 pagine il responsabile d'area dice serafico, che nella riunione di ieri hanno cambiato le strutture, che quindi metà del lavoro fatto non serve più. Io ringrazio la mia buona stella di non avermi dato la forza, se no una prima scarica di testate sarebbe partita. Intanto aspetto news per la trasferta e mentre leggo le mie mail ne trovo una con una battuta riferita al cantante di matrimoni, che come credo di aver detto ha il brutto vizio di leggermi la posta mentre la guardo. Io cerco di chiudere la mail prima che se ne accorga, ma non ce la faccio. Per fortuna lui deve uscire prima per andare allo stadio. Io credo di averla scampata, ed invece, dopo cena mi becco una sua telefonata. Passo 20 minuti a tranquillizzarlo ed a spiegarli la storia che c'era dietro la battuta. Ovviamente la spiegazione era molto credibile. Per fortuna che la protezione civile mi viene in soccorso. Devo chiudere la comunicazione perchè devo andare alla riunione generale, dove eleggiamo il nuovo direttivo.
Giovedì. Passo la giornata a chiudere gli ultimi dubbi, ed a scoprire che i manuali che mi hanno dato erano sbagliati, e che quindi prima di passarli all'utente andavano corretti. Il responsabile d'area mi racconta, per tirarmi su di morale quando ci accorgiamo che ho saltato un passo di una procedura, che le due persone che mi hanno preceduto hanno fatto solo danni. Almeno io qualcosa di buono l'ho fatta e mi sono impegnato, e poi non avevo alcuna esperienza sull'area assegnatami. Per diritto di cronaca, le due persone che mi hanno preceduto in questa attività sono state allontanate, il che significa che anche questa rubrica potrebbe avere vita breve.
Finisco le attività. Invio mail che il responsabile si era dimenticato di inviare, ed io credevo perchè voleva rimandare l'attività a quando gli utenti fossero stati più capaci ed invece mi confessa che se n'era dimenticato proprio. Per inciso vengo caziato perchè nella mia versione non sono antrato nello specifico della problematica e tutto. Eppure io avevo chiesto: “ma gli devo spiegare anche le basi del loro lavoro o solo come il lavoro deve essere fatto con i nuovi sistemi, in fin dei conti gli hanno assunti per fare questo lavoro”. Lasciamo perdere.
Concludo la serata con un gesto samaritano. Aiuto il cantante di matrimoni a fare una slide per spiegare un flusso. Io ho fatto 300 slide in 4 giorni e lui 1 in tutta la giornata, che faceva oltretutto schifo. Gli spiego come sistemarla, gli rispiego per l'ennesima volta come correggere il piè pagina, gli trovo un paio di errori e poi, quando è molto più leggibile e non ho più la forza di spiegargli che la sua impostazione dell'argomento fa cagare me ne vado a casa. Ci rivediamo la prossima settimana, anche se non so ancora dove sarò.
… e la storia continua ...

1 commento:

Carmine ha detto...

La telefonata poi è giunta, a tempo ampiamente scaduto... ma la storia, caro lettore, la leggerai nel prossimo post.