Caro
Lettore a volte si fa fatica a trovare le parole per descrivere i
propri stati d'animo, ciò che si sta vivendo o soltanto quello che
ci circonda. A malapena si riesce a trascrivere uno scambio di
battute tra amici.
Ecco,
mentre mi trovo in questo
cavolo di blocco
dello scrittore (lo so mi sto assegnando un titolo che non
merito...ma così è il modo di dire) che probabilmente è dovuto
all'attesa di parole che non arriveranno mai; tanto
che ho
addirittura preso
un treno per fuggire
da casa mia e per
rifugiarmi in una città che mi ha accolto facendo del mio incubo
abitativo una realtà. In
questa fantomatica città mi
trovo per caso a seguire un
filo di Arianna, che
legando parole ad immagini
speravo mi aiutasse ad uscire da questo labirinto emotivo,
regalandomi magari un
piccolo miracolo. Nel
percorrere la strada indicata da un novello
Virgilio al
femminile, che ha
più della sirena che del poeta mi ritrovo a leggere questa
iscrizione su un muro:
"Poi
la porta si spalancò. Ed entrò quella donna. Tutto quello che posso
dirvi è che ci sono miliardi di donne, sulla terra, giusto? Certune
sono passabili. La maggior parte sono abbastanza belline, Ma ogni
tanto la natura fa uno scherzo, mette insieme una donna speciale,
incredibile. Cioè, guardi e non ci puoi credere. Tutto è un
movimento ondulatorio perfetto, come l'argento vivo, come un
serpente, vedi una caviglia, un gomito, un seno, un ginocchio, e
tutto si fonde in un insieme gigantesco, provocante, con magnifici
occhi sorridenti, bocca leggermente piegata in giù , labbra
atteggiate in modo che sembrano scoppiare in una risata alla tua
sensazione di impotenza. E sanno vestirsi, e i loro lunghi capelli
incendiano l'aria. Troppo di tutto, accidenti."
Pulp
di C.Bukowski
Cavoli,
ho trovato l'insieme delle parole che stavo cercando già in
bell'ordine e soprattutto già scritte magistralmente da un altro.
Che
colpo di fortuna.
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