come stai? Spero bene. Io sono qui
davanti alla tastiera senza sapere cosa scrivere ma con una voglia ed
un bisogno di scrivere qualcosa, anche fosse un pensiero o un motto o
soltanto una stupidità.
Voglio fuggire dall'ennesimo pomeriggio
domenicale trascorso tra pranzo in famiglia e pennichella davanti
alla televisione. Dove la sveglia viene data da quel rito ormai
trentennale di visione dei goal della giornata calcistica.
Mentre anche questo settembre tra poche
ore sarà finito io mi ritrovo congelato in un'altra domenica uguale
a molte altre. I pensieri sempre più spesso corrono troppo
velocemente ed in poche ore costruiscono castelli per area, ci
abitano e subito dopo sono colti da una specie di apatia che li
costringe ad abbandonare la nuvoletta dove avevano posto la loro
dimora. Quello che rimane poi è solo un sapore leggermente
amarognolo ed un senso di spossatezza a cui è difficile dare una
spiegazione visto che oltre a dare forma ai cuscini del divano non è
che si è fatto molto.
Probabilmente la posa dell'ennesimo
dorato mattoncino fatto di buoni propositi è più faticoso di quanto
si pensi.
Chi sa Caro Lettore se mettendo queste
parole su una pagina bianca queste possano portarsi via questa
malinconia per lasciare spazio a cose più felici. Perchè si cose
belle ne capitano, sono quei regali che non ti aspetti come
l'incontro con una persona che non vedi da tempo, la notizia di un
futuro arrivo, un'amica che si è scoperta più forte o una coppia di
amici che riescono a brindare insieme. L'essere l'ospite più anziano
ad una festa e vedere che si riesce ancora a tenere botta, come si
diceva un po' di tempo fa. Ed anche se molti degli invitati
probabilmente non erano ancora nati quando io davo l'esame di guida
poco conta. Lo spirito è forte e dove il fisico tentenna ci arriva
il fascino. Ecco. La ricerca delle cose belle. Una ricerca che
assomiglia sempre più a quella che di buon mattino fanno i cercatori
di funghi. Loro che guardano la pioggia cadere e sanno che alla fine
delle nuvole ci sarà il sole che farà sbocciare questi “fiori”
tanto apprezzati nelle cucine. E come i funghi molte altre cose hanno
bisogno della pioggia e di un cielo non sempre azzurro.
Dovrei ricordarmene più spesso.
Ora Caro Lettore devo lasciarti sento
il profumo di pappardelle ai funghi che arriva dalla cucina.
Buon Ottobre.
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