28 maggio 2011

Tra Alba e Tramonto - 55° puntata

Caro Lettore, ho ormai finito da tempo gli incipit e sempre più riutilizzo la stessa forma. Questo forse è dovuto al fatto che ormai sono passate 55 settimane da quando ho iniziato questa avventura.
È vero di cose ne sono capitate, di persone ne ho incontrate, di posti ne ho visti. La mia valigia è sempre più piena di cose e di esperienze.
Per fortuna che oltre alla valigia anche il FASCINO è in crescita. Vuoi vedere che le rughette ed i primi capelli bianchi, nascosti da un taglio molto corto, abbiano aggiunto un po’ di sale e pepe.
E sì, il Tempo passa, anche se non lo si guarda e si fa finta di niente. Anche se si cerca di ignorarlo il Tempo fa cadere ogni giorno un granellino in più nella tua clessidra. La cosa importante è che quel granellino non sia passato inutilmente.
Per ora sono fortunato, ogni granellino ha portato con se un ricordo, un volto od un’emozione.
Ecco, dopo quest’auto incensimento, forse è il caso di iniziare a raccontare in questo diario virtuale l’ennesima settimana in trasferta.
Questa settimana è stata innanzitutto la settimana successiva alla mia ultima settimana di ferie estive del 2010. E già, del 2010. Avevo sognato viaggi a Berlino, ma poi il destino mi ha portato altrove, a ripercorrere i ricordi della mia gioventù regalandomi nuove emozioni.
Ma questa rubrica si occupa di altro e vediamo di rimanere sulla strada giusta.
Lunedì è iniziato come al solito a bomba, le cose da fare si sono accumulate nella mia settimana di assenza. La sera poi mi aspettava l’evento mondano: una cena a casa della responsabile aziendale per festeggiare compleanni e futuri matrimoni. Abbiamo cenato su un terrazzo che regalava una vista incredibile sulle langhe.







Poi sembrava di essere tornati ad una di quelle feste delle medie in cui bisogna firmare il biglietto di auguri senza farsi scoprire dal festeggiato, e quando i festeggiati sono 3 la cosa si fa molto più difficile. Per fortuna che i regali sono piaciuti, che la serata è stata gioviale, il cibo buono, il vino ottimo e la compagnia grandiosa.
L’unica pecca è stata che fosse di lunedì.
Martedì mi rituffo nel lavoro. Fai questo, studia questo problema, prendi questa patata bollente. Lavora lavora lavora. È arrivata anche la persona che mi sostituirà, quindi ho iniziato il mio passaggio di consegne. Tutto questo ha rubato ancora un po’ di tempo a quello che ho per rispondere alle domande degli utenti.
Queste sono poi delle più assurde. Un’utente ha avuto il coraggio di fare la stessa domanda 6 volte nel giro di un giorno, ricevendo sempre la stessa risposta. Il capo corregge poi una mio lavoro. Non ci sarebbe nulla di male se la sua correzione non fosse errata. Per fortuna che se ne accorge e ripropone la mia. Le patate bollenti ad un certo punto sono così tante che sembra di stare in una friggitoria. Io passo dal monopoli al giro del mondo in 80 utenti. Russia, Belgio, Lussemburgo, Francia, Spagna, Portogallo, Turchia e Polonia. Capite che arrivato a venerdì un po’ di confusione ce l’abbia anch’io, ma mai come quella che ha la responsabile di uno dei gruppi che si trova allo stesso piano dove lavoro io. Mi hanno chiesto di supportarli in un’attività di controllo. Io do la mia disponibilità, in fin dei conti sono stato offerto volontario. Questa indice una riunione. Prima alle 9:00, poi la sposta di un’ora, poi la sposta alle 14:30, poi la sposta di un po’ e poi verso le 17:00 all’ennesimo sollecito ammette di non aver tempo. Io ho passato un’intera giornata a preparare una riunione che non c’è stata. Ma la cosa divertente è che il mio equivalente, dell’altro gruppo non era neanche stato invitato. Va beh, la sindrome di organizzazione alla Filini sembra che colpisca ovunque e chiunque.
Venerdì poi ritrovo un ex collega di FIAT che viene a fare un colloquio per un posto nel mio ufficio. Fa ridere ricordare con lui le giornate passate a Torino, i colleghi, i capi.
Arriva come tutte le settimane l’ora di salutare l’ufficio e buttarsi nel fine settimana. Resto ad Alba, perché sono invitato al matrimonio di cui sopra. In realtà ho anche il matrimonio di uno dei miei migliori amici a Siena, ma per fortuna è di domenica. Approfitto della bella serata, dell’arcobaleno che fa da tetto alla città per andare a fare una corsettina. Ho preso le scarpe sbagliate, ma questo non mi ferma. Cerco un nuovo percorso, e mi ritrovo così a corre lungo il Tanaro, circondato dalla natura, dopo aver superato il confine tracciato dall’Asti-Cuneo. Nel mio sapermi perdere ovunque, finisco poi vicino al canile e di sbarra in sbarra alla casa circondariale. Il sole ormai ha già superato la linea dell’orizzonte ed io devo abbandonare la mia ricerca di scorciatoie e rifare tutta la strada a ritroso. Ammetto che l’ultimo chilometro l’ho fatto a passo lento chiacchierando al telefono con la famiglia e smessagiando con gli amici sparsi per l’Italia.
Tornato i residence mi restano giusto le forze per mangiare un insalatina ed arenarmi prima sul divano e poi sul letto.
Ora, caro Lettore, ti devo salutare e ricominciare a correre dietro le mille cose che devo fare.
…all’inseguimento del sole…

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