02 ottobre 2010

Tra Alba e Tramonto – 27° puntata

Caro Lettore, ormai iniziano a scarseggiare gli incipit. Ho scritto più di cento resoconti riguardanti le mie trasferte in giro, e questa appena trascorsa doveva essere una settimana decisiva per il mio futuro nella città tanto famosa per il suo tartufo, ed invece nulla di fatto. E dire che io ero pronto. Lunedì mattina mi presento un po' in anticipo, ben rasato, pettinato... va beh si fa per dire, profumato e con il vestito nuovo, e scopro che l'incontro è stato rinviato. E mentre scopro tutto questo, la collega è in viaggio per Istanbul. La giornata passerebbe così lieve se non arivasse l'annuncio che il precedente gestore è stato sostituito dall'Orco.
Eh sì. È tornato l'Orco, anche se ha detti di molto è più debole di prima. La notizia non fa certo piacere, ma a pensarci bene è un'ottima occasione per avere una rivincita. E con questo nuovo mantra affronto la settimana.
Iniziano i movimenti in ufficio in quanto ci sarà a breve un cambio al comando. Ormai le ipotesi si riducono e ci sono sempre più certezze. Chi sostituirà la capa, l'arrivo di un nuovo collega, o almeno la sua ricerca si fa sempre più insistente, feste di saluto e mezzi di trasporto.
Tornato a casa crollo. Tutta la stanchezza del fine settimana mi arriva addosso come un treno merci. Non è finito ancora
Martedì solito tran tran, ma non so come faccio tardi. Ormai uscire in orario non fa quasi più parte del mio DNA. Scopro solo a metà giornata che una collega è assente per malattia... chi sa dove ho la testa. Forse dietro ad una nuova attività che non ha nulla di stimolante, ma che deve essere fatta. Per fortuna che ho ancora in piedi una parte del progetto Lussemburgo, che viene finalmente varato in ambiente di test.
Per festeggiare serata da personaggio di Culicchia. Cena davanti la televisione a vedere X-Factor. Questo perchè non ho frittata di cipolle, birra, rutto libero e partita da vedere, altrimenti sembrerei più il ragionier Ugo Fantozzi, a cui a dire il vero assomiglio nelle forme.
Mercoledì giornata di attesa. Attendo la risposta degli esiti dei test degli utenti, attendo di poter parlare con la responsabile per aver chiarimenti su alcuni passaggi di un programma, attendo la cavolata dell'Orco. L'utente latita, la responsabile è impegnata ma l'Orco non tradisce.
Ecco la sua telefonata con le domande più stupide. Premessa, l'Orco è ben noto per avere il braccino e fare le pulci a tutti. Mi chiama per sentire a voce la descrizione della mia nota spese. Si chiede anche se sono io a pagare l'alloggio dove risiedo ad Alba. Rispondo con pacatezza e calma, e glisso quando le domande puntano verso la nota spesa della collega. Per chi non fosse avvezzo alla compilazione della nota spese, si sappia che uno viene rimborsato solo delle spese che sostiene e giustifica con le pezze (cioè scontrini, fatture e ricevute), quindi le domande fatte non avevano senso, tranne che volesse capire se mettevo in nota spese cose strane o che cercassi di approfittare dell'azienda. Questo per farti capire, caro Lettore, quanta fiducia abbia questo personaggio nei confronti degli altri.
Ammetto che la telefonata un po' mi mette di malumore, e mette in agitazione la collega, che con una splendida mail asettica lo mette in riga.
Per togliermi il senso di frustrazione della telefonata decido per l'evento sportivo. Esco abbastanza presto per andare al supermercato ed a correre.
Il fatto che sia già buio mi fa preferire un percorso che costeggia una delle vie principali della città, che a quell'ora è scarsamente trafficata. Peccato che in un passaggio rischio di essere investito da un autista che si dimentica di tutte le regole del codice stradale. Affronta la rotonda senza dare la precedenza alle auto che già sono in essa accelerando per anticiparle e rischiando di investire il malcapitato, cioè io, che attraversa sulle strisce.
Lo spavento è tanto ma arriva solo dieci minuti dopo l'accaduto, quando metto a fuoco che ci sono andato proprio vicino dall'essere investito.
Tornato in appartamento doccia ristoratrice e cena leggera. E poi a nanna.
Giovedì sembra trascorrere sonnechioso. Rientra il collega da alcuni giorni lampo in cui è andato a ritirare la macchina nuova. A pranzo ci incastriamo tutti dentro, avendo preso lui un coupè, e ci facciamo scarozzare per le vie di Alba con la scusa di andare a pranzo in un locale dall'altra parte della città.
Ormai sono rassegnato a fare tardi oggi e domani, in quanto non è arrivato ancora l'ok per portare in produzione il progetto Lussemburgo, ma ecco che all'ultimo momento...
Mi metto di lena e facendo comunque serata in ufficio riesco a finire tutto, così da salvarmi il venerdì.
Venerdì e mi sento quasi in ferie. La giornata passa tra alti e bassi in ufficio. È il mio turno di prendere la macchina per andare a pranzo, e do spettacolo con la mia non proverbiale capacità nel parcheggio a esse sul lato destro della strada, tanto che un automobilista mosso a pietà mi segnala che sta uscendo e lì il parcheggio è un po' più spazioso.
Va da se che a sinistra, al contrario di quasi la totalità del genere umano, il parcheggio mi viene alla perfezione, ma ormai non c'è più nessuno a guardarmi, neanche la signora con il super SUV che cerca di speronarmi.
Nel pomeriggio poi sembra un fuggi fuggi, ed alle 18 mi trasformo nell'incubo di brunetta. Faccio cadere la penna e scappo a casa.
Dimenticavo, dopo tante mail inutili, questa settimana è arrivata anche la mail del super capo del cliente per ringraziare del lavoro fatto.
A volte basta poco per sentirsi bene.



… all'inseguimento del sole ...
p.s. Questa è stata anche una settimana si partenze ed arrivi. Quindi a tutti voi va un immenso abbraccio e la speranza che troviate sempre una ragione per sorridere.

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