16 gennaio 2010

Mezza Trasferta - 9° Puntata


Ed eccomi di nuovo, caro lettore, qui a raccontarti un altra settimana lontano, se così si può dire, da Milano.

Questa è la settimana post rientro, quindi dovrei già aver superato lo shock del primo giorno di lavoro dopo le ferie, ma forse questa informazione non è arrivata a tutte le mie cellule, ed infatti mi trovo più di una volta a spingere con i gomiti per poter arrivare alla fine della giornata.

Settimana passata per la maggior parte in attesa di notizie sulla programmazione dei giorni futuri. Ormai mi ero abituato ad avere un calendario con le date e le scadenze ben indicate, ed invece ora queste cose me le devo scordare. La programmazione, qui, è solo quella che fa il programmatore seduto davanti a me. Tutti mi dicono che devo abituarmi, che qui si vive alla giornata, che se sei fortunato giovedì sai in quale sede, sparsa per l'Europa, dovrai lavorare.. perchè se non sei fortunato questa comunicazione ti arriva il venerdì dopo pranzo... e se sei di quelli che neanche Lourdes lì può aiutare la comunicazione ti arriva il sabato mattina, mentre spingi un carrello con la spesa che tanto non ti servirà. Ecco questo è il posto dove sono finito. E mentre guardo tutto con un viso stupefatto tutti mi dicono che è così e basta. Quindi dovrò farmene una ragione.

Questa è la settimana in cui hanno investito, sulle strisce pedonali, una dipendente dell'azienda per cui faccio consulenza. La cosa è successa poco dopo che anch'io ero passato su quelle stesse strisce pedonali. Il giorno dopo tutti a chiedere notizie a raccontare la loro versione che di bocca in bocca si faceva più ricca di particolari improbabili.

Questa è la settimana in cui c'è stato il terremoto ad Haiti, per cui con un gruppo di colleghi stiamo pensando di fare una colletta.

Questa è la settimana in cui il cantante di matrimoni prestato alla consulenza ha fatto il colloqui nell'azienda in cui lavoro, non prima di essersi rubato la mia ultima caramella, senza dire nulla. Io avevo messo il pacchetto affianco al pc, in attesa di gustare la caramella a metà pomeriggio, ma come l'omino di una nota pubblicità di cioccolatini, anzi peggio visto che almeno a lui è restata la ragazza, sono rimasto a mani vuote. Un gesto stupido, ma non sapete quanto mi ha dato fastidio, più del fatto che sbircia tutto quello che faccio, legge, si impiccia e cerca ogni volta di farmi cadere in falla, mi fa perdere tempo a fare attività che poi non servono a nulla. Lasciamo perdere.

Questa è la settimana in cui una collega viene importunata sul treno da uno strano personaggio, che cerca in tutti i modi di attaccar bottone e di conquistare almeno il numero di telefono.

Questa è la settimana in cui un collega avrebbe dovuto tenermi un corso su un paio di argomenti che dovrò poi essere io a spiegare ad altri, in un altra lingua. Ovvio partecipa anche il cantante di Matrimoni. Alla fine mi sento come la banana tra i mandarini. Risultati ottenuti 0, o meglio una sana incazzatura per il tempo perso, e la sensazione che chi fa da se fa per tre.

Ma non ci sono solo cose tristi, questa è la settimana in cui è venuta alla luce Annalaura, figlia di una mia carissima coppia di amici, ed anche se non centra molto con il lavoro, per lo meno mi ha tirato su il morale.

Questa è la settimana in cui il pettegolezzo d'ufficio si è arricchito con nuovi particolari sulla liaison tra due “colleghi” dell'open space.

Questa è la settimana in cui si suppone che il capo si sia beccato una bella shampata, che gli ha fatto un po' abbassare le ali, o almeno così tutti speriamo.

Questa è la settimana che si è appena conclusa. Archiviata anche lei tra le righe di questo blog.

… e la storia continua ...

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