29 agosto 2010

Tra Alba e Tramonto – 23° puntata

Caro Lettore ben tornato, buona settimana, buona continuazione, buon viaggio, buone vacanze... va beh vedi tu cosa preferisci e cosa si adatta meglio alla tua situazione, per me questa passata e la futura sono ancora settimane lavorative.
Ora come ora non so dirti come sarà la prossima settimana, per questo dovrai aspettare il prossimo post delle avventure del CONSULENTE CON FASCINO E VALIGIA, ma ti posso sicuramente dire che la scorsa settimana è stata pesantissima. Mi sembrava di essere un Obelix, con il suo Menhir sulla schiena, ma senza essere finito da piccolo nella pozione magica.
Due volte sono stato cacciato dall'ufficio perchè dovevano chiudere, le altre due sere ho finito di lavorare in residence. Va detto che ho fatto tardi quasi sempre per colpe e mancanze altrui o perchè quando si lavora in team, e uno è nella m... si è tutti nella m... e quindi bisogna rimboccarsi le maniche e spalare, e come diceva Vince Lombardi:
Pochi sono gli uomini di squadra, perché solo pochi sono così grandi da pensare al bene comune prima che a se stessi.”
Io ho sempre amato gli sport di squadra, e anche quando corro, non corro da solo ma corro con il gruppo di amici che è così matto da alzarsi tutte le domeniche mattine, sole, pioggia, caldo e freddo che ci sia. Forse questo è anche il mio limite. Non sono un individualista... forse è il caso che l'ora d'introspezione la lasci nell'ambito privato.
Dopo tante parole belle ma con poco racconto di vita eccoti, caro lettore, alcuni aneddoti dei sette giorni passati.
Lunedì, mentre tornavamo da pranzo, con il collega che si lamentava del rientro in ufficio, del lavoro, del fatto che abbia dovuto aspettare dieci minuti prima di mangiare e via dicendo sentiamo il fischio di pneumatici che si grattugiano sull'asfalta a pochi metri da noi. Mi volto e vedo un SUV che facendo fumare un po' le ruote sterza nella nostra direzione per evitare non so cosa. Per un attimo, solo un attimo, mi sono visto falciato via, con la mia storia raccontata sul Gazzettino Albese.
Appena tutte le cellule del mio corpo ricominciano a muoversi vedo che la macchina si è fermata almeno a 3 metri da noi, e da dietro spunta un ragazzino con il caschetto e la sua bici che rassicura tutti che non si è fatto male. Tiro un sospiro di sollievo.
Martedì lo ricordo per l'ennesima serata passata a fare un lavoro che non mi porta nessun valore aggiunto. Il che aumenta il mio malumore di fondo. Ovviamente questo lavoro lo fai fuori orario lavorativo perchè tanto voi ad agosto lavorate, ed ad agosto non c'è mai tanto lavoro da fare... ma va a raccogliere le pigne con la testa, che almeno si capisce perchè sei cosi idiota.
Mercoledì lavoro lavoro, mentre la collega fa la stessa cosa ad Istanbul. Alla fine facciamo la riunione di allineamento tra le 23:00 e le 24:40. Ovvio che entrambi sino a quell'ora abbiamo lavorato o meglio spalato.
Giovedì per riuscire ad arrivare in ufficio ho bisogno di un aiuto medico.
A sorpresa vedo arrivare il responsabile delle comunicazioni con il personaggio di cui ho parlato nella scorsa puntata. C'è da sollecitarlo per la conclusione del lavoro. Io non ho intenzione di telefonargli perchè già immagino che farà una scenata, ma lo sprovveduto responsabile, fiducioso della sua caricare organizza comunque una call conference al volo. Scopro così, io e tutti i colleghi che assistono alla telefonata in viva voce, che l'omino è proprio uno scontroso. Dopo dieci secondi è lì che grida e dice una montagna di cavolate sul fatto che noi lo si attacchi con i toni e le parole e tutto quello che abbiamo detto è stato: “il lavoro non è stato consegnato nei giorni pattuiti e che ci sono troppi re work.” Osa dire che non gli abbiamo fornito abbastanza casi di test. Io gli faccio notare che per ogni sviluppo ha avuto almeno 3 casi di test ed in alcuni casi anche una decina. Allora sposta il tiro con “Non è nostra politica rispondere alle telefonate” , “non scriviamo mail di presa incarico del lavoro se no passeremo tutto il tempo a scrivere mail”. Io guardo il responsabile e mi trattengo dal ridere e dal gridare al telefono all'omino che è proprio un idiota.
Il responsabile passa dieci minuti a cercare di calmare l'omino, che si deve essere accorto di aver sbrodolato.
Finiamo la call conference con un nulla di fatto, o almeno è quello che penso. Dopo dieci minuti l'omino telefona per chiedermi di testare il lavoro che avevano fatto. No comment.
Questo è solo l'inizio. A pranzo solite lamentele del collega che ama solo i self service e la loro efficienza. La sera, solo dopo che l'utente ha finito il suo lavoro, inizio il caricamento dei dati in produzione dei dati e mi scontro con diverse realtà:
  1. non si trova chi sappia caricare il file che ho preparato in produzione. Le due persone che hanno fatto sino ad ora questa attività sono via. Per fortuna arriva il gran capo che carica i dati.
  2. Nel cercare chi fosse in grado di caricare i dati mi sono dimenticato di togliere un controllo e tutti i dati vanno in errore.
  3. Scoperto l'errore, per non bloccare l'attività chiedo di caricare anche il secondo file. Anche questo mi aspetto che vada in errore. Tanto poi con la procedura di rielaborazione carico tutto.
  4. Il secondo file viene caricato, va in errore, ma gli errori non sono quelli che mi aspetto. Non hanno fatto l'aggiornamento di lingua di comunicazione. Per fortuna che avevo dimenticato il controllo attivo.
  5. Il gran capo aggiorna il sistema e ricarica il secondo file.
  6. Ora tolgo il controllo e devo rielaborare i dati. Non so come fare la rielaborazione massiva. Per fortuna che trovo un collega ancora in ufficio, a Bologna, che mi da una mano.
  7. Carico i dati. Tutto perfetto.
  8. Faccio l'analisi preventiva per il terzo file e mi scontro con il fatto che manca un'intera parte di sviluppo che era in carico ad un altro gruppo.
  9. Scrivo mail di attività conclusa e segnalo la mancanza dello sviluppo.
Esco dall'ufficio con alle spalle la persona addetta a chiudere gli uffici.
Venerdì un elemento del gruppo che doveva fare gli sviluppi scrive lamentandosi del fatto che abbiamo fatto la segnalazione. No comment.
Io sono tenuto sotto controllo per le attività che faccio perchè devo consuntivare ore in più sul progetto Turchia, e la responsabile ci tiene che io riporti tutto.
A pranzo cambiamo locale, ed il servizio è talmente rapido che il collega non può lamentarsi ma scopre che così ha un sacco di tempo e nulla da dire.
Ed ecco che finisce anche questa giornata e si torna a casa.



… all'inseguimento del sole ...

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