23 ottobre 2010

Tra Alba e Tramonto – 30° puntata

Ed anche questa settimana si va ad incasellare con le altre, come settimana trascorsa, anche se ha avuto qualche piccola differenza. Al contrario delle altre è iniziata con un lunedì a Milano, speso nella nuova sede a sistemare aspetti burocratici, rivedere alcuni colleghi, scambiare quattro chiacchiere e presenziare ad una riunione. Sarebbe andato tutto bene se alla riunione non ci fosse stato anche l'Orco, oppure se io fossi riuscito a non discutere con lui, ma il suo gessato da Al Capone mi ha distratto ed i miei buoni propositi sono saltati. Per fortuna che un attimo di lucidità mi ha permesso di zittirmi davanti all'ennesima cavolata sentita, mentre il resto delle persone sbadigliavano.
Questo “scontro” mi ha rovinato la bella sensazione che ero riuscito a costruirmi durante la giornata, ma per fortuna il tempo scarso non mi ha permesso di rimuginarci troppo su. C'era una valigia da fare una partenza all'alba da impostare.
Martedì mi sveglio presto è parto per l'ufficio. Traffico accettabile, ed anche la nebbia passa via. La vita in ufficio è da subito frenetica. C'è da preparare l'ennesima riunione, da sistemare le solite beghe dell'utente e via così. Quando finalmente riesco a tornare in residence, sistemo un paio di cose, cucino, mangio ed a nanna. Mi perdo così l'esibizione di Nevruz o l'uscita cinema. Ma sono davvero stanco.
Mercoledì, rinfrancato dalla dormita mi rimetto sotto e produrre. Le cose ovviamente aumentano, ma nella mia testa si forma l'idea di andare a fare una sgambata, e questo pensiero mi accompagna e mi sostiene. Mi viene finalmente assegnato un pc fisso, per cui sono costretto a lasciare la mia postazione ed occuparne un'altra, più piccola ma se possibile ancora più imboscata.
Si fa tardi anche a questo giro, ma ormai il tarlo ha fatto il suo lavoro, ed anche se scopro di aver preso i pantaloncini corti, concludo la sera con una bella sgambata.
Giovedì mattina ed una delle mie fantasie è lì lì per compiersi. Nella hall del residence una bionda cerca un passaggio e mentre io mi informo per il luogo e faccio finta di cercare le chiavi della macchina, la responsabile del residence si alza da dietro il banco è dice:
” IL SIGNORE VA NELLA DIREZIONE OPPOSTA E CI VA A PIEDI!!! ”
Stroncato.
La bionda tristemente si incammina verso nord mentre io, con le mani in tasca, vado a sud.
Arrivato in ufficio scopro che il destino lavorativo ha voluto mettermi anche il carico da 11. mi tacca perciò rimboccarmi le maniche e produrre produrre produrre.
Quando ormai sono nell'ora degli straordinari, per gli altri, a scrivere mail a destra ed a manca decido che Rocky 3 merita più attenzione del lavoro e me ne torno alla mia fetta di formaggio.
Ed anche se il film è datato, e forse il meno famoso della serie, me lo godo come se fosse la prima volta.
Venerdì il mio unico pensiero è tornare a casa. Si fissa nella mia testa. Lavoro di gran lena, ed anche quando l'utente si dimostra per l'ennesima volta stolto, alcuni colleghi mi rinfilano le loro beghe, sembro anch'io un po' Rocky: testa bassa e sempre avanti.
Riesco a mancare i miei buoni propositi solo di 15 minuti e via verso casa. Il traffico è un po' più sostenuto ma scorrevole. Va tutto bene sino a quando non arrivo alla barriera. Siamo in 3 nella corsia che ho scelto. Con la viacard ci dovrebbe volere un attimo, ma ecco che scende l'autista della prima macchina. Ha dei problemi ma non capisco se con il biglietto dell'autostrada o con la tessera. Passano 30 secondi e scende il passeggero. Vedo che dopo un paio di tentativi questo schiaccia il tasto per chiamare aiuto, ma nulla. Dalla seconda macchina scende una signora, dopo aver cercato di parcheggiare... lei si trovava tra me ed il primo ed ha fatto una manovra che sembrava indicare: questo parcheggio è mio e guai a chi lo tocca. Io intuisco la situazione e faccio retromarcia con molta cautela. Riesco a passare nel casello accanto giusto mentre il passeggero del primo decide di provare l'ebrezza di attraversare tutti i caselli per andare a cercare aiuto.
Supero la barriera, schivo due con il telepass che hanno deciso di riprodurre lo storico sorpasso tra Hakkinen e Schumacher con me nella parte di Zonta a Spa nel 2000, e come lui, mentre i due correvano verso non so quale traguardo io riprendevo a vivere.
Prendo lo svincolo per casa mia è praticamente parcheggio. Un tamponamento in terza corsia ha creato un intasamento degno dei bronchi di un influenzato.
Sono a pochi passi da perdere le speranze di arrivare a casa, quando supero l'evento e riparto. Casa, nella mia testa c'è solo casa.



… all'inseguimento del sole ...

2 commenti:

Pietro ha detto...

La responsabile del residence andrebbe punita severamente... Una bella mail di protesta (versione educata) alla direzione e un bel pacchettino consegnato a mano (via corriere!) contenente il fertilizzante naturale usato da migliaia d'anni (versione ancora più educata). Non dovresti aver problemi a trovarne in zona...

Pietro ha detto...

dimenticavo: grazie per il video...quell'anno, quel giorno, ero a servire la patria nel profondo nord-est e ovviamente non ho potuto verderlo in diretta